Divisional 2023: Preview Kansas City Chiefs vs Buffalo Bills

Quello in programma alle 00.30 della nottata italiana tra domenica e lunedì, valevole del pass per il Championship Game della settimana successiva, sarà solamente il 6° incontro ai Playoff tra le due franchigie ormai acerrime rivali per il predominio della AFC, con i Kansas City Chiefs usciti vittoriosi da 3 dei 5 precedenti confronti diretti, ivi compresi i 2 più recenti. L’ultima sfida da dentro o fuori è ovviamente quella risalente al Divisional Round Game del 23 gennaio 2022, ricordato da tutti, nel bene o nel male, per quei fatidici ultimi 13 secondi dei tempi regolamentari, quelli sufficienti a Patrick Mahomes per risalire il campo, portare i suoi in raggio da FG, ed impattare il parziale sul 36 pari.

Quel match, poi conclusasi all’OT con il punteggio di 42-36, può tranquillamente essere considerato come uno dei più entusiasmanti e combattuti dell’ultimo decennio, a maggior ragione viste le sensazionali performance messe in vetrina da Patrick Mahomes e Josh Allen, indubbiamente il meglio che la NFL potesse offrire. Entrambi disputarono una partita semplicemente perfetta, con il primo autore di 447 yard di total offense e 4 TD, ed il secondo, sebbene uscito sconfitto, risultato ugualmente capace di produrre 397 yard di total offense ed il medesimo numero di segnature, 4.  

Impossibile non menzionare la prestazione messa in vetrina da Gabe Davis, entrato di diritto nella top-10 (9° posto) relativa al maggior numero di yard ricevute in una partita di Postseason, avendone ammassate ben 201, con 4 TD annessi, in appena 8 ricezioni completate.  La 1° posizione di questa speciale classifica appartiene anch’essa ad un giocatore militato nei Buffalo Bills, quell’Eric Moulds capace di ricevere la bellezza di 240 yard nel Wild Card Game del 2 gennaio 1999, quello perso poi perso per 24-17 con i Miami Dolphins.    Se da una parte, Stefon Diggs fu brillantemente limitato a 3 ricezioni per 7 misere yard, dall’altra, la coppia composta da Tyreek Hill e Travis Kelce la fece assolutamente da padrone, combinando 19 ricezioni, 346 receiving yard e 2 TD, ivi compreso quello decisivo segnato dallo stesso TE dopo 4.15 minuti dall’inizio dell’OT.

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La differenza sostanziale rispetto ai 2 precedenti confronti in Postseason, è ovviamente il fatto di poter godere del fattore campo, dal momento che si tratterà della 1° partita di Playoff (naturalmente SB a parte),  disputata da Patrick Mahomes lontano dall’Arrowhead Stadium, essendo l’Highmark Stadium il teatro dell’ennesimo capitolo di questa saga.  

Dall’avvento di Sean McDermott in panchina, insediatosi in quel di Buffalo a partire dalla stagione 2017, I Bills sono usciti con l’intera posta in palio da 4 dei 7 match disputati, con l’ultimo confronto ufficiale, quello risalente alla Regular Season appena trascorsa, portato a casa da Josh Allen & Co. con il punteggio di 20-17, merito del FG trasformato da Tyler Bass a poco meno di 2 minuti dal fischio finale.

Bufalo Bills

Cavalcando l’onda lunga delle 5 vittorie consecutive (6 nelle ultime 7) con cui avevano chiuso la Regular Season, Josh Allen e compagni si sono sbarazzati in maniera tutto sommato agevole dei Pittsburgh Steelers nel più recente Wild Card Game, sebbene il TD segnato dal WR Calvin Austin agli albori del 4° ed ultimo quarto di gioco avrebbe potuto complicare (e non poco) la pratica.  Il match si è però sostanzialmente chiuso poco più tardi, essendo il seguente drive offensivo dei Bills conclusosi con il 17-yard TD marcato dal WR Khalil Shakir, valevole del 31-17 finale.

Ci ha pensato essenzialmente il QB Josh Allen a togliere le castagne dal fuoco, scongiurando possibili complicazioni, merito di una performance pressappoco dominante in ambo le fasi del gioco offensivo, divenuta ormai un marchio di fabbrica del n°17 una volta respirata l’aria rarefatta della Postseason.  Come poc’anzi anticipato, Il n°17 si è rivelato semplicemente inarrestabile tanto per via aerea quanto soprattutto via terra, al punto da aver concluso la sfida con 21/30 passaggi completati, 203 passing yard, 3 TD, 0 intercetti ed un QB rating di 121.9 punti, impreziosendo ulteriormente il tutto con 74 rushing yard ed un’altra segnatura.

