Sulle spalle di Jacobs (Houston Texans vs Las Vegas Raiders 20-38)

La sfida di Las Vegas vedeva di fronte due squadre in uscita dalla bye week. Entrambe con solo una vittoria all’attivo, Texans e Raiders sono partite malissimo nel 2022 e vincere domenica era essenziale per alimentare la speranza di riuscire ancora a salvare la stagione. A spuntarla è stata la squadra di casa, che dopo tre quarti equilibrati ha preso il largo nell’ultimo periodo per chiudere con un perentorio e inatteso parziale di 21-0 per portare il risultato finale ad un fin troppo severo 38-20.

La squadra di Josh McDaniels si è affidata alle corse di Josh Jacobs per stancare i Texans e togliere dalle spalle di Derek Carr la responsabilità di dover ergersi a salvatore della patria. Il QB ha seguito i piani del suo head coach, raramente modificando sulla linea di scrimmage il gioco chiamato da McDaniels, ed ha chiuso con un discreto 21/27 per 241 yard, 1 TD e 0 intercetti, subendo un solo sack. Carr ha faticato a trovare la porzione profonda del campo per via della copertura dei Texans (spessissimo schierati con due safety profondi nel primo tempo), ma ha sfruttato il medio-corto con otto completi per Davante Adams (95 yard per il numero 17), tre a testa per Hunter Renfrow, Foster Moreau e Josh Jacobs e due per Mack Hollins e Ameer Abdullah. L’ex Dolphins Hollins ha ricevuto il TD pass da 26 yard che ha permesso ai Raiders di andare al riposo in parità 10-10.

Nel secondo tempo i Silver & Balck hanno liberato Jacobs, che nella prima metà della partita aveva portato palla per 10 volte con una media di 4.5 yard a portata. La ripresa ha visto il RB numero 28 portare palla altre 10 volte, questa volta con una media di 9.8 yard a portata, cosa che ha fatto schizzare il totale delle yard guadagnate su corsa a 143. La cosa fenomenale è che la corsa più lunga di Jacobs è stata di 15 yard, e questo fa apprezzare ancora di più la sua media finale di 7.2 yard a portata. Il trattore nero-argento ha messo a segno anche 3 TD nel secondo tempo, contribuendo a invertire la tendenza della scarsa efficienza in red zone dimostrata dall’attacco dei Raiders nelle prime giornate della stagione. Contro i Texans Carr e compagni hanno convertito in TD tutte e tre le occasioni in red zone, mentre i Texans nelle loro tre occasioni nelle ultime 20 yard avversarie hanno ottenuto un touchdown, un field goal e hanno commesso un turnover on down.

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Con Jacobs incontenibile, la difesa dei Texans ha provato a rinforzare la zona della linea di scrimmage, aprendo un po’ il gioco aereo e permettendo ai Raiders di essere efficaci con play action pass. La squadra di casa, priva del TE Darren Waller e con Renfrow e Hollins non al 100%, ha dimostrato che un attacco bilanciato può mettere in crisi una difesa tosta come quella dei Texans. Un plauso non può che essere fatto alla tanto criticata offensive line, che nonostante le tante difficoltà si sta dimostrando abile ad aprire i giusti varchi per Jacobs. McDaniels e l’offensive line coach Carmen Bricillo hanno schierato più di una decina di quintetti diversi, muovendo giocatori in varie posizioni, cambiando titolari e usando sostituzioni in corsa e dopo la vittoria con i Texans gli omoni possono godersi i meritati complimenti; se Jacobs ha guadagnato 441 yard nelle ultime tre partite (147 yard di media a partita) una fetta di merito la hanno anche loro.

Guardando l’altra faccia della medaglia, la difesa nero-argento è sembrata in certi momenti confusa e spaesata, facendo fare una buona figura al QB avversario Davis Mills (28/41 per 302 yard, 2 TD, 1 INT e 1 sack subito). Mills è stato bravo a neutralizzare i blitz e a distribuire palla ad otto compagni diversi. I Texans hanno guadagnato 6.2 yard a giocata in media, hanno guadagnato 21 primi down e convertito 9 terzi down su 15 (un ottimo 60%) quindi la difesa guidata da Patrick Graham ha ancora tanto lavoro da fare per diventare competitiva, eppure l’occasionale giocata ha cambiato le sorti della partita. Nel primo drive offensivo i Texans sono arrivati abbastanza facilmente alle porte della red zone avversaria, ma poi la difesa nero-argento ha stretto le fila e costretto gli ospiti al field goal dalle 21 yard, poi sbagliato da Fairbairn. A inizio ultimo quarto Maxx Crosby ha fermato il pericolosissimo RB Dameon Pierce impedendogli di convertire un terzo e 1 (a seguito di una penalità sul tentativo poi di convertire il quarto down i Texans andranno al punt). Poco dopo Duron Harmon metterà il punto esclamativo intercettando Mills per un pick-six da 73 yard che porterà il punteggio al definitivo 38-20. E’ da registrare la comparsa di Chandler Jones nella colonna dei sack; il forte pass rusher – abbastanza anonimo nelle prime uscite – si è diviso un sack a metà con Clelin Ferrell.

I Raiders sono ora 2-4, con un calendario certamente non proibitivo davanti. Domenica 30 i Silver & Black sono attesi dai Saints (2-5) a New Orleans e a seguire ci sarà la sfida a Jacksonville contro i Jaguars (2-5). Dopo la sfida casalinga contro i Colts (3-3-1) ci sarà la trasferta di Denver contro i Broncos (2-5). Solo a questo punto i Raiders affronteranno due squadre che hanno attualmente un record positivo, i Seahawks (4-3) a Seattle e i Chargers (4-3) a Las Vegas. La squadra di McDaniels deve vincere, ogni passo falso potrebbe essere decisivo.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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