Le pagelle di week 14 NFL 2022

Passi falsi e conferme nella settimana numero 14 della NFL. Prima squadra ai play-off che si guadagna sin d’ora un voto altissimo nelle pagelle stagionali (sono quelli tra parentesi, per chi non fosse avvezzo alle mie pagelle): Philadelphia. Si salva per il rotto della cuffia Dallas contro i derelitti Texans. Detroit sbrana i Vikings e sembra essersi scambiata “i poteri” con i New York Giants. Mayfield compie un’impresa ai danni dei Raiders. San Francisco si mangia i Buccaneers.

Rams 17, Raiders 16

Los Angeles 6,5 (4)

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Pescano un quarterback il martedì dai waiver, lo lanciano in campo il giovedì. E vince la partita con un ultimo drive da favola facendo trottare l’attacco per oltre 80 yard?!? Baker Mayfield in tutta la sua follia. Guai a over reagire.

Las Vegas 3 (4)

Non è possibile sprecare occasioni del genere. Una costante inquietante dei Raiders. Non sono più troppo sicuro che coach McDaniels avrà un altro anno per lavorare con i neroargento.

Ravens 16, Steelers 14

Baltimore 7,5 (7,5)

Difesa e Justin Tucker sono i cardini dei Ravens. E fin qui siamo alla scoperta dell’acqua calda. L’immagine che mi porto dietro da questa partita però è la corsa zoppicante di JK Dobbins, che si beve sì la difesa degli Steelers ma mi lascia molto perplesso sulle sue condizioni. Portano a casa un successo fondamentale per cercare di restare in cima alla division. Non credo ce la faranno però, Cincinnati è più attrezzata.

Pittsburgh 5 (5)

Vedasi quanto scritto per i Raiders. Qui c’è meno talento da giostrare, ugualmente l’occasione era di quelle da sfruttare meglio. Avrebbe potuto rappresentare un insperato ritorno tra le contendenti per un posto nelle wild card.

Eagles 48, Giants 14

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Philadelphia 10 (10)

Schiantare così un’avversaria divisionale in corsa per la post season è un segnale a tutta la lega, non solo ai rivali della NFC East. Gli Eagles fanno sul serio, per chi ancora avesse dubbi. Hurts è un candidato di primo piano al titolo di MVP.

New York 4 (7)

Ridimensionati. E me lo aspettavo, anche se non in queste proporzioni. Una batosta simile cambia le prospettive. Rimango convinto che abbiano ancora buone chance da giocarsi per arrivare alle wild card. Sono candidati a un ruolo da comparsa ma sarebbe una scorpacciata di fiducia in ottica futura.

Bills 20, Jets 12

Buffalo 6,5 (8)

Il tempo inclemente non aiuta. Vediamo come va con la prevista neve per sabato contro i Dolphins. Con i Jets due salti da scavezzacollo di Allen e Knox accendono l’entusiasmo di un gruppo che deve ritrovare smalto in attacco per competere quando non si potrà più sbagliare.

New York 5 (7)

Mike White meriterebbe un voto molto più positivo. In più di un’occasione ha rischiato di essere spezzato a metà. Buffalo non è alla portata. Forse nemmeno i play-off lo sono, anche se la difesa ha tutti i documenti necessari per timbrarli.

Bengals 23, Browns 10

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Cincinnati 7 (8,5)

Non tutto mi torna. O meglio, hanno aggiunto una doppia vu che li mette in ottima posizione per vincere il titolo divisionale, eppure non mi hanno fatto strabuzzare gli occhi.

Cleveland 5 (3,5)

Ho visto un Watson più convincente rispetto all’esordio stagionale. Ha stentato al contrario il gioco di corsa, su cui questi Browns dovrebbero poggiare per ottenere risultati.

Cowboys 27, Texans 23

Dallas 6 (9)

Sufficienza striminzita, solamente perché di solito partite così si finisce per perderle. Al contrario trovano modo di non rovinarsi il fegato nel derby texano. Con Philadelphia e San Francisco sono le tre più autorevoli candidate NFC a giocare in Arizona a metà febbraio.

Houston 6 (2)

Piazzano una partita inattesa con giocate di rilievo su entrambi i lati del pallone. Torna Mills in regia, dove si vede anche Driskell.

Jaguars 36, Titans 22

Jacksonville 7 (4)

Lawrence nelle ultime settimane ha evidenziato perché ci si aspettasse tanto da lui. Sta giocando come il predestinato che è.

Tennessee 4 (7,5)

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Ecco un’altra formazione che non sta attraversando un momento brillante. Mi aspetto che tornino a poggiare sulle ampie e poderose falcate di Henry.

Lions 34, Vikings 23

Detroit 8,5 (7)

Cinque vittorie nelle ultime sei giornate. Colpiscono i Vikings sfruttando anche le armi meno utilizzate sin qui. Sfoggiano per la prima volta Jameson Williams e va subito a segno. Io dico che ai play-off ci arrivano.

