Uno sguardo al 2020: Kansas City Chiefs

Con la stagione NFL ai box vi proponiamo la review della stagione 2020 delle trentadue squadre: aspettative, risultati, futuro. Oggi è il turno dei Kansas City Chiefs.

COME DOVEVA ANDARE…

I Kansas City Chiefs campioni in carica (dopo 50 anni) avevano l’obiettivo primario di potersi ripresentare al Super Bowl dodici mesi più tardi per difenderlo ed eventualmente vincerlo. La squadra di Patrick Mahomes era la favorita al successo del 2020 per numeri e logica, un team compatto, vincente, un’orchestra che ha imparato a coesistere sotto la direzione del maestro Andy Reid. 

Non ci sono stati innesti particolari se non nel running game, squadra che vince non si cambia. Quella dei Chiefs è rimasta la stessa rosa che disponeva della solidità di una difesa esperta, sebbene non del tutto impeccabile, battagliera quanto basta per sorreggere gli urti della AFC e per mettere palla in mano ad un attacco che con l’aggiunta di Clyde Hedwards-Helaire ha dell’illegale!

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…E COME E’ ANDATA

Se i Las Vegas Raiders non avessero centrato la partita della vita in Week 5, e se coach Reid in vista dei playoff non avesse fatto riposare i suoi gioielli in Week 17, quella dei Chiefs 2020 sarebbe stata ricordata come una Perfect Regular Season. Con i “se” e con i “ma” non si guadagna la pagnotta, ma in questo caso le congiunzioni grammaticali sembrano essere sacrosante.

Una squadra superiore per distacco rispetto al resto del campionato, che non si è fatta intimidire dall’esplosiva partenza dei rivali di Conference con sede a Pittsburgh mantenendo la calma e continuando ad indossare quell’espressione serena di chi conosce il proprio destino. Un destino vincente appunto, che aveva previsto da tempo di far approdare Mahomes e soci al Super Bowl di Tampa.

14-2, c’è chi firmerebbe col sangue, invece a Kansas City sembra persino stretto…

COSA HA FUNZIONATO…

A raccontare che cosa abbia funzionato nelle file Chiefs si rischia di scadere nella banalità, ma per dovere di cronaca lo facciamo.

La prima casella colorata di verde è dedicata alla mossa manageriale che ogni squadra che abbia trovato il suo cammino dovrebbe fare (a prescindere da tutto), ossia rinnovare il proprio QB con un contratto vincolante che lo tenga legato alla franchigia fino alla fine dei tempi. Chiefs & Mahomes è un binomio che avrà il potere di dominare la più complessa delle leghe sportive nord-americane per una decade abbondante. E se pensiamo a quanto sia difficile trovare una riconferma vittoriosa nel mondo NFL, capiamo meglio quanto sia importante ripartire da basi più che solide come fatto dai Chiefs: Andy Reid ha raggiunto la post-season sei volte su sette da quando allena KC (2020 compreso), negli ultimi tre anni il suo ruolino dice una finale di conference persa contro i Patrios poi campioni, un Super Bowl vinto ed uno perso. Qui si può tranquillamente parlare di dinastia, alla quale la figura di Patrick Mahomes fa vertice.

Il super quarterback n°15 dispone di un attacco infallibile, che adatta il gioco aereo a quello su corsa con stile esaltante. Il medio-corto raggio viene coperto da un Trevic Kelce che con Mahomes gioca ad occhi chiusi, il raggio medio-lungo invece vola sulle ali di Tyreek Hill, il quale con Mahomes si diverte a sfidare le leggi della fisica. Aggiungi che alla prima di campionato ti capita in campo un running back da 138 yard nel suo giorno d’esordio tra i grandi e quella che ti trovi per le mani è una vera e propria opera d’arte contemporanea.

