La strada verso il Draft: Breece Hall

Età: 20 – Ruolo: Runningback – College: Iowa State
Classe: Junior – Altezza: 5’ 11’’ (1.80 m) – Peso: 217 lb (96 kg)

Breece Hall con buona probabilità sarà il primo runningback a ricevere una chiamata al prossimo Draft.

Ragazzo nato in Nebraska, ma cresciuto a Wichita, Kansas, dove nella Wichita Northwest HS corse per 2’082 e 2’127 yard nelle ultime due stagioni, nelle quali fu anche inserito nel First Team All-State del Kansas. Nonostante questi numeri, non furono tantissime le squadre che tentarono di reclutarlo, e alla fine lui scelse Iowa State, dove sapeva sarebbe riuscito a trovare spazio e così fu. Sfruttando l’uscita verso la NFL di David Montgomery, infatti, Breece Hall divenne il rusher titolare della squadra già nella stagione da true freshman.

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La sua esplosione è avvenuta nella stagione 2020: 1’572 yard e 21 touchdown che hanno aiutato Iowa State a raggiungere il BigXII Championship Game e che lo hanno proiettato al 6° posto della votazione per l’Heisman Trophy. Se ci si poteva chiedere se il suo 2020 fosse stato un fuoco di paglia la risposta è arrivata quest’anno: 1’472 yard corse a cui ne ha aggiunte oltre 300 su ricezione, che gli hanno consentito di entrare nuovamente nella top 10 per l’Heisman Trophy – questa volta alla posizione 10.

Fin qui abbiamo dato solo statistiche, da cui solitamente tendiamo a fuggire, ma in questo caso era difficile prescinderne per illustrare la carriera piuttosto florida del ragazzo nell’Iowa.

Passando alle caratteristiche del ragazzo, calandoci più sul tecnico, possiamo affermare di essere dinnanzi ad un RB completo, adattissimo per dimensioni e qualità ad essere un 3-down back. Basta vedere un suo video di highlights per rendersi conto della completezza dello skill set del ragazzo: capacissimo di correre a zona, specialmente sull’esterno, ma che riesce ad avere anche la pazienza e il controllo necessari per seguire un lead blocker nelle gap-run.

Dotato di straordinaria accelerazione nei primi metri e di un footwork più che evoluto con il quale riesce con buona continuità a mandare fuori tempo il primo placcatore.

La sua caratteristica che maggiormente salta all’occhio è la capacità di forzare mistackle in campo aperto e non: i suoi highlights al college ricordano gli highlights dei migliori recruit dell’high school, nei quali si vede il rusher compiere degli slalom tra i malcapitati difensori, che mancano dello stesso atletismo e stessa fisicità. Breece Hall è stato spesso in grado di fare le stesse cose alle molto più strutturate difese collegiali.

Estremamente armonico nella cadenza dei suoi passi, nei cambi di direzione, effettuati cambiando spesso stile – appoggiando due volte uno stesso piede, per esempio, per mandare fuori tempo il difensore, oppure facendo single o double moves – e molto solido e equilibrato sulle potenti gambe.

Altro ottimo aspetto del suo gioco, forse un po’ sottovalutato, è la capacità di uscire dal backfield per ricevere, caratteristica fondamentale per poter essere schierato in NFL per tutti e 3 i down: ad Iowa State non gli è mai stato richiesto di schierarsi nello slot allo snap, e di correre una vera e propria traccia, ma i suoi istinti sono ottimi e, in uscita dal backfield, riesce con buona costanza a trovare il buco nella difesa da attaccare e che possa essere facilmente colpito dal proprio quarterback. Avendolo fatto poche volte con i Cyclones, è sicuramente un aspetto del suo gioco che dovrà affinare, ma le mani sono molto morbide, il che è una buona base di partenza.

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Difetti? Qualcuno ne ha.

Pur essendo il miglior runningback della classe Draft non dà la sensazione di poter essere un vero “game changer” anche in NFL. Non sono molti i runningback che possono fregiarsi di questo appellativo, e Breece Hall, per quanto eccellente in quasi tutte le caratteristiche richieste ad un runningback, sembra non avere quella capacità di accelerare in campo aperto à la Derrick Henry in grado di trasformare una corsa da 15 yard in un touchdown. Nonostante la velocità, di per sé, non gli manchi, avendo fermato il cronometro a 4,39 secondi nella 40 yard dash alla Combine.

Quando si studia un runningback non si deve, inoltre, sottovalutare il carico di portate cui è stato sottoposto in carriera: oltre 800 portate in 3 anni di college sono tante, e potrebbero farsi sentire sulle ginocchia e le caviglie del ragazzo tra qualche anno.

Un altro aspetto del suo gioco da migliorare è la pass protection: ad Iowa State, dato il suddetto carico di palloni affidatigli, prendeva i passing down come “pausa” e non ha mai mostrato una grande volontà di fare da scudo al suo QB contro i linebacker in blitz: tendenza questa piuttosto comune ai RB superstar al college, che però raramente viene riscontrata sugli stessi anche in NFL.

Non siamo nell’età aurea dei runningback e infatti, pur essendo un profilo appetibile ed interessante, Breece Hall con buona probabilità dovrà attendere il secondo giorno per una chiamata: Cardinals e Dolphins sono sicuramente tra le interessate, ma anche Buccaneers, Chiefs, Falcons e Ravens sono a caccia un RB nel prossimo Draft.

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