La Strada verso il Draft: la quinta scheda multipla

Quinta scheda multipla del nostro progetto, sempre con l’analisi di sette giocatori.
Stiamo parlando di ragazzi da secondo, terzo, anche quarto giro, a cui abbiamo deciso di dedicare la giusta attenzione e presentarli nei loro punti di forza e nelle loro lacune. Potrete leggere e conoscere tanti altri giocatori, così da avere un’informazione il più possibile completa su chi farà parte della vostra squadra nella prossima stagione.

Shane Carden – QB – East Carolina

Shane CardenCarden nell’ultima stagione ha concluso secondo per yard lanciate con 4376, dietro a Doughty, con ben 6 match con oltre 400Y lanciate. QB con ben 3 anni di esperienza alle spalle come starter dimostrando leadership e diventando punto di riferimento nello spogliatoio. Fisicamente ideale per la NFL e pure molto mobile nella tasca denotando un ottimo footwork. Bravo ad estendere la giocata al di fuori della tasca ed a lanciare sui rollout. Buona varietà di lanci mostrando capacità di alternare lanci sul profondo a quelli sul medio corto senza problemi.
Tecnicamente però lascia a desiderare, manca di velocità nel rilascio e la meccanica è lontano dall’essere perfetta, aspetto che si nota soprattutto sui lanci lungo la sideline dove è spesso impreciso. Pure l’accuracy sul profondo è rivedibile, il braccio è potente ma manca di precisione. Esce da un sistema “QB-Friendly” in cui il QB è terribilmente aiutato statisticamente e non è assolutamente un sistema paragonabile ad uno NFL.
Carden è un giocatore su cui si dovrà lavorare ed aspettare perchè presenta molti limiti però potrebbe essere un QB adatto per chi cerca un back up al momento. Carden dovrebbe uscire tra terzo e quarto giro nel migliore delle ipotesi.

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Jay Ajayi – RB – Boise State

Jay AjayiAjayi è un prospetto molto intrigante, lo scorso anno ha Boise State ha vissuto un’annata magica, divenendo uno dei giocatori più divertenti da guardare. RB da 6’1 per quasi 220lb se non sbaglio e nonostante questo è un giocatore molto agile e pure molto veloce secondo me, lo si nota soprattutto quando deve esplodere in campo aperto e non ha nemmeno paura dal contatto, bravo a guadagnare extra yard e ad essere placcato. Mani eccellenti al di fuori del backfield, corre bene le traccie e è ottimo come ricevitore di possesso. Non ha una gran accelerazione, abbastanza lento prima di raggiungere la massima velocità ed è una cosa che lo penalizza sulle corse esterne ad esempio quando deve correre sull’esterno. Ha pure qualche problema di fumble, tende a perdere spesso la palla, e dovrà migliorare pure a leggere e contenere i blitz in pass protection.
E’ un prospetto da tardo secondo giro ma potrebbe essere tranquillamente essere draftato nel terzo round, ha pure un upside interessante e potrebbe crescere molto durante la sua permanenza in NFL.

Philip Dorsett – WR – Miami(FL)

Philip Dorsett Dorsett contenderà a Devin Smith il “titolo” di miglior deep threat della classe. Stella delle Combine dove ha corso le 40Y in 4.25 confermando le sue doti da velocista.
Come detto arma sul profondo sensazionale, grazie alla sua velocità e ad una buona capacità di percorrenza traccia riesce a creare separazione facilmente dal CB. Giocatore che ha mostrato un route tree abbastanza sviluppato ed in fase di ricezione aggiusta bene la palla sfruttando il corpo per evitare drop. Dopo la ricezione è quasi imprendibile se riesce a scatenare la sua velocità in campo aperto.
Uno dei grossi problemi per lui sarà il fisico, non arriva ai 6 piedi ed è molto leggero, aspetti che lo relegheranno come slot WR. Manca un po’ di agilità laterale cosa che lo rendono un mediocre ricevitore di possesso. Difficilmente esce vincitore da catch contestare nel traffico e ha pure qualche problema di drop. Difficilmente forza un miss tackle, a causa del fisico e della poca forza che ha.
Dorsett è sicuramente un prospetto intrigante su cui si è creato un grosso hype attorno. Una sua uscito al secondo giro è plausibile ma forse viste le caratteristiche è più un giocatore da terzo round, in quanto come detto sopra, in NFL potrebbe essere al massimo uno slot WR.

Rashad Greene – WR – Florida State

Rashad GreeneGreene è stato il go-to-guy di Jameis Winston in questa stagione, ogni volta che doveva mettere palloni importanti si affidava a lui e lui ha sempre risposto alla grande.
Ricevitore che si è sempre distinto per essere molto duttile, ha giocato sia nell’outside che nello slot sfruttando soprattutto le tracce a tagliare il campo per poi esaltare le sue doti di WR di possesso dopo la ricezione, riuscendo a creare big play facilmente. Ottimo in percorrenza di traccia riuscendo a creare separazione, anche aiutandosi con una buona accelerazione dalla LOS. Potrebbe ritagliarsi uno spazio importante pure come ritornatore.
Non un gran bloccatore, si fa tagliare fuori facilmente dal difensore e permettergli di arrivare al portatore di palla facilmente. Soffre molto i Cornerback più fisici ed aggressivo, tende a perdere la posizione di vantaggio e lasciare al DB di coprirlo o di anticiparlo troppo facilmente. Pure il “jamming” soffre molto dove difficilmente riesce a battere il difensore. Nel traffico fatica in virtù del fisico non immenso e ha pure qualche problemino di drop.
Rashad Greene è stato un po’ oscurato da Jameis Winston ma il prospetto è ottimo e le sue doti dovrebbero attirare molte squadre, potrebbe riuscire a strappare un secondo giro tardo o un terzo inizio giro.

