[NFL] Week 6: New England Patriots vs New Orleans Saints 30-27

68, sono i secondi che ha usato Tom Brady per eliminare, dimenticare, far rimangiare le critiche che gli sono state addossate a lui e ai Patriots in questo inizio di stagione nonostantele vittorie.

Kenbrell Thompkins, Jabari Greer
Kenbrell Thompkins segna il TD della vittoria

1:13 sul cronometro, 70 yards da percorrere: primo lancio per Edelman completo per 23 yards e sorpasso a Vinny Testaverde come yards lanciate, lancio di 15 yards per Austin Collie, completo per Dobson da 6 yard, due incompleti per Edelmann, 4° down e lancio su Collie per 9 yard per allungare la partita, spike e con 10 secondi sul timer lancia in endzone per Thompkins che completa un passaggio da 17 yard e la rimonta è completata facendo esplodere il Gillette Stadium.
Su questo drive, il QB dei Patriots ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Prima di ieri non ricordo una singola volta in cui è venuto. Nemmeno in allenamento.”. Questa la dice lunga sul momento attuale della squadra allenata da Belichick.
L’MVP nascosto di quell’azione in parer mio è Austin Collie, il WR veterano che fino a quel punto è stato sempre sulla sideline facendosi trovare pronto al momento giusto, con due catch determinanti. Che sia un nuovo inizio per lui dopo i tanti infortuni?

Le aspettative su questa partita erano tante, i Saints arrivano a Foxborough da imbattuti mentre i Pats dalla sconfitta con i Bengals.
La partita inizia meglio per New England, la quale per tutto il primo tempo riesce a imbastire drive incisivi rispetto agli avversari. Primo tempo in cui Dobson e Ridley fanno le fortune dei Patriots, dato che ogni volta che sono stati chiamati in causa han risposto presente, il primo su ricezione mentre il secondo sulle portate su corsa e corona la sua prestazione con ben 2 TD. Ottima la presenza pure di Edelman e Homawanui che nelle poche volte in cui vengono cercati non si sono lasciati sfuggire nulla. Diversa storia invece per la OL che soffre per tutta la partita la pressione dei Saints concedendo diversi sacks su Brady, anche se il #12 ne ha evitati molti riuscendo a muoversi molto bene ed uscire dalla tasca per il lancio. Molto bene invece in run-block dato che Ridley ha sempre avuto discreti varchi in cui correre.
Secondo tempo che invece è totalmente l’inverso del primo, il QB sembra quello delle prime settimane ovvero tendendo a sparacchiare via l’ovale, Dobson, Thompkins e gli altri ricevitori droppano molti palloni e in più perdono per infortunio Amendola, per un colpo ritardato da Bush e Humber, e la G Connoly, per una concussion. L’attacco nei secondi 28 minuti fatica ad avanzare, i drive non sono produttivi e si fa fatica a muovere la catena, l’emblema di questo momento sono il terz’ultimo e penultimo drive in cui Brady e Dobson sprecano l’occasione su un 4° down mentre nell’altro il #12 si fa intercettare su un lancio totalmente errato.
Poi il resto è storia.
Brady concluderà con 25/43, 269 yard, 1 TD e 1INT, Ridley 96 yard in 20 portate e 2 TD, Aaron Bodson 6 rec per 63 yard.

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Alfonzo Dennard, Steve Gregory, Kenny Stills
Kenny Stills riceve per un TD

Difensivamente invece i Patriots decidono di concedere qualcosa alla OL dei Saints sui RB e screen pass ma di chiudere ogni possibilità di ricezione ai vari target offensivi di Brees, non a caso Graham che fino a questa partita stava dominando gli verranno concesse 0 Yard, 0. Belichick decide di mettere addosso al TE dei Saints per tutta la partita Talib prima, out causa infortunio, e poi Arrington per poi raddoppiarlo se non triplicarlo in situazioni di lancio certo. Stessa cosa su Colston che è sempre stato marcato da Dennard. Note negativa è stata la difesa sulle corse dato che Robinson, Sproles e Thomas hanno corso per oltre 100 yard totali una rarità per i Saints, e circa 80 su screen pass. Male la pass rush che ha messo a segno un solo sack con Chandler Jones. Durante la partita oltre a Talib è uscito per infortunio pure Jerod Mayo che bene stava facendo fino al momento dell’uscita.
Arrington concluderà con 1 INT e 3 tackle totali mentre Mayo nonostante l’infortunio con 6 tackle totali, migliore dei suoi.

