USFL: review di week 1

Prima giornata della USFL con conferme da parte di campioni e vice campioni. Le altre sono rimandate al giudizio della seconda giornata.

Memphis Showboats – Philadelphia Stars 23-27

Gli Stars, finalisti della prima stagione, riprendono con una convincente vittoria sul campo dei Memphis Showboats, costruita nel secondo quarto e difesa nell’ultimo periodo. Protagonista, in continuità con il finale della stagione 2022, é stato il QB giallo-rosso Case Cookus con un buon 20 su 29 per 212 yard e 3 TD pass.

Il primo drive offensivo é di Memphis e Brady White, alternando passaggi corti alle corse di Alex Collins, arriva fino alle 22 di Phila e tenta un passaggio a Vinnie Papale che però viene intercettato dal principe degli intercetti dell’anno scorso, Channing Stribling. Case Cookus sale subito in cattedra e infila una serie di passaggi uno dei quali per 35 yard di guadagno per Corey Coleman per concludere con il TD pass di 6 yard per Chris Rowland Luis Aguilar realizza il punto addizionale. Memphis reagisce con una serie di giochi in cui Collins si rende protagonista correndo con la palla finché White appena entrato in territorio Philadelphia, passa a Rashard Davis che riceve sulle 18 e poi corre in end zone. Anche il calcio di Alex Kessman é buono e si va sul sette pari. Nel secondo periodo Philadelphia va in fuga segnando un primo touchdown con una ricezione di Matt Colburn e poi un secondo, dopo che Memphis ha fallito un field goal da 48 yard, con un rush di 12 yard di Dexter Williams. Questa volta Aguilar fallisce il calcio addizionale e si va sul 20-7. Il possesso successivo degli Showboats viene affidato al QB di backup Cole Kelley che arriva fino alle 7 di Philadelphia ma dopo due incompleti deve lasciare il quarto tentativo a Kessman che piazza il field goal da 28 yard. Prima della fine anche gli Stars tentano un calcio da 50 yard che viene bloccato da Jeremiah Valoaga.

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Il terzo periodo comincia con un punt di Aguilar che restituisce l’ovale sulle 19 di Memphis. Brady White, che nel frattempo é tornato a dirigere le oprazioni d’attacco, conduce un buon drive affidandosi ancora ad un positivo Collins che agisce da runner e da ricevitore e, arrivato in vista della red zone avversaria lancia un passaggio che Ryan McDaniel riceve e porta oltre la linea di meta. Kessman trasforma e si va sul 20-17. Il possesso torna agli Stars e Cookus conduce un drive basato sulle portate di Dexter Williams e Chris Rowlands, oltre a un paio di escursoni personali in scrambler, alternate a passaggi nel medio raggio per poi concludere, dopo aver consumato sei minuti, con il passaggio di 14 yard in end zone al fido Devin Gray, 77 yard in 7 catches la performance del WR. Manca ancora tutto il quarto periodo e Memphis non molla: dopo un paio di passaggi di White per McDaniel e Derrick Dillon, si erge a protagonista Alex Collins con i suoi rush, l’ultimo dei quali per il toucdown del 27-23. Negli ultimi due minuti Memphis tenta l’ultimo attacco e White conquista due first downs con passaggi a JayJay Wilson, Rashard Davis ma deve fermarsi sulle 39 degli Stars dove consuma i quattro tentativi.

Gli Stars si confermano buoni candidati alla vittoria finale, ma anche gli Showboats hanno fatto vedere cose interessanti con Alex Collins in evidenza per le 63 yard guadagnate con 14 corse ed altre 29 prese dopo 5 ricezioni. Discreta anche la prova della difesa con cinque sacks due a testa dei quali messi a segno da Greg Reaves e Jordan Williams.