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Jake Fisher – OT – Oregon

Jake FisherJake Fisher è stato uno dei grandi protagonisiti delle stagione di Oregon degli ultimi 3 anni in quanto è sempre stato titolare come tackle di destra, tranne nell’ultimo spezzone di stagione in cui è stato spostato a sinistra.
Giocatore fisicamente dotato, grosso, braccia lunghe ed abbina un’ottima velocità nei movimenti, cosa lo rende molto produttivo su screen pass oppure quando deve andare a bloccare al secondo livello, passando rapidamente da un blocco all’altro. Bravo a prendere il controllo dell’avversario in run block, riuscendolo a spostarlo facilmente, e pure in pass protection riesce ad essere quasi sempre inamovibile, grazie ad un ottimo lavoro di mani e piedi.
Tende a soffrire tantissimo gli speed rusher perchè non ha uno stacco veloce allo snap e si pone in ritardo sull’avversario. Pure nel movimento laterale non è perfetto, un po’ macchinoso e pigro nel movimento. Non sempre perfetto quando deve muoversi al secondo livello non riuscendo ad essere sempre consistente nel portare il blocco. Potrebbero esserci dubbi pure sulla sua adattibilità in NFL, Oregon gioca una zone block particolare e tra i Pro potrebbe rendere solo in alcuni contesti.
Fisher dalle Combine sta risalendo le varie board prepotentemente. Non è un giocatore da primo giro ma un secondo round potrebbe riuscire a strapparlo.

Lorenzo Mauldin – OLB – Louisville

Lorenzo MauldinMauldin nella difesa di Bob Petrino lo scorso anno è stato fantastico, collezionando sack e giocate importanti. E’ un giocatore interessante, ha il dubbio del ruolo, al college ha fatto più che altro l’OLB da 3-4, il DE solo in rare occasioni. E’ un giocatore che impressiona per l’intelligenza, bravo a capire l’azione ed agire di conseguenza, molte volte trasforma azioni di pass rush in coverage prendendosi il RB in uscita dal backfield, per fare un esempio. Per il resto è un atleta nella media che da il meglio in pass rush nonostante un arsenale di movimenti poco vasto e manca pure di potenza per sfruttare la bull rush. Fatica sulle corse, esita troppo nell’approcciarsi e liberare dal blocco del lineman, meglio se il portatore di palla deve inseguirlo. Pure la tecnica di placcaggio è da migliorare, troppi miss-tackle durante la sua carriera. E’ un prospetto interessante, è da affinare in vari aspetti e difficilmente potremmo vederlo impiegato in una 4-3 come DE. Dovrebbe essere una pick da secondo giorno, al più tardi un terzo giro ma chi cerca un pass rusher situazionale potrebbe trovare in lui la soluzione.

Stephone Anthony – LB – Clemson

Stephone AnthonyAnthony è stato il leader per tackle di Clemson nelle ultime due stagione ed è stato un po’ oscurato dal compagno fenomeno Vic Beasley.
Giocatore fisicamente importante per un LB ed unisce pure un atletismo superlativo che gli permettono di essere una presenza costante in campo mostrando una velocità sideline-to-sideline ottima che gli permette di scendere sulla LOS rapidamente ed inseguire i RB. In copertura è abbastanza sottovalutato, a zona non è affatto male sul medio corto riuscendo a seguire bene l’azione. Gran colpitore e placcatore e non ha pure problemi ad ingaggiare gli OL.
Troppo istintivo e precipitoso a volte, si lascia ingannare spesso dalla prima lettura e poi fatica a recuperare non leggendo bene l’azione, come sulle play action o read option. Pure contro le corse non sempre pazienta e vuole raggiungere in fretta il portatore di palla lasciando però lo spazio se il RB cambia direzione. Fatica sulla difesa ad uomo sui passaggi facendo fatica a seguire le tracce. Probabilmente ha poco upside, pare un giocatore quasi al massimo del proprio talento.
Il LB di Clemson potrebbe essere inserita in una 3-4 come ILB oppure in una 4-3 come MLB o SLB. Molte squadre protebbero draftarlo all’interno del secondo giro e pure molto in alto.

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Ronald Darby – CB – Florida State

Ronald DarbyDarby potrebbe essere considerato più forte del compagno di squadra PJ Williams. Non il classico CB da press coverage ma un giocatore più fluido, pulito nella copertura. Reattivo, ottimi movimenti e cambi di direzione per seguire il WR. Ottimo pure quando deve seguire il ricevitore sul profondo. Buone pure le ball-skills, buon timing per arrivare sulla palla e non lasciare la ricezione. Buon placcatore ma soprattutto presenta tantissimo upside, ben lontano dall’essere un prodotto finito.
Se sul lungo è una sicurezza, diverso discorso sull’underneath, pigro di piedi, fatica a riconoscere velocemente la direzione del WR e giocando in maniera “soft” lascia la ricezione troppo facilmente. Non un gran intercettatore, mani un po’ di burro in questo aspetto. Dovrà lavorare pure lui sul fisico, ancora poco delineato e fisicato.
Per me è prospetto da secondo giorno, potrebbe anche rientrare in un tardo primo se qualcuno si innamorasse del suo potenziale.

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Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

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