Sfida tra difese (Cleveland Browns vs Minnesota Vikings 14-7)

Non la più bella delle partite quella tra i Browns e i Vikings che ha visto in campo due difese che hanno tenuto in piedi i propri attacchi per tutta la gara. Un po’ troppi errori offensivi che hanno permesso al punteggio di rimanere basso per tutta la gara, con un terzo e quarto quarto senza punti. La partita si decide nel primo tempo, con Cousins che porta a termine un drive perfetto, anche grazie alla conversione di un quarto down decisivo. Jefferson batte la copertura di Ward con un’ottima traccia in end zone. Da qui, è la difesa dei Browns a prendere il sopravvento sulla partita, togliendo l’attacco di Minnesota dal campo. Basta un drive buono a Mayfield: touchdown di Hunt, dopo una flag sanguinosa di Kendricks su un quarto down. Si va per i due punti dopo una flag su punto addizionale: Janovich riceve solissimo dopo una play action. 8 a 7 il punteggio. Il resto della partita viene controllato dalle corse dei Browns che mangiamo il cronometro. Grazie a due field goal di un Chase McLaughlin per ora sorprendente, la partita finisce 14 a 7, con i Browns che si portano sul 3 a 1 e i Vikings che perdono la terza partita in quattro settimane.

IL COMMENTO

Minnesota è sempre una squadra difficile da inquadrare, che balla tra la possibilità di vincere tutte le partite e tra quella di perderle tutte senza troppa difficoltà. Non manca il talento, ma non si capisce come le cose non vadano nel modo giusto. Zimmer? Forse il suo tempo alle redini dei Vikings è giunto, è arrivato il momento giusto per cambiare mano, ma rimane un allenatore di assoluto livello. Cousins? Il buon Kirk è sempre criticato, ma sta giocando bene. Parlando della partita nello specifico, l’attacco non è mai riuscito a mettersi in moto: Dalvin Cook è stato limitato perfettamente dalla linea difensiva dei Browns che ha tolto la corsa dalla partita, togliendo efficacia alla play action di Minnesota che è fondamentale in questo attacco. Dopo il primo drive offensivo perfetto, qualcosa si è rotto. Zero punti in tutto il resto della partita, non sono accettabili da una squadra che ha tutto questo talento offensivo. Thielen e Jefferson hanno provato a dare una mano, ma senza linea offensiva, contro questa Cleveland, non si va da nessuna parte. La linea offensiva appunto, che si è spezzata e sbriciolata, molto più di quello che i meri numeri dicono. Sulle corse sono stati devastati dagli uomini di linea dei Browns che hanno fatto il bello e il cattivo tempo, consegnando, di fatto, la vittoria alla propria squadra. Cousins si è trovato la pressione in faccia spesso ed è stato anche bravo a liberarsi del pallone con velocità, ma non con molta efficacia. Con questa linea, non si va da nessuna parte.

La difesa ha fatto il suo e anche di più a mio parere, cercando di togliere dal campo Mayfield e, secondo me, ci è anche riuscita. Vero è che Cleveland ha corso ed ha corso bene, ma ha comunque messo in cascina solamente 14 punti, pochissimi se si considera il volume di lanci e yard degli attacchi della NFL moderna. Ottima la prestazione dei defensive back dei Vikings, per molti un punto debole della squadra, che hanno coperto benissimo Odell Beckam e compagni, specialmente Peterson. Ora Minnesota ha ancora la possibilità di riprendersi, la division, tolti per ora i Packers, è fattibile e alla portata. Fondamentale sarà riprendersi subito contro i Lions, perché, successivamente, il calendario si farà arduo, con sfide tostissime fino alla week 13 dove rincontreranno di nuovo i Lions. Ora il gioco si fa veramente duro e l’attacco dovrà ritrovare di nuovo l’amalgama giusta, altrimenti non si andrà da nessuna parte.

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Cleveland ha trovato la formula per il successo già dallo scorso anno e la sta di nuovo cavalcando alla grande: Stefanski, dopo il premio di allenatore dell’anno vinto all’esordio come head coach su una panchina NFL, tornava da ex in quel di Minnesota, dove è cresciuto professionalmente per anni. Lo schema offensivo dei Browns è uno dei più interessanti della lega, specialmente quello sulle corse, dove Cleveland ha trovato un equilibrio e un’efficacia davvero di livello. Contro i Vikings sono proprio le corse a portarsi sulle spalle l’attacco: grazie all’ottima prova della linea (tornavano sia Wills, left tackle, sia Tretter, centro) Chubb e Hunt hanno dominato, guadagnando yard su yard e dando la possibilità a Stefanski di gestire il cronometro alla fine della gara. Ecco l’attacco “aereo” ha molte cose da rivedere: Baker Mayfield ancora non riesce a dare l’impressione di un Quarterback in grado di fare un passo in più. Troppi errori su passaggi “banali”, troppo discontinuo e impreciso per ora. Vero che manca Landry. Beckam, ad oggi, è un punto di domanda in questo roster. Serve davvero un ricevitore così tanto pagato quando il tuo attacco va avanti grazie a linea offensiva e running game? Domanda che anche Stefanski e la dirigenza si saranno fatti.

Parliamo della difesa: beh cosa dire qui, per un amante di questa parte del gioco, c’è solo da spalancare gli occhi e godere. Forse solo i Bills danno le stesse sensazioni. Una linea difensiva rocciosa, guidata da quella forza della natura chiamata Garrett che già la settimana scorsa ha distrutto i Bears e che, questa settimana, è stato spesso vicino a ballare un romantico tango con Cousins. Gli altri della linea fanno il loro, molto molto bene. Lo stesso Clowney che per molti non porta pressione nella tasca, è un giocatore fondamentale contro le corse e infatti si è visto anche questa settimana. I linebacker ritrovano Takitaki dopo l’infortunio e si dimostrano una unit magari non con il fenomeno, ma in grado di chiudere e finire il lavoro egregio della linea. La secondaria è una delle più forti e complete della lega e quando Newsome, rookie cornerback, è fuori per infortunio, ci pensa Greedy Williams a risolvere la questione. Che dire dei Browns, sono una squadra in piena rampa di lancio, con un head coach ai massimi livelli, giovane, bravo e con coraggio (va bene giocare i quarti down, ma non sarebbe meglio prendersi i tre punti una volta ogni tanto?). Cosa manca per vincere? Penso se lo chiedano tutti i tifosi dei Browns che ora sfideranno i Chargers di un Justin Herbert in fiducia totale.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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