[NFL] Week 15: Cowboys al settimo sigillo esterno (Dallas Cowboys vs Philadelphia Eagles 38-27)

Thanksgiving day, 27 novembre scorso: i Philadelphia Eagles fanno la voce grossa, espugnano l’AT&T Stadium, casa dei Dallas Cowboys, con un netto 33-10 e prendono il comando della NFC East. Domenica scorsa, dopo appena tre settimane, era prevista la gara di “ritorno” in cui, visto l’esito della partita di Arlington, il compito degli uomini di Kelly sembrava piuttosto agevole: battere nuovamente Dallas e mettere una serissima ipoteca sulla conquista della division.

Ed invece… ed invece l’imprevedibile NFL ha colpito ancora: i Cowboys hanno ribaltato il pronostico, andando a vincere fuori casa, e si sono issati in solitaria in vetta alla NFC East. La gara del Lincoln Financial Field è stata decisamente strana con i due team che si sono adeguati al clima delle imminenti festività accendendosi e spegnendosi come le luci natalizie.
Come spiegare altrimenti i 21 punti consecutivi messi a referto da Dallas, poi i 24 segnati da Philadelphia, e quindi i due touchdown ancora dei Cowboys che hanno deciso il match terminato poi 38-27? I ragazzi di coach Garrett hanno dimostrato una tenuta psicologica fantastica: gettare alle ortiche 21 punti, su un campo ostico come quello di Philadelphia, in un match così delicato, in un mese notoriamente letale per Dallas come dicembre, sono tutte cose che nelle annate passate avrebbero probabilmente portato i Cowboys ad una sconfitta inevitabile.

Stavolta invece, sotto 21-24, l’mvp del match, vale a dire Tony Romo, ha trascinato i suoi ad una immediata reazione con i Cowboys che hanno messo a segno un uno-due da cui i padroni di casa non si sono più ripresi. Il settimo sigillo esterno (su altrettante gare disputate) è arrivato  grazie ad un Romo in grande giornata, che ha completato 22 passaggi tentati su 31 per 265 yards e tre mete. L’ex Eastern Illinois ha inoltre trasformato un paio di sack quasi sicuri in altrettanti primi down, dimostrando anche un ottimo stato di forma e grazie al match di domenica è arrivato ad un rapporto fra td pass e intercetti nella gare in trasferta di 18 a 1.

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Dez Bryant CowboysA supportare le giocare di Romo ci ha pensato un Dez Bryant formato super, che è stato un vero incubo per il secondario degli Eagles: allineato spesso contro Fletcher, il numero 88 ha battuto costantemente il cornerback di casa, ed ha segnato tutte e tre le mete lanciate da Romo, chiudendo la gara con 6 ricezioni per 114 yards. Chi ha fatto sentire in positivo la sua presenza è stato anche il veteranissimo Jason Witten: sette palle catturate per 69 yards è stato il suo bottino finale, con i danni maggiori fatti soprattutto nel primo tempo, quando ha chiuso ben tre terzi down down con gli Eagles che lo inseguivano per tutto il campo. Buono l’apporto anche di Beasley (4-42) mentre ha confermato la sua annata negativa Terrence Williams che ha ricevuto appena due palloni sui quattro lanciati nella sua direzione per 19 yards.
Il runner Murray, leading rusher della NFL in questo 2014, ha  storicamente sempre faticato contro Philadelphia e anche il Sunday Night non ha fatto eccezione: vero, sono arrivate due mete, ma dalla minima distanza (una e due yards) e soprattutto il bottino totale parla di 31 corse per 81 yards, alla media di 2,6 yards, per un runner che in dodici occasioni si è prodotto in una corsa senza guadagno o addirittura negativa.

La pessima notizia per Dallas e per lo stesso Murray è però arrivata in settimana, con il runner da Oklahoma che ha dovuto operarsi per la rottura di un osso della mano, infortunio che ne mette in serio dubbio la presenza per il delicatissimo match di domenica contro Indianapolis. Il rendimento della linea di attacco è stato invece lo specchio del comportamento di tutto il reparto: dominanti nel primo terzo di gara, Frederick e compagni sono poi stati travolti spesso e volentieri dal front seven degli Eagles nella fase centrale, per poi riemergere negli ultimi venti minuti di partita.

