Uno sguardo al 2021: Green Bay Packers

Vi proponiamo la review della stagione 2021 delle trentadue squadre NFL: aspettative, risultati, futuro. Oggi tocca ai Green Bay Packers.

COME DOVEVA ANDARE…

Quando ti chiami Green Bay Packers l’unico obiettivo prima della stagione ha un nome ben preciso: Super Bowl, quel Super Bowl che i Packers hanno già vinto 4 volte nella loro storia ma che dal 2010, nonostante un QB del calibro di Aaron Rodgers under the center, è apparso più come una maledizione che altro per la franchigia del Wisconsin.
Le aspettative per questa stagione erano ancora una volta alte: l’offseason non era stata delle migliori, a causa soprattutto delle magagne intorno alla stella della squadra, con Rodgers che, dopo aver dichiarato di non voler più giocare ed aver saltato parte del training camp sembrava aver trovato l’accordo con i Packers: un ultimo anno alla ricerca del tanto agognato secondo anello, per poi decidere il proprio futuro alla fine della stagione, quando a molti giocatori dei Packers sarebbe scaduto il contratto. Per accontentare il proprio QB i Packers hanno pure ripreso Randall Cobb, uno dei più cari amici di Rodgers e già WR dei Packers in passato, che insieme al fenomenale Davante Adams avrebbe dovuto trascinare Green Bay nella “Last Dance”, con gli stessi Rodgers ed Adams che prima del kickoff di inizio stagione avevano dato questa idea, anche attraverso le proprie storie Instagram.

https://twitter.com/SInow/status/1419778416664997898?s=20&t=bvUsvc6VGRXiZjNUuxEVgg

Pubblicità

Per aiutare il proprio attacco, il front seven dei Packers ha inoltre fatto acquisti anche in difesa, rinforzando la secondaria con la scelta di Erik Stokes al draft, la firma di Rasul Douglas, rivelatosi poi una sorpresa nel corso della stagione, e di De’Vondre Campbell, ILB dai Cardinals, che avrebbero dovuto far fare ai Packs il salto in avanti in difesa, da molti dichiarata come insufficiente l’anno scorso, quando Green Bay fu eliminata in casa al Championship contro i Buccaneers.

…E COME È ANDATA

Male probabilmente non basterebbe a definire com’è andata la stagione dei Packers: iniziata nel peggiore dei modi, con una sconfitta netta contro i New Orleans Saints alla prima partita stagionale, e conclusa con la sconfitta ai Divisional in casa, dopo la bye week arrivata grazie al seed #1 contro i San Francisco 49ers.
La regular season dei Packers è in realtà andata bene, con la franchigia del Wisconsin che ha chiuso con un record di 13-4, arrivato soprattutto grazie alle sette vittorie consecutive inanellate dopo la sconfitta in week 1, in cui spicca la vittoria ottenuta in trasferta nel Thursday Night di week 8 contro gli allora imbattuti Arizona Cardinals; le due sconfitte in trasferta contro Chiefs, senza Rodgers, positivo al Covid e protagonista di una delle situazioni più “ambigue” della stagione NFL, con lo stesso Rodgers che si era dichiarato immunizzato prima dell’inizio della stagione, salvo poi esser venuto alla luce che non si era mai vaccinato ma aveva seguito una cura omeopatica volta secondo lui ad immunizzarlo dal virus, e contro i Vikings non avevano preoccupato i tifosi e gli addetti ai lavori, e non avevano impedito a Green Bay di ottenere il seed #1 della NFC e la bye week al primo turno ai playoff.
Nel momento più importante della stagione però, nel Divisional contro i Niners in cui tutti davano per favoriti i Packs, a tradire Green Bay sono stati Aaron Rodgers, autore di una prestazione a dir poco sottotono per uno dei miglior QB della storia NFL, e lo special Team dei Packers, che ha subito il TD rivelatosi poi decisivo su un punt bloccato e riportato direttamente in endzone da SF, portando così Green Bay all’eliminazione ed alla chiusura anticipata della stagione.

COSA HA FUNZIONATO…

La stagione dei Packers come abbiamo detto, almeno fino alla fine della regular season, era andata a gonfie vele: un attacco apparso spesso infermatile, grazie soprattutto ad un playbook magistrale messo in atto da Matt LeFleur capace di alternare sapientemente corse e giochi su passaggio, ed un Rodgers autore di un’altra stagione eccezionale che gli ha permesso di vincere nuovamente l’MVP, il suo 4° personale, il secondo consecutivo, ed una difesa fra le migliori in NFL avevano fatto credere a tutti che questo sarebbe stato veramente l’anno per il 5° Super Bowl di Green Bay, il secondo dell’era Rodgers.
Menzione d’onore per il front seven di green Bay, capace di firmare un giocatore del calibro di Rasul Douglas, direttamente dalla practice squad dei Cardinals e rivelatosi uno dei giocatori cardine della stagione di GB, come ad esempio in occasione della spettacolare vittoria in trasferta contro i Cardinals quando ha trovato l’intercetto decisivo su Murray che ha chiuso definitivamente la partita.

Pubblicità

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Se guardassimo esclusivamente alla regular season si farebbe probabilmente fatica a dire cosa è andato male nella stagione dei Packers, ma l’unica partita di post season giocata da GB ha accentuato tutti i problemi, spesso mascherati sapientemente dal coaching staff, di questa squadra: partiamo dagli special team, vera spina nel fianco di questa stagione dei Packs, a partire dal finora impeccabile Mason Crosby che ha sbagliato tanti, troppi field goal in stagione, per poi arrivare ai kickoff ed ai punt return, spesso incapaci di permettere al proprio attacco di partire da una buona posizione, e incapaci di difendere con successo sui ritorni avversari. Chiaro esempio la partita contro i 49ers, in cui la difesa di Green Bay non aveva concesso praticamente nulla fino al quarto quarto, quando San Francisco è riuscita ad ottenere il primo TD della partita con il punt bloccato.
Nel Divisional è mancato per anche Aaron Rodgers, incapace di scardinare la difesa dei Niners ed apparso la brutta copia di quello visto in regular season: troppi secondi con il pallone in mano, troppi ricevitori liberi non visti e la testardaggine di affidarsi sempre troppo spesso al solito Davante Adams, marcato abilmente dalla secondaria dei Niners.

E ADESSO?

L’offseason dei Packers è iniziata un’altra volta con la telenovela Rodgers, conclusasi però anticipatamente rispetto all’anno scorso e che ha portato il QB dei Packs a ristrutturare il contratto, a cifre ben più alte fino al 2025: i Packers però hanno perso i due migliori WR dell’ultima stagione, con Davante Adams volato a Las Vegas dal suo caro amico Derek Carr e Valdes-Scantling, altro free agent di lusso finito ai Chiefs da Patrick Mahomes.
Sarà interessante vedere come si adatterà a questa nuova situazione Matt LeFleur, avendo a disposizione due ottimi RB come Aaron Jones e AJ Dillon, e con la firma del solo Sammy Watkins a WR. Al Draft appena concluso i Packers hanno usato le scelte al primo giro per due difensori di Georgia per prendere un ricevitore da North Dakota State al secondo.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.