Radio Bonanza Power Ranking – Week 2

Torna il Power Ranking di Radio Bonanza, quello che contiene più citazioni al mondo! Per ogni squadra è indicato il movimento in classifica rispetto alla scorsa settimana.

  1. Buffalo Bills (=) Josh Allen è come se Terminator e un Velociraptor avessero avuto un erede. La chimica con Stefon Diggs ricorda i poteri psichici di Alakazam e l’inizio di stagione di Buffalo è sfarzoso. È pur sempre week 2 ed è pur sempre settembre, ma i Bills si sono lanciati nella prateria con il fare di chi non vuole più voltarsi indietro.
  1. Kansas City Chiefs (=) con i Chargers oramai siamo abituati a sederci con i popcorn e goderci l’epicità della sfida che ricorda le gesta degli antichi eroi ellenici, in una rivalità sempre croccante e imprevedibile. Partita giocata su una scacchiera complessa, il primo game per l’AFC West va a Kansas City, grazie anche a uno spessore difensivo che l’anno scorso era mancato terribilmente. 
  1. Tampa Bay Buccaneers (=) è servito un Jameis Winston d’annata per portare a casa una partita che è rimasta inchiodata su un punteggio calcistico per 3 quarti. Alla fine la sfanga la difesa approfittando al massimo dei 3 intercetti dell’ex figliol prodigo. Occhio al reparto WR -che perde per la prossima un fumantino Mike Evans- e alla produzione deficitaria in red zone.

  1. Miami Dolphins (+2) We are all #Tuanon. Mike McDaniel più provvidenziale di Ace Ventura con Ray Finkle. Il primo scorcio di stagione della combo Waddle + Tyreek sta producendo un quantitativo tale di emozioni da ricordare le sverniciate che si facevano su Need for Speed. La rimonta contro i Ravens può già significare molto in una Division estremamente competitiva come la East.

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  1. Philadelphia Eagles (+2) – vincono e convincono, i dubbi sul gioco aereo di Jalen Hurts sciolti come neve al sole. Sirianni è in pole position. Si vola altissimo in un cielo terso, e anche la difesa ha dato un giro di vite importante. Pare che Darius Slay stia soppalcando la testa di Cousins per farne la sua residenza invernale.
  1. Los Angeles Chargers (-2)Seduta spiritica. Una ciocca di capelli del folto cuoio capelluto di Justin. Polvere di fulmini. E il Dr. Strange. Questi gli ingredienti per curare la cartilagine danneggiata in tre costole di Herbert, da cui passano tutte le speranze per la stagione losangelina. Il ragazzo è stato eroico e inconsciente nella sua lotta: il fiato rimane sospeso.

  1. Baltimore Ravens (-2) Quando Rashod Bateman e Devin Duvernay ad aprire la partita han voluto dimostrare che più che una partita di football si stesse assistendo a dei Mondiali di Atletica Leggera, con un Lamar assoluto padrone, l’ennesima imbarcata Dolphins contro avversari più quotati sembrava certa. #einvece difesa dei Ravens ectoplasmatica: catacombeschi.
  1. Los Angeles Rams (+1) Sul 28-3 più di qualche romantico avrà fantasticato sui giorni di un recente passato, pensando ad un parziale riequilibrio dell’universo Falcons, da anni in preda all’entropia. Poi è arrivato Jalen Ramsey e ha sbattuto la porta fortissimo. Qualche dubbio su questo avvio dei Rams però rimane… 
  1. Minnesota Vikings (-1) Tornano con i piedi per terra dopo il trionfo in week 1. Troppo idromele e baccanali? Ingabbiati i playmaker offensivi Cousins fatica a trovare alternative, la connection con Thielen si riattiva tardi e male. Nottata da Ragnarok.
  1. Green Bay Packers (+2) Le quote di maggioranza dei Bears rimangono in mano a Mr. Rodgers anche quest’anno, il 12 sfodera una prestazione efficiente in cui distribuisce salomonicamente i pani e i pesci ai suoi WR (9 target diversi) e lascia le luci della ribalta ad un gioco di corse per cui Chicago non ha risposte. 
  1. Denver Broncos (+2) – Mamma mia che fatica. Ammetto di aver seguito la sfida solo attraverso Redzone. Le notizie che arrivavano erano drammatiche quanto il ruolo di Zendaya in Euphoria. Hanno scalato l’Everest per sconfiggere i Texans, altro che Mile High. Una confusione e una disorganizzazione di Hackett che lascia davvero F4 basiti, per ora. Data la ricerca di svolta post Fangio o Joseph.