Birmingham Stallions – New Jersey Generals 27-10

La USFL ripropone alla prima giornata quella che nella stagione inaugurale fu la partita di esordio mettendo subito una di fronte all’altra due delle squadre più accreditate a lottare per il titolo. I campioni in carica hanno subito dimostrato di puntare alla riconferma, presentandosi con un roster che ha conservato quasi tutti i protagonisti dell’anno passato, ma anche i Generals, sebbene sconfitti, non hanno sfigurato. Entrambi i confermati head coaches hanno conservato la caratteristica di alternare due quarterback dalle caratteristiche complementari, così Skip Holz ha mandato in campo sia J’Marr Smith, ottimo scrambler, che Alex McGough, passatore più tradizionale mentre Mike Riley ha affiancato DeAndre johnson con Dakota Prokup, che si é rivelato buon passatore con 13 completi su 17 per 148 yard, numeri che in assoluto non sono altissimi, ma vanno interpretati per una squadra che punta molto sul gioco “terrestre”, potendo contare su uno dei migliori runner della lega come Darius Victor, 89 yard corse in 8 portate oltre che su DeAndre Johnson che da quarterback ha portato palla per 45 yard correndo sette volte. Gli Stallions hanno anche loro buone soluzioni nel gioco di corsa, che hanno utilizzato nel 46,7% dei giochi, ma hanno avuto un rendimento molto alto nel passing game con 223 yard nette su 17 passaggi completati. Tra le difese, più aggressiva quella di Birmingham che ha, tra l’altro, forzato e recuperato due fumble risultati decisivi.

I Generals si aggiudicano il primo possesso offensivo ma, arrivati intorno alla linea di midfield, il TE Braedon Bowman, dopo la ricezione, perde l’ovale in seguito all’intervento difensivo del safety Nate Holley. La palla viene poi ricoverata dal CB Nate Brooks degli Stallions che monetizzano subito il take-away con un passaggio di J’Marr Smith ad Austin Watkins. Quest’ultimo riceve sulle 15 di New Jersey e corre in end zone per un guadagno di 61 yard. Brandon Aubrey mette a segno il calcio per il punto addizionale. Dopo che le due squadre si sono scambiate un paio di punt, arriva il pareggio dei Generals all’inizio del secondo periodo: Prokup, che ha avvicendato Johnson in cabina di regia, confeziona un drive ben bilanciato tra corse di Kingston Davis e passaggi per Alonzo Moore e Cam Echols-Luper per poi correre le ultime due yard per il touchdown seguito dal punto addizionale del kicker Nick Sciba. Birmingham si riporta avanti con un field goal di Aubrey da 23 yard dopo che, arrivati a una yard dal touchdown, Smith perde cinque yard nel recuperare una palla persa e si ritrova in una situazione di “quarto e 6”. Nel successivo possesso i Generals arrivano fino a una yard dalla end zone avversaria ma usano tutti e quattro i tentativi senza riuscire ad infrangere la goal line defense di Birmingham, ma, lasciando il possesso a Birmingham in posizione estremamente precaria. E infatti Smith viene intercettato e riconsegna il possesso ai Generals che, nonostante la favorevole posizione di partenza, in piena red zone Stallions, non riescono ad andare oltre un field goal che Sciba realizza da 25 yard. L’ovale torna agli Stallions a meno di due minuti dalla fine e Smith, affidandosi soprattutto alle ricezioni di Marlon Williams arriva fino alle 6 di New Jersey con dieci secondi da giocare. Entra Alex McGough e serve il TD pass che copre le sei yard rimaste a Jace Sternberger. Dopo l’extra point di Aubrey, sul 17-10 si va al riposo.

La svolta decisiva avviene nel terzo periodo quando il DE Joe jackson forza un fumble di Prokup che viene recuperato dall’altro DE di Birmingham, Damion Daniels. Partito dalle 40 di NJ, McGough guadagna le prime 11 yard con un passaggio a C.J. Marable, poi corre le 29 rianenti per entrare in end zone. Aubrey aggiunge il punto addizionale per il 24-10 che di fatto chiude la partita. Gli Stallions entrano in modalità “ball-control” e alle fine di un drive durato quasi otto minuti, mettono a segno un altro field goal da 48 yard mentre la difesa costringe per due volte i Generals ad usare, senza esito, i quattro tentativi per due turnovers on down.

