NFL Preview 2021: New York Jets

Nuovo corso a New York sponda Jets, dove è stato salutato Sam Darnold, approdato a Carolina, ed è stato scelto nel corso del draft con la seconda scelta Zach Wilson, proveniente da BYU.
I Jets affronteranno quindi l’ennesimo anno zero della loro travagliata storia cercando di trovare quella continuità e quel franchise quarterback che da tempo immemore manca sulla sponda bianco verde dell’Hudson. La Gang green infatti manca dai playoff da ben 10 anni, e con ogni probabilità questo sarò l’undicesimo. Le premesse però per una rifondazione a lungo termine ci sono tutte e alcuni tasselli sono stati messi a posto rispetto alla stagione passata.

OFFENSE

L’attacco ha subito diverse variazioni ed è stato migliorato in alcuni ruoli. Wilson è senz’altro un giocatore superiore tecnicamente al predecessore Darnold ma si dovrà fare di tutto per metterlo a proprio agio. Il 35° Qb dai tempi dell’affido di Joe Namath nel si spera possa diventare un punto fermo rompendo la maledizione dei suoi recenti predecessori.
Per iniziare l’operazione “save Wilson” è stato quindi selezionato al draft con una trade up di notevole importanza la left guard Alijah Vera-Tucker, giocatore che può ricoprire più ruoli nella O-Line e di indubbio potenziale. Insieme a Becton potrebbe creare una coppia di OL giovani e quasi insuperabili.

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Corey Davis, free agent ex Titans, è stato ingaggiato e pagato con 27 milioni di dollari garantiti, il che fa capire chi sarà il Wr numero 1 durante la stagione. Non è uno dei più forti ricevitori della lega ma non è certo un pessimo giocatore, anzi, e credo potrà essere un ottimo target per Wilson anche forte del fatto di essere un giocatore equilibrato.
Il giovane qb potrà poi contare tra i ricevitori su Herndon, oramai una garanzia in casa Jets, Mims, secondo round l’anno scorso, e sul nuovo ricevitore Elijah Moore, uno slot wr interessante selezionato al quarto giro del draft di quest’anno.
Destano invece non poche perplessità i runningback a disposizione dell’offensive coordinator  Lafleur. La’Mical Perine deve dimostrare ancora molto dopo la stagione da rookie e Tevin Coleman ha di buono il fatto di essere già stato allenato da Lafleur, ma la mancanza di un rb di peso potrebbe essere pesante per i Jets.

DEFENSE

Anche la difesa ha subito variazioni nella depth chart. Il nuovo head coach Saleh proviene infatti dalla “scuola” di Pete Carroll e predilige giocare con lo schema 4-3 e la Cover 3 per la secondaria. Per attuare questi schemi è stato necessario quindi migliorare drasticamente la DL dei Jets, da anni tra le peggiori e più inconsistenti del campionato. L’innesto giusto doveva essere quello del DE ex Bengals Carl Lawson (che però si è rotto il tendine di achille e salterà tutta la stagione) che avrebbe dovuto, insieme a Quinnen Williams, creare non pochi problemi ai Qb avversari. Nei 4 dietro invece troverà certamente spazio CJ Mosley tornato dall’autoesclusione per Covid della passata stagione. Dovra dimostrare di meritarsi il contratto mostruoso firmato due anni fa e riconfermarsi come uno dei linebacker maggiormente impattanti della lega.

Come per l’attacco anche per la difesa abbiamo un ruolo particolarmente sguarnito e privo di nomi grandi e di fiducia. In questo caso parliamo della secondaria dove solamente Marcus Maye spicca come giocatore di livello, sopratutto grazie alle prestazioni che l’anno scorso lo hanno consacrato come una delle migliori safeties della lega. La lacuna resta quindi nel pacchetto cornerback dove stranamente non si è deciso di intervenire, anche solo reingaggiando Brian Pool.

COACHING STAFF

Le notizie più intriganti in questo ennesimo rebuild dei Jets sono però arrivate dal coaching staff. Il nuovo head coach come già detto è Robert Saleh intrigantissimo e carismatico ex DC dei San Francisco 49ers subentrato al terribile e silurato Adam Gase.
Saleh  sarà affiancato nella nuova avventura da Mike LaFleur ex passing coach sempre dei Niners, e Jeff Ulbrich come coordinatore difensivo. Ulbrich ha militato come LB a San Francisco per tutta la sua carriera, prima di iniziare una seconda vita come allenatore dei linebacker prima e coordinatore difensivo poi, allenando a Seattle e ad Atlanta. Avendo anche lui un’impostazione derivante da Pete Carroll credo che questo possa essere per la difesa un connubio perfetto anche perché nonostante sarà Ulrich a fare le chiamate difensive siamo certi che  Saleh si occuperà della difesa in modo meticoloso. Lafleur invece è stato collega di Saleh nella baia creando un’ottima sinergia tra attacco e difesa cosa che si spera si ricrei a NY.

Record previsto: 6-11

[review]

I nostri voti

Offense - 6
Defense - 6.5
Coaching Staff - 7.5

6.7

L'attacco sebbene migliorato nella O-line ha un qb rookie con molta pressione sulle spalle e l'assenza di un pacchetto rbs degno di nota potrebbe pesare e non poco. La difesa invece pare talentuosa e forte con l'incognita sulla secondaria e il devastante infortunio di Lawson che cambierà i piani. Il coaching staff guidato da Robert Saleh è intrigante anche se alla prima esperienza ma sicuramente sarà capace di ottenere come a San Francisco che i giocatori si buttino letteralmente nel fuoco per lui lottando su ogni centimetro.

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