  1. San Francisco 49ers (+9) – La stagione di Trey Lance è iniziata sotto la pioggia ed è finita nel vento. Hype finito, si torna al caro vecchio Jimmy che è passato da partente a backup a titolare nel giro di un mese. Parabola degna dell’Epica fantasy di Brandon Sanderson. Shanahan dovrà rispolverare i vecchi playbook, ma sarebbe potuta andare molto peggio.
  1. New England Patriots (+5)più che “La Nausea” con loro Sartre doveva scrivere “La Noia”. Un 17-14 davvero monocorde. Vinto con quella sostanza difensiva che piace allo zio Bill e un Mac che azzecca con il giusto timing il TD dell’allungo. Ancora tutti da decifrare. 
  1. Pittsburgh Steelers (=)Davvero, davvero asettici. Più neutrali della Svizzera. Non c’è stata alcuna fiammata. Pochissimi sussulti. Occorre decisamente di più – la squadra rischia di navigare in una mediocrità che ricorda certe parti di carriera di Guy Ritchie.
  1. Cleveland Browns (=) 1.55 sul cronometro: l’orologio era dalla loro. Tutto era dalla loro. Ma i Jets avevano Joe Flacco. E quando Joseph Vincent Flacco con tutta la sua furia si abbatte sul tuo team, non puoi fare nulla. Impotenti i Browns sono capitolati e devono subito scrollarsi di dosso le ferite nel TNF vs gli Steelers.
  1. New Orleans Saints (=)Sbracano male sul più bello, OL porosa anzichenò (10 sack in 2 partite). Jameis malandato nel corpo e dissennato nello spirito lancia anitre molto, troppo saporite: le secondarie Bucs ringraziano e pasteggiano.
  1. New York Giants (+3) Una partenza 2-0 non arrivava dal 2016, presto per dire se sia merito della cura Daboll – anche perché i dubbi sull’attacco sono forti e le gerarchie nel reparto ricevitori ancora nebulose. Saquon ha dei quadricipiti grossi come la 5th avenue ma non può reggere da solo il peso dell’attacco. 
  1. Seattle Seahawks (-1) Al netto di una giocata clamorosa di DK Metcalf l’attacco è preda di un torpore degno di The Sandman. Purtroppo più che un sogno sembra un incubo, ed è difficile pensare che possa andare meglio. Però Carroll vuole fare #UNLEASHGENO e chi siamo noi per opporci?
  1. Detroit Lions (+7) – Dan Campbell si è presentato in sideline con il proverbiale “naso da grappa”, ci sono stati brividi qua e là durante il tentativo di comeback da parte di Wentz&Co, ma i Lions di questo inizio stagione sono una macchina da punti e Aidan Hutchinson sta già scaldando i motori. Amon-Ra > Osiride

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  1. Jacksonville Jaguars (+7) Take me to Kirk. La dannazione dei Colts. Trevor Lawrence sta iniziando a sentire la cura Pederson? Speriamo che la cura funzioni meglio che quella di Jared Leto in Morbius. Jacksonville marcia con una W mai in discussione ed è subito fuga nell’AFC South.
  1. Las Vegas Raiders (-11) 20-0. Cardinals annichiliti. E poi? Che succede? Il meme di John Travolta spaesato è pregato di entrare in scena. Perdere così nella Death Star desertica fa male e in una AFC West aggueritissima partire 0-2 per McDaniels rischia di far molto male.
  1. Cincinnati Bengals (-11) non funzionano. Non girano. L’annoso dilemmma tra OLine ancora debole e un Burrow troppo legato alla ricerca dell’hero ball, non stanno aiutando un confuso Zac Taylor. La sconfitta contro Dallas e lo 0-2 di partenza era poco preventivabile dopo gli investimenti dell’offseason: urge ritrovare la giusta connessione, possibilmente non quella del server Cisco dei Simpson.