Houston Gamblers – Michigan Panthers 13-29

Vittoria netta dei Panthers sui Gamblers apparsi molto deboli in questa prima uscita. Al di là dei sedici punti di gap del risultato finale, le statistiche condannano senza appello la formazione texana 194 yard guadagnate contro le 327 di Michigan, con un deludente 13 su 22 per 96 yard nel gioco aereo e, soprattutto, quattro turnover, due per intercetti e due per fumble. Per i Panthers partita eccellente del QB Josh Love con 18 completi su 20 (90% !) per 237 yard e tre TD pass con la complicità del WR Joe Walker, sei catches su sette tarets per 105 yard e un TD. Eppure il primo tempo di Houston non era stato poi così cattivo; le carenze sono venute a galla in un secondo tempo pressoché disastroso.

Cominciano i texani ma non vanno oltre il punt e i Panthers, al primo assalto, vanno in touchdown: Love alterna passaggi con corse di Reggie Corbin e Stevie Scott, poi lancia un passaggio di 22 yard in end zone per il TE Marcus Baugh. Cole Murphy fallisce l’extra point. I Gamblers reagiscono bene, però: il RB T.J. Pledger diventa protagonista e corre in end zone per l’ultima yard dopo aver contribuito al guadagno di 21 delle 60 yard necessarie per arrivare in fondo. Anche Nick Vogel fallisce il punto addizionale e si va sul 6-6. Tornati in possesso, i Panthers devono accontentarsi di calciare da 35 yard e questa volta Murphy non sbaglia. Houston però non riesce a conquistare il primo down e deve calciare e qui Michigan la combina grossa perché il ritornatore Joe Walker tocca la palla mancando la presa e l’ovale viene ricoverato dalla safety di Houston Jeremiah Johnson. E’ ancora Pledger a correre in end zone per due yard dopo che Houston ha guadagnato 15 yard per un pass interference di Cory Rahman Vogel mette a segno il punto addizionale e dopo un paio di drive senza esito, si va al riposo con Houston in vantaggio per 13-9.

Il terzo periodo vede i Panthers ancora in difficoltà e costretti a calciare ma Kenji Bahar lancia un passaggio che viene intercettato dal safety di Michigan Warren Saba che lo riporta fino a due yard dalla end zone di Houston dove viene fermato in extremis proprio dal QB. Una corsa di Stevie Scott e Michigan, con l’aggiunta del punto addizionale, si porta sul 16-13. I Gamblers sono in bambola ed incappano in un altro turnover per il fumble di Dervah Whaley provocato dal safety Corion Ballard e ricoverato dal LB Paddy Fisher. I Panthers però non capitalizzano e sono costretti al punt, subito imitati dai texani. Sul conseguente nuovo possesso Michigan va ancora in touchdown al termine di un lungo drive improntato al ball control e affidato ai RB Corbin e Scott, terminato con un passaggio di Love per Trey Quinn che riceve sulle 2 e corre in end zone per un TD d 24 yard. I Gamblers ormai non ci sono più e con un altro turnover per fumble di Bahar in seguito al sack di Breeland Speaks, restituiscono il football ai Panthers che segnano ancora grazie a un passaggio di Love che dalle 34 yard pesca Joe Walker che riceve sulla linea delle tre yard e corre in end zone. Prima della chiusura Houston incorre nel secondo intercetto, ma la partita é finita.

Michigan vince ma l’impressione é che si debba ancora lavorare per raggiungere il livello di Stallions, Stars e Generals. Per Houston dall’offense inconsistente, il futuro appare molto incerto, ma siamo solo alla prima partita e sappiamo che col passare del tempo e giocando, si possono superare molti difetti

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New Orleans Breakers – Pittsburgh Maulers 22-15

I Breakers rispetto alla scorsa stagione hanno cambiato l’head coach Larry Fedora con John De Filippo ma soprattutto presentano nella posizione di quarterback il veterano trentaquattrenne McLeod Bethel-Thompson con lunga esperienza nella CFL e fresco vincitore della Grey Cup, la finale della lega canadese, con i Toronto Argonauts. Bene, a dire ii vero l’esordio del barbuto QB non é stato granché brillante. Anzi il primo tempo può essere tranquillamente definito disastroso, ma nella seconda parte il talento é finalmente venuto fuori risultando decisivo, per l’esultanza della signora Bethel-Thompson e del figlioletto presenti dietro la sideline. La partita nel complesso non é stata un granché sotto l’aspetto tecnico, con tanti errori dovuti probabilmente a meccanismi ancora da oliare in entrambe le squadre, ma é stata emozionanta perché Pittsburgh, nonostante l’inconsistenza dell’offense team, si é mantenuta in corsa fino alla fine grazie alla difesa che già lo scorso anno era stata il punto di forza della squadra.