Tuttavia, i passaggi a vuoto che ancora troppo spesso attanagliano il reparto offensivo sono un campanello d’allarme che non va assolutamente sottovalutato. Anche domenica, infatti, dopo una partenza a spron battuto (21-0 il parziale), la offense si è per lunghissimi tratti completamente “addormentata”, permettendo agli avversari di ricucire lo svantaggio sino al 21-10 prima e sino al 24-17 poi.  Se cali di rendimento del genere possono essere tutto sommato “innocui” contro un QB come Mason Rudolph, non lo saranno sicuramente contro una offense guidata da un passatore del calibro di Patrick Mahomes, un altro che è solito elevare esponenzialmente il suo livello di performance una volta entrati nella fase più calda della stagione. 

La situazione infortuni in quel di Buffalo appare quanto mai complicata, dal momento che saranno probabilmente “out” il WR Gabe Davis, il CB Christian Benford, la Safety Taylor Rapp e i LB Terrell Bernard e Baylon Spector. Ritorneranno invece regolarmente in campo il LB Tyrel Dodson e il CB Rasul Douglas.  Da monitorare le condizioni dal NB Taron Johnson, ancora alle prese con il concussion protocol. 

Kansas City Chiefs

Sebbene avessero concluso la Regular Season con 4 sconfitte nelle ultime 8 partite disputate, o dal ritorno dal bye week in poi se preferite, i Kansas City Chiefs, come spesso capita, hanno decisamente alzato i giri del motore una volta scollinato il termine della stagione regolare, finendo per imporsi con un perentorio 26-7 nei confronti dei malcapitati Miami Dolphins, finiti a giocare in quel di Kansas City a causa della sconfitta casalinga inflittagli proprio dagli stessi Bills in week 18.  Si è trattata della 4° partita più fredda dell’intera storia della NFL, essendosi disputata con una temperatura di circa -18° (0°F).  

La contesa è stata dominata in lungo e in largo dal terzetto composto da Mahomes, Rice e Pacheco, risultati capaci di mettere a ferro e a fuoco il reparto difensivo orchestrato da Vic Fangio. Il Rookie Rashee Rice, autore di una 1° stagione NFL in continuo crescendo, è forse ormai definitivamente esploso, facendo seguito alle 127 yard ricevute nella sfida con i Bengals con una prestazione stellare da 8 ricezioni (su 10 target), 130 receiving yard e 1 TD, l’unico di giornata lanciato dal QB n°15.

Il problema più evidente è stata però l’incapacità di convertire in TD gli innumerevoli viaggi nella redzone avversaria, essendo stati addirittura 4 i drive transitati nelle ultime 20 yard dei Dolphins conclusisi con “misero” FG.  Problema che però non ha minimamente influenzato l’esito finale del match, merito dell’ennesima performance semplicemente “monstre” messa in vetrina dal reparto difensivo, risultato capace di limitare l’esplosivo attacco avversario, statisticamente uno dei migliori dell’intera lega, a 7 miseri punti.

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Spagnuolo, un autentico scienziato pazzo della difesa, ha prontamente fatto breccia nella testa del QB Tagovailoa, messo sotto pressione in oltre il 30% dei dropback tentati, complice una O-Line pressappoco raffazzonata. I D-Lineman Chris Jones e George Karlaftis hanno dominato in lungo e in largo sulla LOS, finendo complessivamente per ammassare 7 tackle, 2.0 sack, 2 ulteriori QB hit e 7 pressure. Eccezionale anche la prova dell’intera secondaria, Trent McDuffie in primis, fatto salvo per l’errore abbastanza grossolano commesso in occasione del TD segnato dall’ex di turno Tyreek Hill. Solamente 1 dei 12 3rd down affrontati dai Dolphins è stato convertito con successo. What else?

Contrariamente ai propri avversari, i Chiefs si presenteranno alla sfida sostanzialmente a ranghi completi, a maggior ragione vista l’uscita del WR Skyy Moore dalla Injury Reserve.

Chiavi tattiche

Sebbene l’attacco dei Chiefs non sembri quella macchina da punti a cui eravamo abituati, anche a causa di un parco ricevitori oggettivamente scarno di talento, Patrick Mahomes rimane sempre un passatore veramente difficile da arginare, complice un’innata capacità di sgusciare fuori dalla tasca una volta avvertita la pressione, finendo per creare scompiglio all’interno delle difese avversarie una volta lanciato in scramble.