Il pezzo pregiato è al centro del museo mentre tutto intorno sono posizionati altri oggetti da collezione che consentono al fruitore di godersi la “visita”, mentre allo stesso tempo i concorrenti finiscono inesorabilmente in una fase mentale di forte sudditanza psicologica nel guardare anche al contorno.

In tutto questo, anche i blitz difensivi di Steve Spagnuolo hanno funzionato bene, quantomeno fino alla fine del primo quarto nel Super Bowl…

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Una stagione di ricche raccolte, una produzione eccellente imbottigliata a regola d’arte al punto di poter essere ricordata come un prestigioso vino d’annata è finita su un camion che ha sbandato all’ultima curva, subito prima del momento della consegna, rompendo tutte le bottiglie e mandando il vino prezioso nei tombini. Le fatiche di un anno intero tradotte in un carico prezioso finito in frantumi.

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Nella sfida delle sfide, quella tra Brady e Mahomes, la macchina perfetta dei Chiefs non ha funzionato e ha sofferto in maniera più che visibile. Il QB di Kansas è stato abbandonato dalla sua linea offensiva trovandosi a giocare ad acchiapparella anzichè al Super Bowl. Inoltre, Mahomes ha sofferto della maestria di Brady, Arians e Bowles, un triumvirato di leader assoluti che spartiscono decisioni e poteri egualmente. La sola cosa che i tre di Tampa non spartiranno in modo equo sarà il successo, ma questa è un’altra storia.

Mi sento di dire che nella stagione 2020 dei Chiefs abbia funzionato tutto perfettamente. Tutto tranne l’approccio alla partita finale, quella che è costata il titolo. Una beffa in piena regola, che in casa Chiefs hanno fatto passare con un’alzata di spallucce, come a voler dire” che importa, tanto ci vediamo l’anno prossimo nello stesso posto”. Ma la realtà dei fatti è ben altra cosa, i Chiefs hanno accusato questo colpo e ora sono ritornati ad essere umani. Colpo che è stato “accusato” in maniera positiva anche dal resto della lega che, dopo il successo dei Bucs, ha meglio assimilato il concetto che in questo sport nessuno è invincibile. Nemmeno i Kansas City Chiefs.

E ADESSO?

E adesso allacciate le cinture di sicurezza!

Kansas troverà la forza di reagire e ad ogni allacciata di scarpe ricorderà quanto è brutto passare dalla parte dei perdenti. Così, il colpo di martello potrebbe spaccare l’incudine… Se come immaginiamo la corazzata Chiefs sarà in grado di reagire alla disfatta nell’ultimo Super Bowl, per i rimanenti trentuno team del campionato sarà un bel problema! Questo organico ha tutto il potenziale (e anche di più) per ritornare davvero a comandare le sorti della National Football League e, questa volta, avrà anche una fastidiosa cicatrice sul petto che verrà notata prima di indossare il paraspalle e la maglia da gara.

Il particolare più spigoloso del futuro è legato al salary cap: il GM Brett Veach dovrà utilizzare tutta la sua creatività per poter proteggere Patrick Mahomes visti i tagli pesanti sulla offensive line. Kansas City ha recentemente rilasciato due tackle offensivi essenziali all’attacco come Eric Fisher e Mitchell Schwartz “salvando” circa $18M del monte ingaggi 2021 fissato a 182,5 milioni di dollari. Scelta forzata per via dei pesanti ingaggi di Hill, Kelce, Mahomes. Tanto talento, tanti soldi, d’altronde il sistema è quello nella maggior parte dei casi. La priorità per i Chiefs a questo punto sarà quella di ricostruire una linea adatta al livello attraverso free agency e draft, due scenari che quest’anno offrono un’ampia gamma di proposte per questo ruolo specifico.

Kansas City saprà certamente reagire all’epilogo amaro del 2020 perchè oggi quell’idea di dinastia che fa eco al loro nome è ormai divenuta realtà. Ma nel 2021 questa dinastia competerà solo a grandi livelli o saprà anche vincere?

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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