La cronaca vede i Maulers passare in vantaggio al primo assalto grazie al field goal da 37 yard di Nathan Hierlihy, subito raggiunti dal field goal da 34 yard di Matt Coghlin dopo che Bethel-Thompson si era presentato con un big play da 37 yard. Pittsburgh fa un three & out e New Orleans allunga grazie al secondo FG di Coghlin da 51 yard in un drive in cui il QB di Nola viene sackato e fa due incompleti. I Maulers continuano ad inseguire un primo down che non arriva, ma anche i Breakers incorrono in un drive a dir poco disastroso in cui MBT lancia cinque incompleti uno dei quali sanzionato dalla crew per passaggio in avanti illegale: abbastanza imbarazzante per un veterano con un curriculum importante. Va detto però che la linea d’attacco , che ha già concesso tre sacks , non gli ha dato adeguata protezione e un paio di drop grossolani dei ricevitori provocano la stizzita  reazione di Mrs MBT che per il disappunto rischia di espellere il pupo dallo zaino. Ma niente paura! L’offense giallonera infila il terzo three &out di fila e i biancoazzurri non pagano dazio. Ci pensa allora il defense team di Pittsburgh, grazie alla premiata coppia di LB Reuben Foster– Kahva Tezino a coprire le carenze dell’attacco: il primo ex prima scelta dei 49ers del 2018 forza un fumble di Anthony Jones e il secondo lo ricovera e riporta in end zone per il più classico dei TD difensivi. La conversione da due punti fallisce e si va sul 9-6 per Pittsburgh. Prima della fine del tempo però New Orleans mette a segno un altro FG da 21 yard per il 9-9. Pittsburgh nell’ultimo drive tenta a sua volta un field goal che viene bloccato dallo special team Breakers.

Nel secondo tempo con la maglia numero 1 dei Breakers si presenta un altro signore con la barba rossa che, contrariamente al suo sosia del primo tempo, infila quattro passaggi completi per arrivare alle 18 di Pittsburgh, ma poi il RB Jones non riesce a conquistare il primo down e si deve di nuovo ripiegare su Coghlin che da 27 yard non sbaglia. Altro punt dei Maulers che proprio non riescono ad avanzare con la palla e assistiamo all’ennesimo field goal di Coghlin che centra i pali da 28 yard per il 15-9 dopo che MBT, croce e delizia, ha azzeccato quattro completi in fila per 58 yard per poi fare tre incompleti dalle 10 di Pittsburgh. Siamo nel quarto periodo e i Breakers sono costretti al calcio di allontanamento che il punt returner di Pittsburgh riporta per 82 yard in touchdown del 15-15 che però non é seguito dalla trasformazione di Hierlihy. Tutto da rifare per New Orleans ma finalmente, dopo cinque FG, i Breakers mettono a segno il loro primo touchdown a coronamento di un drive in cui finalmente MBT dimostra tutto il suo talento con quattro completi l’ultimo dei quali per Anthony Jones in end zone. Col punto addizionale del solito Coghlin si va sul 22-15. I Maulers nell’ultimo minuto tentano l’impossibile rimonta ma si fermano sul quarto down fallito.

Due squadre che hanno ancora molto da lavorare per poter lottare per la post season. I Maulers hanno l’assoluta necessità di cambiare qualcosa nell’offense team ma hanno una difesa più che rispettabile. Per i Breakers probabilmente serve un po’ di tempo per migliorare gli automatismi e dare protezione al loro QB che, se messo in condizione di lavorare sereno, può davvero fare la differenza.

La classifica della USFL

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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