La difesa è onestamente stata decisamente inferiore all’attacco, e solo un Sanchez in giornata negativa, ha evitato danni molto superiori. Dopo essere stati demoliti a domicilio da McCoy, i Cowboys si sono concentrati su “Shady” e sul rushing game degli Eagles in questo replay, non riuscendo però del tutto nel loro intento: il runner col numero 25 si è fermato a 64 yards ma in appena sedici portate e in generale il quartetto di defensive linemen titolari, cioè Selvie, Hayden, Crawford e Mincey ha messo a segno solo cinque placcaggi in tutto.
A fermare le corse delle “Aquile” ci hanno così dovuto pensare i linebacker McClain e Hitchens e soprattutto il secondario che alla fine se l’è cavata egregiamente. Lo stesso gruppo di cornerback e safety ha fatto ottima guardia anche contro il passing game, con Church e Sterling Moore particolarmente efficaci. Decisamente meglio per la D-line è andata nella pass rush, soprattutto con il lato destro della linea, composto da Mincey e Crawford, che ha messo a segno 4 sack e tre hurries, mentre altri due hurries sono arrivati dal linebacker Rolando McClain.

Zach Ertz EaglesCambiando lato della palla c’è da riconoscere che Philadelphia ha decisamente deluso, un po’ con tutti i suoi reparti. Il tanto celebrato attacco di coach Kelly non ha prodotto una yarda in tutti il primo quarto, poi è esploso nella fase centrale del match ma nel finale, quando l’esito della gara era veramente “on the line” ha dato pochi segni di vita. E anche non conteggiando l’ultimo intercetto, arrivato a gara virtualmente chiusa, le due palle perse, più quella dello special teams, pesano come un macigno.
Sanchez ha disputato un match incolore: le statistiche a livello di completi e di yards non sono male: 17 su 28 per 252 yards, ma bisogna aggiungere due intercetti, quattro sack subiti ed una lunga sequenza di passaggi non impossibili sbagliati dall’ex Jets. Tra l’altro quasi la metà delle 252 yards sono arrivate con due soli passaggi, uno a Maclin da 72 yards ed uno a Huff per 44.

Proprio Maclin è stato il leading receiver con 4 ricezioni per 98 yards (ma il dato è evidentemente “falsato” dal già citato super passaggio) ed un buon apporto è arrivato dai due tight end Ertz e Celek, che hanno messo insieme 7 ricezioni per 84 yards.
Per il resto degli skill player è stata notte fonda, con Cooper, Sproles e McCoy impalpabili e il rookie Matthews che non ha visto palla. E non che il rushing game abbia fatto molto meglio: certo, McCoy ha una media di 4 yards a portata, ma contro i Cowboys se guadagni appena 75 yards totali sulla terra contro un team che di media ne concede oltre 110 non hai giocato una gran partita.

In difesa invece ottima prestazione di Fletcher Cox, che si è confermato uno dei migliori difensori per le Aquile, e anche del linebacker Connor Barwin, noto soprattutto come pass rusher, che invece contro Dallas ha giocato benissimo pure contro la corsa, così come ha fatto anche il compagno di reparto Graham.
Hanno invece faticato contro il rushing game ospite sia l’end Thornton che il linebacker Kendricks, con quest’ultimo che però si è rifatto a livello di pass rush, chiudendo con un hurry ed un hit su Romo. Nel secondario prestazioni da dimenticare per Boykin e soprattutto Fletcher che ha concesso tutte e tre le mete a Bryant, mentre la partita di Cary Williams è veramente definibile come match dai due volti: le sue penalità hanno tenuto in vita due drive di Dallas conclusi con altrettanti touchdown, ma nel prosieguo del match l’ex Ravens ha concesso appena una ricezione sui sei palloni lanciati nella sua direzione, per 8 yards.

