Back on Track (Chicago Bears vs Green Bay Packers 10-27)

Ciak, azione, si ripete! Proprio come l’anno scorso, quando i Packers vennero demoliti in week 1 dai Saints, per poi tornare a vincere e convincere subito a partire dalla settimana dopo contro i Lions, anche quest’anno la franchigia allenata da LaFleur risponde subito presente, trovando la prima vittoria in stagione contro i Chicago Bears nella 205° partita fra le due franchigie, che si portano così a 104 vittorie nella rivalità più antica della NFL.
Dopo aver vinto nella prima partita stagionale contro i 49ers, cadono invece i Bears, che a Lambeau Field non riescono mai a mettere in discussione il risultato, non andando oltre i dieci punti segnati e non riuscendo a limitare l’attacco di GB, costretto al punt in due sole occasioni; limitato l’utilizzo nel gioco aereo di Justin Fields, che chiude con appena 7 passaggi completati ed un INT, oltre a 20 yard di corsa ed un TD su corsa, l’unico della partita di Chicago.
I Packers non sono sicuramente una delle squadre più facili da battere in NFL, ma il livello del gioco dei Bears rispetto alla prima partita stagionale è calato di molto, e Chicago deve provare ad invertire il trend già a partire da week 3, se vuole continuare a sognare di strappare un pass per i playoff, in una NFC North che si preannuncia fra le più combattute degli ultimi anni.

Pronti via ed i Packers mettono i primi punti sul tabellone grazie al field goal di Mason Crosby che porta il risultato sul 3-0; i Bears però riprendono da dove avevano lasciato settimana scorsa ed in poco meno di 4 minuti si portano in vantaggio: a segnare è direttamente Justin Fields, che porta il pallone in endzone su corsa dopo aver ricevuto lo snap dal suo centro.
Rodgers ed i Packers sembrano però un’altra squadra rispetto alla brutta versione vista in week 1 a Minnesota, e grazie ad un drive prevalentemente giocato con lo corse di Jones e Dillon, è proprio l’altro Aaron, Jones, il RB dei Packers, a segnare il primo TD della partita di Green Bay dopo una corsa di 15 yard.
Le difese riescono momentaneamente a fermare gli attacchi avversari, ma prima dell’halftime Rodgers ed i suoi riescono a segnare ben due TD: il primo è nuovamente segnato da Jones, che questa volta batte la difesa avversaria uscendo dal backfield per ricevere il pallone e segnando il suo primo TD stagionale su ricezione; il secondo invece arriva grazie alla ricezione di Allen Lazard, dopo un drive dominato dal gioco aereo di Rodgers, che pesca il suo WR con un pass da 5 yard che manda le squadre negli spogliatoi sul 21-7. Niente TD nel secondo tempo per i tifosi presenti al Lambeau Field, con i Packers che segnano però due FG con Crosby per fissare il risultato sul 27-10 finale; a chiudere la partita ci pensa invece Jaire Alexander, che a poco più di due minuti dalla fine della partita intercetta Justin Fields e regala il pallone al suo attacco, che non deve fare altro che mangiarsi i 2′ rimasti sul cronometro per poter festeggiare la prima vittoria stagionale.

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Passo indietro per i Chicago Bears: le tre vittorie in preseason, e soprattutto la vittoria in week 1 avevano fatto sognare i tifosi, grazie soprattutto ad una buona prestazione da parte dell’attacco; contro i Packers è invece stato proprio l’attacco a tradire Chicago.
Prestazione sottotono da parte di Fields e soci, con il solo Montgomery (122 yard su 15 portate) sugli scudi; troppo poco utilizzato il gioco aereo di un Field apparso sottotono rispetto alla partita di week 1, grazie ad una linea di difesa di GB che lo riesce a mettere spesso sotto pressione, e con soli 7 passaggi completati in partita è difficile riuscire a fare risultato a Lambeau Field. Parco ricevitori dei Bears poco utilizzato e mai veramente in grado di mettere sotto pressione la secondaria dei Packers con il solo Equanimeous St. Brown, spinto forse dallo spirito di rivalsa dell’ex, che riesce a superare le 20 yard di ricezione (38 ndr); delusione Darnell Money, che chiude con una sola ricezione per -4 yard totali.

Se l’attacco non brilla, la difesa di Chicago non è da meno; primi due quarti da praticamente assente in campo, con i Packers che riescono a segnare 24 dei 27 punti totali, e con la difesa di CHI che riesce a costringere Rodgers e compagni ad un solo punt, troppo poco per poter mettere in seria discussione la partita, soprattutto in una giornata in cui l’attacco fatica ad ingranare. Tutto sommato un buon secondo tempo, con un fumble recuperato e con i Packs limitati ad un solo field goal, con la partita ormai però già indirizzata.

Si riscuotono i Green Bay Packers, che dopo la brutta sconfitta di Minnesota all’esordio riacquistano così un pò di fiducia; la motivazione sembra semplice: run the damn ball. A mancare nell’opening contro i Vikings era stato proprio il tanto pompato running game dei Packers, con LaFleur che però già a partire dalle seconda week NFL fa capire che il trend rispetto agli scorsi anni è cambiato: 33 portate divise fra Aaron Jones, 2 TD totali per lui, e Aj Dillon, con oltre 190 yard totali guadagnate che hanno permesso all’attacco guidato dall’altro Aaron, l’MVP in carica della NFL, Rodgers di essere spesso imprevedibile per la secondaria di Chicago, grazie soprattutto ad un pallone distribuito equamente fra tutto il parco ricevitori, e RB, di Green Bay, che ha chiuso con 234 yard totali per Rodgers, e sei giocatori a mettere a segno una ricezione, con la ricezione di Sammy Watkins, disegnata direttamente in sideline come detto da LaFleur in conferenza stampa, che è stata sicuramente fra le azioni più belle della partita.

Salto in avanti anche della difesa di Green Bay, che dopo aver subito costantemente l’attacco di Minnesota tiene i Bears a soli 10 punti segnati, grazie ad un’ottima prestazione della linea difensiva (3 i sack totali messi a segno), e l’INT di Alexander che suggella la partita e che è la ciliegina sulla torta di una prestazione che ha visto i Packers subire solo 70 yard su passaggio.

Settimana prossima l’impegno sarà più impegnativo per GB, che farà visita ai Buccaneers, mentre i Bears saranno impegnati in casa contro gli Houston Texans.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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