La difesa dei Bills dovrà necessariamente riuscire nell’intento di portare efficacemente pressione al QB n°15 senza ricorrere nella maniera più assoluta al blitz, essendo Mahomes un autentico killer in queste situazioni.  In questa stagione, quando blitzato, ha infatti completato addirittura il 68% dei lanci tentati, prodotto 7.2 Y/A e messo a referto 7 TD a fronte di appena 2 miseri intercetti.  Riuscire a portare costantemente una pressione organica, possibilmente contenendo Mahomes all’interno della tasca, dovrebbe verosimilmente consentire di “allagare” il campo con i restanti 7 uomini, al fine di oscurare (per quanto possibile) la stragrande maggioranza delle linee di passaggio.  Il DT Ed Oliver, reduce da una performance pressappoco dominante (quasi il 30% di pass rush win%), rappresenterà ancora una volta il vero e proprio ago della bilancia all’interno del Front-4 dei Bills.

La potenziale assenza del NB Taron Johnson, uscito anzitempo dall’ultimo match a causa di una concussion, potrebbe agevolare (e non poco) la vita allo stesso Mahomes, a maggior ragione visto che in quella zona transiterà verosimilmente Rashee Rice, uno dei WR più “on fire” dell’intera lega, oltretutto rivelatosi una macchina da YAC

L’attacco dei Chiefs non è però solamente Mahomes dipendente, dal momento che può godere di un running game estremamente efficace, trainato da un Pacheco da oltre 1.000 rushing yard, come pure da un Edwards-Helaire apparso decisamente più in palla nel finale di stagione.  

Anche in questo caso sarà proprio la D-Line il punto focale della difesa di Sean McDermott, tanto più visto il reparto LB pressappoco falcidiato dagli infortuni, nonché fondato su giocatori “undersized”, particolarmente in difficoltà quando “imbrigliati” all’interno dei blocchi.  Il Game Plan difensivo stilato di McDermott sarà verosimilmente incentrato sull’assunto: “devo annullare (o quantomeno, per quanto possibile, limitare) Travis Kelce. Se devono battermi dovranno farlo con gli altri giocatori, non con il TE n°87.

Dall’altro lato della barricata, il pericolo n°1 per la difesa orchestrata da Steve Spagnuolo risponde al nome di Josh Allen, molto spesso rivelatosi un dilemma quasi irrisolvibile per i DC chiamati ad affrontarlo, complice una mix di fisicità ed atletismo senza eguali nell’intera lega.  Dall’avvento di Joe Brady, divenuto OC a stagione in corso, il n°17 è ritornato ad essere quel temibilissimo “dual-threat” QB a cui eravamo abituati, come comprovato dall’aver prodotto quasi 50 rushing yard a partita e 9 run TD.

Il duo di LB composto dagli iper-atletici Bolton e Tranquill sarà verosimilmente chiamato agli straordinari. Mi aspetto che uno dei 2 sarà disposto costantemente in spy, al fine di ridurre all’osso le più classiche corse “spaccapartita”.   Le elevate attenzioni rivolte al Josh Allen corridore potrebbero spalancare il centro del campo ai vari Diggs, Shakir e Kincaid, 3 pass catcher che fanno di quella zona il proprio giardino di casa.

Nel match di Regular Season, quello poi vinto dai Bills per 20-17, il CB L’Jairus Sneed era riuscito ad annullare completamente Stefon Diggs, il “go-to-guy” per il QB Josh Allen, non concedendoli nemmeno una singola ricezione (su 5 target).

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Attenzione all’impatto di James Cook, un autentico pericolo quando chiamato a ricevere in uscita dal backfield, sebbene questa volta i Chiefs potranno contare sull’incredibile “closing-speed” di Drue Tranquill.  Spagnuolo, verosimilmente, cercherà di creare confusione all’interno della testa di Josh Allen, mediante simulated pressure, stravolgimenti di coverage pre e post snap, ruotando le safety e chi più ne ha più ne metta.  I blitz credo saranno utilizzati solamente in maniera sporadica, dal momento che anche Josh Allen è sempre stato in grado di “banchettare” in queste situazioni, in particolar modo in questa stagione: 64% di completi, 1.659 passing yard, 7.6 Y/A, 12 TD e appena 3 intercetti, senza contare tutte le yard macinate via terra, in virtù della zona nevralgica del campo lasciata sguarnita. 

Questa partita, essendo l’ultima in ordine cronologico, sarà quella che chiuderà il sipario sul Divisional Weekend, la 2 giorni di partite più attesa dell’intera stagione, dove si può ammirare il meglio che la NFL possa offrire in questo momento.  La NFL non poteva sicuramente auspicarsi un finale miglior: da una parte il più classico dei “revenge game” per i Buffalo Bills, ancora scottati dall’amaro finale del Divisional di 2 anni fa; dall’altra i Chiefs vogliosi di dimostrare al mondo intero di essere ancora loro la squadra da battere.

Allacciatevi le cinture, è tempo di partire.   

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