[W09] Miami Dolphins vs New England Patriots

nflMiami Dolphins – New England Patriots 17-27

Il primo dei due incontri stagionali fra Miami e New England si è concluso nel modo più preventivabile alla vigilia, cioè con la vittoria dei Patriots a Foxboro per 27-17. Ma sulla partita, e sullo scarto finale di 10 punti, si possono dire due cose opposte.
La prima è l’impressione che avrebbe potuto ricavare un osservatore superficiale della gara, magari lo spettatore che si alza di frequente, per andare a prendersi la bibita o i popcorn, guardandone dei frammenti sparsi; non avrebbe notato un grossa differenza, suffragata anche dal fatto che il tempo di possesso è stato quasi pari (31 minuti a 29 in favore di Miami) ed anche il numero dei  giochi d’attacco si è sostanzialmente equivalso (70 a 63, sempre per i Dolphins, che hanno anche corso di più, 31 volte contro 24). Insomma, in campo ci sono state più o meno per lo stesso tempo, quindi 10 punti di differenza sono anche tanti.
La seconda cosa da dire è invece quella che ogni osservatore attento della partita avrebbe notato: i Patriots sono una squadra che sa fare tutto, e tutto mediamente piuttosto bene (se non meglio), mentre i Dolphins sanno fare bene solo due cose (correre e difendere sulle corse) ed hanno problemi piuttosto grossi (se  non peggio), con tutto il resto. E, su questa base, 10 punti di differenza sono anche pochi. Si può quindi concludere, mediando fra una considerazione e l’altra, che il risultato finale sia giusto? Probabilmente sì.
In più di una occasione, del resto, si è visto sul campo quanto sopra. Un paio di volte i Dolphins sono riusciti a produrre dei buoni drive: nel secondo quarto un intero drive è vissuto tutto sulle ali della Wildcat, producendo 80 yards di guadagno ed il touchdown finale di Pat White per il momentaneo pareggio 10-10; e nell’ultimo periodo Miami ha prodotto un drive di ben 16 giochi e 66 yards che ha mangiato 10 minuti dal cronometro, chiuso ancora con la wildcat ed il passaggino in end zone di Ronnie Brown per il TE Joey Haynos. Sempre correndo, con Brown, Williams, White ed il fullback Polite. Sempre sbuffando, sudando, soffrendo e spingendo, e gasandosi per le yard faticosamente guadagnate. E ogni volta i Patriots hanno ripreso palla e, in scioltezza, con due corse e tre passaggi, sono tornati subito a segnare con una facilità a tratti irridente: ogni volta che Tom Brady metteva palla per aria erano dolori per coach Sparano (con l’unica eccezione del primo tentativo profondo della partita, intercettato dal rookie prima scelta Vontae Davis con la migliore ricezione esibita da un qualsiasi giocatore di Miami nell’intero pomeriggio). Wes Welker è stata la solita spina nel fianco, ricevendo 9 palloni per 84 yards; Randy Moss è arrivato a 147 yards con 6 ricezioni fra cui il touchdown da 71 yards che nell’ultimo periodo ha definitivamente chiuso la gara; e Ben Watson ha continuato la tradizione che vede i Dolphins succubi dei tight end avversari con 4 importanti ricezioni per 49 yards totali. Tom Brady ha chiuso la partita con un notevole 25/37 per 332 yards ed il lungo touchdown su Randy Moss: non ci fosse stato l ‘intercetto di Davis il suo rating sarebbe stato anche migliore del 93.2 finale. E, per completare il quadro, anche Lawrence Maroney si è espresso bene contro una delle migliori run defense della lega: 20 portate per 82 yards e 1 touchdown sono un buona prestazione, specialmente considerando l ‘annata non particolarmente felice che il giovane running back sta attraversando.
Dal lato Dolphins le statistiche non mostrano molte cose positive, e la cosa migliore sono forse i numeri di Chad Henne. Non tanto perché 19 passaggi completati su 34 siano una cifra esaltante (219 yards totali, 0 TD, 0 INT e 75.5 di rating), ma perché sono stati comunque ottenuti nonostante sia ormai evidente a tutti come i Dolphins siano totalmente privi di un ricevitore affidabile. I bersagli più gettonati ieri sono stati Camarillo (71 yards con 5 ricezioni) e Bess (56, yards, 6 ricezioni ma su 14 palloni lanciati verso di lui), mentre il resto ha prodotto poco o nulla, eccezion fatta per i troppi palloni droppati. In queste condizioni diventa difficile anche giudicare quali possono essere i margini di crescita di Chad Henne se attorno a sé non ha bersagli affidabili a cui lanciare: è fin troppo facile per gli avversari affollare la linea di scrimmage preoccupandosi di bloccare le corse e la wildcat, tanto il gioco aereo non è qualcosa di cui preoccuparsi. In queste condizioni sono anzi ancora più rimarchevoli le prestazioni di Ronnie Brown e Ricky Williams, che riescono comunque a combinare qualcosa di buono nonostante il game plan dei Dolphins non sia più una sorpresa per nessuna difesa avversaria. Come non lo è stato, ieri, per quella dei Patriots.
Da ora in poi, per i Dolphins, inizia la parte ‘meno peggiore’ del calendario, con le sfide in sequenza a Buccaneers, Panthers e Bills. Servono però aggiustamenti da parte del coaching staff, che finora non ha particolarmente brillato in reattività. Anche l’effetto sorpresa dei ritorni di Ted Ginn sembra essersi esaurito, ma non possono essere i giochi degli special team la risposta alle carenze dell’attacco. E a 3-5 in classifica, di tempo per trovare la soluzione non ce n‘è più molto.
Per i Patriots invece la storia è molto diversa. Il percorso dei ragazzi di Belichick si sta svolgendo quasi sottotono, quasi all’ombra di squadre più esaltate dai media come gli imbattuti Colts o i sorprendenti Broncos. New England, intanto, è però già saldamente in comando della division (e, a questo punto, non si vede chi possa insidiargliela)e il momento della verità sta per arrivare: in sequenza, Colts, la rivincita con gli odiati Jets e Saints. Fra tre settimane le idee di tutti sui Patriots saranno più chiare.
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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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