[W1] AFC South: La fine di un regno?

Ieri pomeriggio i suoi Colts erano schierati contro i Texans, vera forza emergente della division, squadra di talento con un upside infinito e pochissimo da perdere. Subito avanti nel punteggio, Houston ha mantenuto un distacco comodo per tutta la partita, conducendo in porto un 34 a 24 che rispecchia la reale forza delle due compagini.
L’ha fatto con le corse di Arian Foster (231 yard), praticamente mai toccato dalla linea difensiva ospite, che hanno esaurito il
tempo a disposizione e lasciato l’MVP seduto tranquillamente in panchina per buona parte del terzo quarto. Con Indianapolis, da ormai più di dieci anni, la chiave è sempre la stessa, escludere Manning. Che, per inciso, chiude con il suo career best per tentativi e completi (40/57) e 433 yard.

L’analisi è così abbastanza banale. Houston, una volta avanti, ha corso, e ciò è bastato per arrivare alla seconda vittoria della sua storia contro Indy, che è ora 15-2 contro i texani.
Per capire quanto questa vittoria candidi i vincenti al predominio nella AFC South, proviamo a tirare indietro l’orologio di qualche stagione. Possiamo farlo addirittura fino al 2006, quando poi la banda di Tony Dungy andò a prendersi il tanto sospirato SuperBowl. Se Houston avesse giocato esattamente come ieri, avrebbe vinto? Il nostro parere è sì. Indianapolis ha sempre avuto problemi sulle corse, anche in quella stagione conclusasi col trionfo, che guarda caso è coinciso con un migliore rendimento della difesa nei Playoff. Ma una partita di regular season, con un runningback che corre 230 yarde, l’avrebbero vinta i Texans.
Questo quindi vuol dire che le gerarchie non sono cambiate? No, non vuol dire nemmeno questo. Ieri Matt Schaub ha lanciato per 100 yarde, quando la regola sono 300, e Andre Johnson ha ricevuto per 30 quando andare sopra le 100 è per lui facilissimo. I Texans non sono solo Foster, anzi, fino a ieri nessuno lo conosceva. C’è molto di più, da tutte e due le parti del campo.
La partita di ieri ha semplicemente presentato al Mondo un nuovo runningback, il resto lo si sapeva già. Così come si sapeva che la difesa di Indy senza Bob Sanders vale la metà o che i Colts hanno sempre il miglior attacco aereo di tuta l’NFL, guardare gli highlights per chiarimenti. Inoltre, Sanders dovrebbe tornare a breve e la schedule, prima del prossimo incontro con Houston, è molto facile. All’appuntamento del primo novembre le due squadre si dovrebbero presentare appaiate sul 5-1 o, se Houston dovesse battere Dallas in casa, con un leggero vantaggio per i texani. Aspettiamo dunque un paio di mesi e lo scontro del Lucas Oil Stadium prima di ritirare la scettro ai biancoblu e consegnarlo a Gary Kubiack.

I Jaguars sono riusciti ad avere la meglio sui Broncos, a Jacksonville. In una giornata estiva tipica della Florida, con 40 gradi all’ombra e temporali torrenziali, David Garrard ha fatto la differenza in una delle più belle partite della prima settimana. I 3 TD del QB da East Carolina testimoniano la ritrovata fiducia di un giocatore che ha deluso l’anno scorso ma che in questo 2010 potrebbe tornare a brillare per precisione. Maurice Jones-Drew non è stato certo risparmiato nonostante le ginocchia scricchiolino, portando palla per 23 volte e 98 yard.
La W è arrivata sulla difesa di un quarto down, in cui un ricevitore del Colorado è stato pescato con un piede sulla linea laterale; 5 centimetri che valgono l’1-0 in stagione e che aumentano l’entusiasmo di una squadra guidata come sempre al limite da Jack Del Rio.

Pur essendo un team completo, consideriamo ancora i Jags come una mina vagante più che come una forza vera all’interno della division.
Jacksonville va a San Diego settimana prossima, mentre abbiamo già detto che Pittsburgh visiterà il Tennessee. Houston va a Washington a verificare quanto la vittoria di McNabb e soci sui Cowboys sia stata frutto del caso.
E i Colts? Domenica sera (2.30 italiane) Peyton ed Eli si incontreranno al nuovo Meadowlands Stadium per un Sunday Night in famiglia. Non diteci che avevate veramente creduto alle esternazioni del numero 18 quel giorno di settembre del 2006…