[Week 16] San Diego Chargers vs Tampa Bay Buccaneers

nflSan Diego Chargers – Tampa Bay Buccaneers 41-24


Forse non c’è nulla di così incredibile come la NFL dei giorni nostri.
Un campionato in cui puoi vincere una partita un anno e rischiare di vincere la division quello successivo, dove la linea fra la vittoria e una stagione da buttare può dipendere da un infortunio, e dove una squadra con la 25° difesa del campionato (31° sui passaggi) ed un record di 7-8 può ancora e nonostante tutto, ad una partita dalla fine, sperare di vincere la division e qualificarsi ai playoffs.
chargersQuella squadra sono i San Diego Chargers. Domenica prossima in California arriveranno i Denver Broncos e, se i Chargers vinceranno, li scavalcheranno in classifica, vinceranno la AFC West e andranno dritti dritti ai playoffs con un record di 8-8. Non sarà entusiasmante, ma è certo che, se succedesse, i Chargers sono una squadra che nessuno vorrà affrontare. Perché hanno esperienza di playoffs, perché hanno giocatori da cui è meglio stare distanti come Rivers, Tomlinson e Gates, e soprattutto perché sono una squdra in grado di segnare tanti punti, e di segnarli a chiunque. Anche se questo chiunque ha la nona difesa della lega, gioca in casa e si chiama Tampa Bay Buccaneers.
In effetti i Buccaneers di questo ultim periodo hanno qualche problema. Giunti alla vetta della NFC South con un posto per i playoffs ormai in tasca, hanno subito tre sconfitte di fila e, persa definitivamente la division nei confronti dei lanciatissimi Panthers, ora rischiano seriamente di rimanere fuori anche dalla postseason, superati pure dai sorprendenti Atlanta Falcons. E come spesso capita, queste situazioni pesano soprattutto sul morale: “Quando sei 9-3 ad un certo punto, e sei ad un paio di vittorie di distanza dai playoffs, e adesso ti trovi qui a lottare anche solo per entrarci… è dura da digerire” ha ammesso Warrick Dunn.
Jeff Garcia ha fatto la sua parte. Ha lottato, ha preso sack e sanguinato, ha corso per un touchdown nel terzo quarto e ne ha lanciato un altro, ma non è servito: dopo aver resistito all’avvio fulminante di San Diego (17-7, e 20-10 all’intervallo) ed essere arrivati 24-20 a 5 minuti dalla fine del terzo periodo, i Buccaneers si sono spenti, e da lì in poi ci sono stati solo i Chargers. Con una difesa improvvisamente degna di questo nome, capace di intercettare Garcia per due volte nel quarto periodo (ed uno di questi intercetti è stato riportato in touchdown da Antoine Cason), ed un Philip Rivers in gran spolvero (21/31, 287 yards e 4 TD) San Diego ha piazzato un parziale di 21 punti a zero nell’ultimo quarto, con i touchdown di Gates (2 per lui in totale) e Sproles, senza trovare nessuna risposta dai Buccaneers, ed ha così portato a casa una partita vitale per i destini di tutte e due le squadre.
Per i Chargers, in effetti, i playoffs sono iniziati già da un pezzo. Dopo la sconfitta con Atlanta i Chargers avevano iniziato il mese di dicembre con l’incredibile record di 4-8; ciononostante, la debolezza della AFC West continuava a concedere loro una speranza di qualificazione alla postseason. A patto, ovviamente, di vincerle tutte, in una perfetta situazione da “dentro o fuori”: e sono così arrivate le vittorie contro i Raiders, l’incredibile rimonta contro i Chiefs ed ora questa nuova rimonta contro Tampa, al termine della quale LaDainian Tomplinson ha detto: “Penso che stiamo giocando come una squadra da playoff… speriamo non sia troppo tardi”.
Potrebbe invece essere troppo tardi per i Bucs. Costretti a dover vincere domenica in casa contro i Raiders, potrebbe non essere sufficiente perché devono, oltre a vincere, anche sperare in una sconfitta dei Cowboys contro gli Eagles. Come detto, per una squadra che fino a tre settimane fa era tranquillissima in testa alla propria division non è una situazione ideale, ma ormai la frittata è fatta. Si tratta solo di vedere come va a finire.
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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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