Mark Sanchez EaglesE che la partita di domenica sarebbe stata profondamente diversa da quella del giorno del Ringraziamento, lo si è capito sin dalle prime battute: sul kickoff iniziale infatti il kicker Bailey effettuava un calcio piuttosto corto che sorprendeva lo special team di casa: alla fine il ritornatore Huff si decideva a recuperare l’ovale che però gli sfuggiva e veniva rapidamente recuperato da Spillman sulle 18 degli Eagles. Da qui Dallas impiegava 5 giochi per violare la linea di meta avversaria con Murray.
Nel drive successivo Philadelphia copriva appena tre yards e poi doveva cedere il possesso dell’ovale all’attacco di Dallas che si ripeteva: tre volte costretti al terzo down, i Cowboys si salvavano sempre sull’asse Romo-Witten finchè dalle 4 dei locali, Romo pescava Bryant per il 14-0.

Il calvario dell’attacco dei verdi non era però terminato: un sack di Mincey su Sanchez faceva naufragare la serie degli uomini di Kelly e sul terzo drive Dallas allungava ancora: stavolta erano due passaggi a Beasley che proiettavano Dallas fin sulle 26 avversarie, con Romo che alla fine trovava nuovamente Bryant in end zone per il 21-0. Dopo essere rimasto in letargo per venti minuti, finalmente l’attacco degli Eagles si svegliava: un bel passaggio da Sanchez a Celek per 23 yards, tre buone corse di McCoy per un totale di 22 yards ed un’altra pregevole ricezione, stavolta di Ertz, facevano da preludio alla corsa da 5 yards di Polk che accorciava le distanze.

Prima della fine del tempo i padroni di casa si avvicinavano ulteriormente a Dallas grazie ad un field goal da 47 yards di Parkey che era la conferma che l’inerzia della gara stava mutando. Ed il terzo quarto sembrava confermare la tendenza: Dallas era infatti costretta al punt e sul rovesciamento di fronte, su un terzo e 12, Sanchez trovava Maclin che alla fine veniva fermato sulla 1 di Dallas dopo aver però percorso 72 yards. Polk firmava il nuovo touchdown per le Aquile la cui rimonta veniva completata poco dopo: Romo veniva saccato da Curry, perdeva l’ovale che veniva recuperato da Cox e tre azioni dopo grazie ad un ottimo blocco di McCoy, era Sproles a siglare la meta del sorpasso.

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Darren Sproles EaglesA questo punto probabilmente i tifosi di Dallas  avranno vissuto una spiacevole sensazione di deja vu, ma come detto in apertura, questi Cowboys sono diversi da quelli delle ultime annate: sul drive seguente infatti prima Romo pescava Bryant con un passaggio da 22 yards, poi Witten con uno da 12, quindi Murray trovava la sua miglior corsa della giornata, un guadagno da 21 yards che portava Dallas a ridosso della red zone di casa. Da qui Romo imbeccava ancora Bryant e poi Murray con una corsa da 2 yards siglava il nuovo sorpasso. E alla fine del terzo quarto Philadelphia restituiva il regalo a Dallas, stavolta sotto forma di intercetto da parte di Wilcox, e quattro giochi dopo Romo individuava la sua vittima: Bradley Fletcher era di nuovo in copertura su Bryant, per cui lancio al numero 88 che si beffava nuovamente del cornerback e faceva hat trick.

Philadelphia sembrava poter reagire immediatamente: un passaggio corto a Huff si trasformava in un gran guadagno da 44 yards ma sulle 25 di Dallas il drive si bloccava. Il field goal di Parkey era utile agli Eagles per tornare a -8, quindi i padroni di casa riguadagnavano subito il pallone con oltre otto minuti da giocare ma Celek, dopo aver ricevuto l’ovale da Sanchez lo perdeva prima del contatto col terreno, risultato: possesso a Dallas sulle 34 avversarie.
I Cowboys non facevano molta strada, ma la distanza era giusta per un field goal dell’affidabilissimo Bailey che dalle 49 non sbagliava, portando i texani a +11, dunque virtualmente fuori dalla portata dei verdi di casa. Negli ultimi 4 minuti Philadelphia aveva ancora due possessi per riavvicinare gli avversari ma questi si concludevano con un punt ed il secondo intercetto di giornata di Sanchez. Grazie a questo successo Dallas è in vetta alla NFC East, ma sabato dovrà affrontare i Colts in un match probabilmente decisivo nella corsa ai playoff.

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