Quinta giornata NCAA, situazione tranquilla

Quinta giornata di regular season nel college football, e, per una volta tanto, non ci sono state particolari sorprese, ad esclusione della prima sconfitta stagionale dei Michigan Wolverines che, appena hanno messo il naso fuori da Ann Arbor, sono stati sconfittti, seppur con l’onore delle armi, dai rivali di Michigan State.
Si e’ trattato, ancora una volta, di una delle migliori partite della settimana, una cosa a cui i Wolverines ci stanno abituando, grazie alla splendida rimonta nel quarto periodo di gioco, propiziata dal loro QB freshman Tate Forcier, autore di due TD pass nel quarto quarto, che ha forzato il punteggio sul 20-20 mandando la partita all’overtime.
Purtroppo per lui ha dovuto pagare dazio all’inesperienza, nel primo possesso del supplementare, ha lanciato un sanguinoso intercetto in end zone, marcando cosi zero punti per Michigan.
Nel susseguente possesso per gli Spartans, il loro RB, Larry Caper, anche lui al primo anno, ha corso per 23 yds in TD dando cosi loro la vittoria per 26-20.
Questa sconfitta rappresenta la seconda consecutiva contro Michigan State e forza i Wolverines ad uscire dal ranking nazionale, dove occupavano il 22° posto.
Nelle altre partite di Big Ten, Iowa continua a sorprendere battendo anche Arkansas State per 24-21, salendo al numero 12 del ranking, Penn State batte 35-17 Illinois, guadagnando anche essa una posizione del ranking, ovvero la numero 14, e Ohio State batte 33-14 Indiana, mantenendo il nono posto.
Passando alla SEC, andava in scena lo scontro tra LSU e Georgia, una partita estremamente noiosa per i primi 3 quarti, e che invece fa faville nell’ultima frazione di gioco con continui scambi di leadership e che si conclude con la vittoria di LSU per 20-13 che gli vale loro la conferma del 4 posto assoluto nel ranking AP.
Per le altre partite di questa conference, segnaliamo la conferma di Alabama al terzo posto dopo avere sconfitto per 38-20 Kentucky e Mississippi che batte Vanderbilt per 23-7, che gli vale il ventesimo posto nazionale.
Uno sguardo alla Big 12, ci fa notare l’altra piccola sorpresa settimanale, ovvero la sconfitta degli Oklahoma Sooners ad opera dei Miami Hurricanes per 21-20, una vittoria decisamente pesante che porta Miami dal numero 17 al numero 11 del ranking e contemporaneamente manda a casa i Sooners facendoli precipitare dal numero 8 al numero 19 della classifica nazionale.
Visto che abbiamo parlato di Miami, facciamo un mini recap anche della ACC dove occorre segnalare l’ottimo cammino di Virginia Tech  che sconfigge 34-26 Duke portandosi al quinto posto nazionale, dove sorpassano Boise State, che, pur avendo battuto California-Davis per 34-16, ha mostrato qualche debolezza soprattutto nel running game, e vista la sostanziale debolezza del loro schedule, ogni volta che non ottengono una vittoria schiacciante, sono a rischio di perdere punti nel ranking.
Chiudiamo con la Pac-10, dove andava in scena un’interessante USC vs California che si e’ rivelata invece molto deludente, i Trojans hanno dominato dall’inizio alla fine vincendo per 30-3, confermando il loro settimo posto nazionale e sbattendo fuori i Golden Bears dal ranking.
Nelle altre partite di questa conference, da segnalare solo la vittoria di Oregon per 52-6 contro Washington State, che li porta al numero 13 nazionale.
Per quanto riguarda la prossima settimana, direi che non ci sono dubbi su quale sia la partita da seguire, LSU vs Florida, numero 4 contro numero 1 nazionale, con la forte incognita della presenza di Tim Tebow, reduce dalla commozione cerebrale e che, ancora ad oggi, non ha ricevuto l’autorizzazione dei medici a rientrare in campo.
Inutile sottolineare la delicatezza di questa partita, che sarebbe gia’ difficile da affrontare in condizioni normali, immaginatevi cosa possa diventare se Florida dovesse giocare con il QB di riserva, una eventale sconfitta catapulterebbe probabilmente LSU al numero 2, dando contemporaneamente via libera ai Texas Longhorns verso il primo posto assoluto ed un molto probabile posto assicurato alla finale nazionale.

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Gabriele Garoldi

Appassionato di Sport USA, baseball e football in particolare, fin dai lontani anni '80, con tifo sfegatato per i nativi americani.

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