[NFL] Super Bowl: dalla panchina dei New England Patriots
E sono quattro. Dieci anni dopo l’ultimo Lombardi Trophy, la premiata ditta Belichick-Brady torna a colpire e al termine di un match meraviglioso, porta a casa il quarto titolo NFL, raggiungendo un’altra coppia leggendaria come quella formata da Chuck Noll e Terry Bradshaw, unico altro “combo” ad aver vinto 4 Super Bowl.
Stavolta dunque non sono bastate le distrazioni da “Deflagate” (l’accusa di aver sgonfiato i palloni nella prima metà della finale di conference contro i Colts), un deficit di 10 punti in avvio di ultimo quarto contro una super difesa, e neppure la ricezione da circo di Kearse, che ha probabilmente portato alla memoria dei tifosi di New England amarissimi ricordi, per far deragliare il treno Patriots.
A differenza di altre stagioni, in cui Belichick aveva costruito macchine da guerra formidabili, i Patriots edizione 2014 non erano perfetti, e anche in finale non sono mancati gli errori, ma la volontà di ottenere il risultato a tutti costi ha fatto la differenza rispetto a team come Green Bay o lo stessa Seattle che invece guardano alla stagione appena conclusa con molti rimpianti.
Questo quarto titolo è stato anche quello della definitiva consacrazione, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di Tom Brady nell’Olimpo della storia della NFL: l’ex Michigan non è stato impeccabile, ha lanciato due intercetti di cui, soprattutto il primo, sicuramente evitabile, però senza un rushing game degno di nota, con un parco ricevitori non certo da sogno, da -10 a dodici minuti dal termine e contro una difesa formidabile, Tom Terrific ha ribaltato l’esito di un match che si era fatto veramente difficile.
Con una lunga serie di passaggi con traiettorie verso l’interno soprattutto a Vereen e Edelman ha messo in difficoltà il secondario di Seattle, salvo poi colpire verso l’esterno ogni volta che il fenomeno Gronkowski era marcato a uomo, e il 37 su 50 per 328 yard con 4 mete e due intercetti contro la miglior difesa NFL sul passaggio sono un monumento alla prestazione del regista originario della California.
Il bersaglio principale di Brady è stato il runner Vereen che ha terminato con 11 ricezioni per 64 yard, ma chi ha fatto veramente i danni è stato Julian Edelman, fisico assolutamente normale (178 centimetri per 90 chili) ma velocità e coraggio da vendere, che ha portato a casa 109 yard e una meta facendo impazzire il secondario di Seattle che lo ha inseguito per tutto il campo.
Proprio Edelman è stato il protagonista delle due giocate più importanti dell’attacco dei Patriots: una ricezione da 21 yard su un terzo e 14 nel drive che ha consentito a New England di riportarsi a -3 a metà del quarto conclusivo, e la meta che ha permesso il definitivo sorpasso.
Gronkowski è stato meno decisivo del previsto (6 ricezioni per 68 yard), ma una delle mete porta la sua firma, oltre ad un paio di ricezioni nei momenti chiave. Anche Amendola ha offerto un buon contributo (5 palle catturate per 48 yard) mentre il desaparecido di giornata è stato LaFell che ha segnato sì una metà ma per il resto è stato annullato dalla difesa in blu. E a proposito di annullamento, le 57 yard guadagnate sulla terra dai Patriots sono un segnale delle enormi difficoltà incontrate da New England nell’avanzare la palla con le corse, con Blount che ha chiuso con 40 yard in quattordici portate e Vereen che ha aggiunto altre 13 yard in quattro corse.
Il rendimento della linea non può che rispecchiare l’andamento del match, con il quintetto di “guardie del corpo” che ha faticato tremendamente nel rushing game, soprattutto sul lato destro, quello di Wendell e Vollmer, che non sono riusciti ad arginare McDonald e soprattutto uno scatenato Bennett. Nella protezione sul passaggio lo stesso Vollmer ha fatto decisamente meglio insieme ad un Solder che è stato il migliore dell’intero reparto, mentre la coppia di guardie Connolly e Wendell ha avuto anche qui vita durissima.
La seconda super storia del quarantanovesimo Super Bowl appartiene invece alla difesa, ed è quella del rookie Butler, mai scelto nei draft, che, intercettando Wilson sulla linea di meta dei Patriots a meno di un minuto dal termine, ha letteralmente regalato il quarto Super Bowl ai suoi. Sono ormai giorni che su siti e blog specializzati e non, si discute sulla decisione del coaching staff dei Seahawks di provare un passaggio con Lynch nel backfield, ad un metro dalla linea di meta, con ancora tre down e un timeout, ma il grandissimo gesto del rookie che ha anticipato alla perfezione Lockett ed ha messo la mani su quella che sarà con ogni probabilità, la palla più importante della sua vita, resta in tutta la sua spettacolarità.
Per il resto la difesa non è stata certo impermeabile, visto che Seattle è andata oltre le 400 yard, ma quando la squadra si è trovata con le spalle al muro, il reparto di coach Patricia ha dato il meglio di sé limitando nell’ultimo quarto, i Seahawks a due “tre e fuori” e poi mettendo a segno l’intercetto decisivo.
Ninkovich si è ricordato di essere un ottimo run stopper e insieme a Siliga ha cercato di contenere lo strapotere fisico del rushing game di Lynch e compagni, aggiungendo anche un sack.
Fra i linebacker si sono invece distinti soprattutto Collins e Chandler Jones, con quest’ultimo che è stato anche il più efficace fra i pass rusher a disposizione di Belichick. A livello di coperture, tutto il secondario ha patito la straordinaria giornata di Chris Matthews, con Arrington che ha concesso al rookie due ricezioni per 89 yard più un’altra da 23 yads a Lockette.
Non certo impeccabile è stato anche l’ex di turno Browner che sui quattro palloni lanciati nella sua direzione ha concesso tre ricezioni per 40 yard. Il leader del secondario, Darrelle Revis, che dopo una fantastica carriera porta a casa finalmente il primo anello, ha all’attivo un sack ed è stato testato solo una volta in cui ha concesso la meta di Baldwin complice però l’incolpevole velo di un arbitro, furbescamente cercato dal receiver di Seattle.
La nota conclusiva, spetta ancora a Butler che non solo ha intercettato Wilson nel gioco più importante del match, ma nel resto della gara ha concesso due ricezioni su quattro a Kearse ed ha annullato Lockette. Vero, il lancio catturato da Kearse da 33 yard nel drive conclusivo ha rischiato di far naufragare i sogni di gloria di New England, ma Butler è stato grandioso nel rifarsi poco dopo.
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