Secondo me i Saints per come si era messa la partita dovranno mangiarsi le mani per come l’hanno persa e per come hanno giocato gli ultimi drive.

Primo tempo in cui Brees e compagni faticano a costruire qualcosa, solo il drive con il TD di Cadet si vede un buon ritmo offensivo e una buona esecuzione riuscendo a cavalcare molto Thomas e Sproles sugli screen, il resto del primo tempo è un continuo di 3&out o simili. Brees ha sempre discreto tempo per lanciare ma la coverage dei Pats è monumentale e trovare un ricevitore libero è quasi un impresa per il QB dei Saints e molte volte è stato costretto a lanciare un incompleto volutamente. Secondo tempo invece in cui New England mantiene sempre la stessa linea d’onda difensiva ma Brees trova in Collins, Watson, Stills e Robinson armi alternative a Graham e Colston, che sono stati fantasmi per tutta la partita. Protagonisti dei 2 TD tra l’altro inattesi, Cadet è un RB al 2°anno da Appalachian State al suo 1° TD tra i pro mentre Stills è un rookie uscito al 5° round dello scorso draft, primo TD pure per lui. In parer mio i due drive finali che han portato ai 2 FG di Hartley, Sean Peyton ha deciso di fare un gioco troppo conservativo, confidando troppo in un gioco di corse che fino a quel momento è stato buono, al posto di provare ad ammazzare la partita giocando come i Saints sanno fare.

Brees concluderà con 17/36 per 236 yard, 2 TD e un intercetto, Robinson 53y in 7 portate e un TD, Pierre Thomas 51y in 11portate e Kenny Stills 64 yard in 3 ricezione e un TD.
Difensivamente il leitmotiv della partita è stato totalmente contrario a quello dei Pats, andanto a portare tanta pressione su Brady e la OL, forzando ben 5 sacks oltre a diversi QB Hits, Knockdowns e hurries, lasciando spesso i DB uno contro uno con i WR di NE. Grazie a questo tipo di difesa hanno concesso il minimo possibile ai Pats in termine di punti ma hanno sofferto non poco contro le corse di Ridley, cosa che con i Bears non è successa settimana scorsa.
Come per l’attacco ho da ridire sulla difesa sul drive finale, fino a quel momento la prestazione è stata costruita con la difesa detta prima, sull’ultimo drive la pressione è stata quasi nulla dato che a Ryan gli è venuto il cosiddetto “braccino” preferendo giocare la prevent al posto di portare a blitzare un uomo in più e qui è arrivata la sconfitta.
Lofton, Jenkins, Humber, Johnson e Jordan sono tutti aiutori di sacks, mentre come leader di tackle c’è Lofton con 12 totali e a seguire Bush con 10.

Tom Brady
Tom Brady

I Saints dopo questa partita avranno molto da recriminare con loro stessi per una sconfitta evitabilissima, la bye week sarà utilissima per lavorare col parco ricevitori dato che oltre a Graham, Brees ha fatto molta fatica a trovare WR liberi, Colston in primis, e per recuperare alcuni infortunati come Graham uscito anzitempo domenica. Con la caduta dei Falcons, il disastro di Tampa e le prestazioni alterne di Carolina la vetta della division è quasi ipotecata ma la vetta della NFC è ancora lontana e il lavoro da fare è ancora tanto.

I Patriots quest’anno per me saranno questi, discontinui nell’arco dei 60 minuti ma in grado di mettere in campo del buon football in certi frangenti. L’ultimo drive deve essere un punto di partenza per le prossime partite, Brady deve alzare il suo livello e i WR devono continuare a lavorare per migliorarsi. E perché no, usare di più Collie al posto di dare un sacco di snap a giocatori così inesperti?
La situazione divisionale li favorisce ma come per i Saints se vogliono ad andare almeno alla finale di conference devono fare almeno uno step in più verso l’alto.

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Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

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