[Week 5] Cincinnati Bengals vs Dallas Cowboys

nflCincinnati Bengals – Dallas Cowboys 22-31video

I casi sono due: o i Bengals sono più forti di quello che sembrano, e di quello che dice il loro sconsolante 0-5 in classifica, o i Cowboys sono meno forti di quello che tutti pensano. Almeno in questo momento.

Dopo aver perso solo sette giorni fa in casa un cruciale scontro divisionale (nella pazzesca NFC East di quest’anno ogni partita è cruciale) Dallas ha infatti rischiato di non vincere neanche uno scontro che, sulla carta, contro i “derelitti” Bengals di questi tempi, sembrava scontato. Ed invece di scontato non c’è stato poi molto, tant’è che la sicurezza della vittoria è arrivata solo a pochi minuti dalla fine quando un passaggio di Tony Romo è schizzato via dalle mani di Austin Miles sulla goal line per finire giusto giusto, tranquillo tranquillo in braccio a Patrick Crayton in end zone e fissare il punteggio sul 31-22 finale.

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cowboysFino a quel momento la partita era stata tutt’altro che scontata, con i Cowboys capaci di scappare via all’inizio con i TD di Felix Jones e Witten fino ad un vantaggio di 17-0 circa a metà del secondo quarto, e i Bengals capaci di rimontare fino al 17-16 all’inizio dell’ultimo quarto, sospinti dai calci di Graham e da un touchdown di Houshmandzadeh. E lì, addirittura, Cincinnati calciava a sorpresa un onside kick, e lo ricopriva, ma perdeva palla tre giochi dopo con il quinto fumble di Chris Perry nelle ultime cinque partite. Sembrava finita quando Owens, con una giocata delle sue, riportava Dallas avanti di 8, ma Carson Palmer (23/39 per 217 yards, 2 TD, 1 int) riportava sotto i suoi con un altro TD pass su Houshmandzadeh. Sotto 24-22, il tentativo da due punti non andava a buon fine e i Cowboys riprendevano il controllo delle operazioni con ancora più di 7 minuti da giocare: dopo un drive di 5 minuti, solo il già descritto touchdown di Crayton metteva fine alla gara e consentiva ai texani di tirare un sospiro di sollievo.

Allora, la domanda è: i Cowboys ci sono, fanno finta o si stanno risparmiando? Se la risposta è l’ultima, sarà bene che ci ripensino, perché se c’è un campionato in cui non ci si può mai risparmiare è proprio la NFL. E se la recente sconfitta con i Redskins può avere diverse spiegazioni, non ultima la forza stessa di Washington i rischi corsi contro Cincinnati devono far pensare. Oggi come oggi Dallas non è la migliore squadra della NFC East (l’onore spetta ai campioni del mondo in carica, ancora imbattuti) e possiamo discutere se siano la seconda, visto come stanno giocando i pellerossa di questo periodo. Per di più gli Eagles non son poi così lontani, anche se la classifica dice il contrario. E, se usciamo dalla division, nemmeno nel resto della NFC non mancano le squadre che se la possono tranquillamente giocare contro i Cowboys di oggi. Per cui, se la risposta è che i Cowboys, comunque, ci sono, allora si impone un salto di qualità; ad una risposta invece, opposta, nessuno vuole pensare.

Parlando invece dei Bengals, si è capito che non è stagione: dopo aver portato i Giants all’overtime, questa nuova sconfitta per un pelo deve bruciare davvero tanto. Perché ti porta 0-5, e a 0-5 sai che la stagione è andata, e di giocare per la gloria a Cincinnati non sanno più cosa farsene. L’ultima volta che i Bengals erano partiti 0-5 era il 2002, e finirono 2-14. L’anno dopo arrivò Marvin Lewis, con la prima scelta assoluta fu preso Carson Palmer e un po’ alla volta avvenne l’impossibile, i Bengals ritrovarono la dignità che anni di gestione sciagurata avevano dissipato. Fino allo scorso anno con Lewis al timone non c’erano mai state stagioni perdenti, ma ora forse qualcosa si è inceppato nel bel meccanismo costruito dall’ex-DC dei Ravens campioni del mondo. Al 7-9 dell’ultima stagione ora seguirà un altro record sotto al 50%, a meno che Cincinnati non sia capace di vincere almeno 8 delle prossime 11 partite. Forse due stagioni perdenti di fila potrebbero avere ripercussioni anche sul posto di Marvin Lewis: se tutto il suo buon lavoro finisse buttato via, sarebbe un peccato.

 

 

 

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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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