Minnesota 4 (8,5)

Malissimo in difesa, quinta giornata consecutiva con più di 400 yard concesse. Malissimo il gioco su corsa. Due costanti in questa stagione che vede i Vikes a 10-3 con un differenziale punti di -1. Se non escogitano soluzioni sono destinati a una figuraccia nel primo turno di play-off. Il record per maggior numero di yard ricevute in un match di regular season di Justin Jefferson e la buona prova di Cousins passano in secondo piano.

Chiefs 34, Broncos 28

Kansas City 7 (9)

Continuano le perplessità che mi lascia la loro difesa. In compenso il gioco di corsa con Pacheco e McKinnon ha trovato una dimensione cui non ero abituato. Ad oggi sono la mia favorita in AFC.

Denver 6,5 (2)

Una delle migliori prestazioni dell’anno. Era ora. La tripletta di Jerry Jeudy ne esalta il talento tarpato sin qui dal gioco dei suoi quarterback e dagli infortuni.

Panthers 30, Seahawks 24

Carolina 8,5 (5,5)

Che stagione sarebbe stata se non fosse partita con Rhule sulla sideline? Vero che coi se e coi ma la storia non si fa, eppure il dubbio secondo me in questo caso è lecito.

Seattle 5,5 (7,5)

I Seahawks meriterebbero di giocare i play-off ma ho l’impressione che faticheranno a interrompere la parabola discendente in cui si trovano. Specie se non rimettono sui giusti binari il gioco di corsa. E per questo serve Walker sano e perdonato. Ovvio che mi guardo bene dallo scommettere contro di loro, visto che sono stati il mio più grande errore quest’anno.

49ers 35, Buccaneers 7

San Francisco 10 (9)

Premessa: ricordiamo che stanno giocando con il terzo quarterback, che è stato scelto con l’ultima chiamata del draft 2022, che era alla sua prima partita da titolare. E vincono 35-7 contro i Buccaneers di Tom Brady. Come si fa a non mettere 10? Peccato per l’infortunio a Deebo Samuel, che per fortuna sembra non lo terrà fuori tutto l’anno. Difensivamente mostruosi, Shanahan in attacco mette il peperoncino.

Tampa Bay 3 (4,5)

Tra le due squadre c’è un abisso in questo momento. Non mi stupisce il risultato. Ora i Buccaneers devono persino guardarsi le spalle, perché se Atlanta avrà il suo bel daffare nel lanciare un quarterback rookie, i Panthers sono intenzionati a provarci per il titolo divisionale. E né l’attacco né la difesa di Tampa Bay sembra avere le fiamme che servono per trascinare la baracca fuori dalle sabbie mobili.

Chargers 23, Dolphins 17

Los Angeles 7,5 (6,5)

Con Mike Williams e Keenan Allen in campo la musica che può suonare Herbert è mostruosamente più rock. Ne giova anche la difesa, ancora priva di Bosa. Sia il pass rusher che il giovane eccellente offensive tackle Slater per fortuna di Los Angeles dovrebbero rientrare prima della fine della stagione. Sarebbero il tassello ideale per centrare la rimonta play-off. Loro, i Patriots e i Jets si giocano un posto. Sono i miei favoriti. Che non è necessariamente un bene, ma così è.

Miami 4,5 (7,5)

Involuzione offensiva da monitorare nella Florida del Sud. I Dolphins sono apparsi ancora sotto choc dopo la batosta rimediata dai 49ers. In avvio Tua non riesce a trovare ritmo. Sul cartone del latte la foto che spicca è quella di Waddle: missing con tre sole ricezioni in due gare. E non inganni il punteggio finale, in cui trova spazio un miracoloso touchdown di Hill recapitando un fumble. Tyreek è capace di stupire anche in una settimana molto complicata.

Patriots 27, Cardinals 13

New England 7,5 (7)

Sopperiscono all’uscita anticipata del loro cardine offensivo, Stevenson, gettando nella mischia due running back sconosciuti che fanno il loro. La difesa è sempre monumentale. Un po’ di sano equilibrio nel valutare Mac Jones non farebbe davvero male. Approfittano (e con Belichick non potrebbe essere altrimenti) di scelte opinabili del coaching staff rivale: perché non allungare con un field goal a fine primo tempo anziché cercare un quarto down, fallire e ritrovarsi New England alle calcagna?

Arizona 3 (2)

Perdere il quarterback titolare è sempre una cattivissima notizia. I problemi dei Cardinals in ogni modo sono più profondi. Molto più profondi. C’è una confusione ancestrale nel gioco di Arizona e il rinnovo di coach Kingsbury rischia di essere un cappio. Collezionare figurine, poi è un altro degli enormi problemi che affliggono una formazione che sulla carta è millemila volte meglio di quanto non si veda in campo. Il GM nel mentre si è preso una pausa per motivi di salute. Cambiamenti in vista?

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