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  1. Arizona Cardinals (+7) Kyler Murray in versione Beep-Beep ha Corso 84 yds perlopiù in orizzontale, prima di prendersi lui stesso il TD, convertire da 2-pt con (Ever?)Green e mandare all’overtime una partita che era bella che andata. Arriva una W insperata, e i dollaroni del nuovo contratto sono benzina per le gambe di Kyler. 
  1. Dallas Cowboys (+8) Them Boyz vincono una partita di carattere contro una squadra al momento ancora più disastrata di loro, Cooper Rush non sfigura affatto e anzi tira fuori dal cilindro un Noah Brown da 5×91 con un TD. La difesa rimane solidissima, se anche l’attacco regge senza Dak non tutto è perduto. 
  1. Atlanta Falcons (=) quel ragazzino col #5 ha tutte le carte in regola per avere un impatto nella Lega pari a quello che i Clash hanno avuto nel mondo della musica nel 1979, anno di uscita di London Calling. Non ne vinceranno molte neanche quest’anno, ma qualcuno disse che la notte è più buia prima dell’alba.

  1. New York Jets (+5) In un periodo in cui viene fatto il revamp di tutto. La gente è nostalgica degli anni ‘80. Ama comprare le Polaroid. Usare macchine fotografiche analogiche e le VHS, la storia di redenzione del vecchietto Joe Flacco che porta alla rimonta insperata ai Jets è completamente in linea con una produzione originale Netflix.
  1. Washington Commanders (-8) La difesa di Washington fino a poco tempo fa era celebrata come il vero punto di forza di una squadra tignosa e in grado di mettere in difficoltà avversari di ben altro blasone, coprendo le lacune di un attacco con il groove di *inserire nome di un trapper a caso*. Sic transeat gloria mundi: vai con Apparat e la sigla di DARK per un po’ di malinconia.

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  1. Chicago Bears (-4) Senza il favore delle tempeste si fa dura per Fields e compagni, soprattutto in quel girone infernale che è il Lambeau. 48 net passing yards, meno di 23 minuti in campo per l’attacco. A Chicago si fa il tifo per il cambiamento climatico, ma le uniche gioie sono al fantasy per chi ha draftato Montgomery.
  2. Carolina Panthers (=) – L’unica ragione per cui potrebbe diventare interessante seguire la stagione dei Panthers è il potenziale valzer delle punte tra Baker Mayfield e Sam Darnold. Vabè, mettiamoci anche CMC sempre più in versione navigatore solitario. Siamo alla nona sconfitta di fila dalla scorsa stagione, che dire.
  1. Houston Texans (-2) C’era così tanto parlare attorno ai pasticci di Hackett lungo la sideline Broncos che tutti noi abbiamo pensato che i Texans stessero dominando 31-0. Ma non è stato così. Sconfitta combattuta, addirittura con qualche rimpianto di troppo, come quando non andate a vedere una band e quella annuncia lo scioglimento dopo due minuti.
  1. Tennessee Titans (-8) Stamattina sono sceso dal mio appartamento e davanti a me c’era un pezzo di strada che veniva rifatto. C’era il macchinario che buttava giù cemento sopra cemento per rifare il manto stradale. Si stava per accendere il rullo per stenderlo: ecco il vecchio asfalto sono i Titans contro i Bills: si è intravisto Malik Willis, tipo X-Files.
  1. Indianapolis Colts (-10) ZERO. Il giorno zero per i Colts è già arrivato? Stiamo già battezzando il funerale sulla stagione di Indy e di Reich? Funereo è anche il clima che aleggia sulla sideline dopo due week davvero brutali a livello di impatto e di aspettative: l’AFC South permette però di recuperare, se si volesse.

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