It’s QB Time: I migliori e i peggiori quarterback di week 13 NFL

Bentornati cari appassionati dello sferoide prolato a “It’s QB Time”, la rubrica di Huddle Magazine in cui ogni settimana eleggeremo i migliori tre ed i peggiori tre quarterback di giornata; questa settimana abbiamo una sorpresa fra i top, con Jared Goff, QB dei Lions, che con la miglior prestazione da quando è in Michigan, nonostante due turnover, ha trascinato i suoi alla prima vittoria stagionale, un Justin Herbert autore di un’altra ottima prestazione contro un avversario potenzialmente temibile come i Bengals, e Tom Brady, ancora una volta dominatore con i suoi Bucs contro i Falcons.
Qualche novità anche fra i flop: Taysom Hill, quarterback tuttofare dei Saints gioca una brutta partita, sbagliando molto nel Thursday Night Football, Teddy Birdgewater, QB dei Broncos incapace di opporsi alla cavalcata dei Chiefs e Andy Dalton, QB dei Bears che lancia ben 4 INT, troppi per ottenere la vittoria contro i Cardinals.

I MIGLIORI TRE

Il migliore di giornata
Justin Herbert, Los Angeles Chargers
26/35 – 317 yard – 3 TD – 1 INT – 1 2pt att

Probabilmente guardando alle mere statistiche avrebbe meritato il premio di migliore della settimana Tom Brady, che nella vittoria contro i Falcons non ha sbagliato praticamente nulla, ma il QB dei Chargers, al secondo anno in NFL, ha trascinato LAC alla vittoria contro i Bengals, squadra ben più temibile di Atlanta, giocando gran parte della partita in assoluto dominio, ad esclusione dell’INT ,lanciato sul finire del secondo quarto e non capitalizzato dall’attacco di Cincy, unica macchia sulla partita di Herbert.
Il quarterback dei Chargers ha chiuso la partita con 317 yard lanciate, 3 TD e si è pure improvvisato WR nel trickplay messo in piedi dal coaching staff di Los Angeles per la conversione da due punti, riuscita valida per il momentaneo 24-0 e LB con un ottimo placcaggio dopo aver lanciato l’INT.

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Tom Brady, Tampa Bay Buccaneers
38/51 – 358 yard – 4 TD – 1 INT

Anche questa settimana Tom Brady è fra i nostri top QB: il giocatore 42enne, complice anche una squadra alle sue spalle di altissimo livello, sia in attacco che in difesa, sta giocando una stagione fenomenale, con pochissime partite sbagliate e con già 34 TD e 3771 yard lanciate, primo in NFL, con Brady che domenica per la sesta volta in stagione ha chiuso una partita con +300 yard lanciate.
L’unica nota negativa della sua partita di domenica è però il pick six lanciato poco prima dell’intervallo e che riapre la partita sul 20-17 per i Bucs, con Brady che però riesce a rimettere le cose a posto con il secondo TD di giornata lanciato per il suo grande amico Gronkowski che manda le squadre sul 27-10, arrotondato poi sul 30-10 finale con un field goal; i Bucs sembra volersi complicare ogni settimana partite che sembrano già ampiamente vinte, ma quando Brady gioca con questa tranquillità, i tifosi di Tampa Bay possono stare tranquilli, anche in caso di pick six.

Jared Goff, Detroit Lions
25/41 – 296 yard – 3 TD – 1 INT – 1 Fumble

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E dopo 13 giornate, è arrivata la prima vittoria in campionato dei Lions: a trascinare la franchigia del Michigan alla vittoria è stato Jared Goff, uno dei più criticati questa stagione ed arrivato in estate nella trade che ha portato Stafford ai Rams; il QB ex Cal, nonostante abbia lanciato un INT ed abbia perso un fumble, ha portato Detroit alla vittoria, giocando una buona partita nonostante la continua pressione della linea difensiva avversaria, che ha messo a segno 3 sack sul quarterback, e trovando allo scadere l’ottimo TD per St. Brown che ha fatto esplodere i tifosi dei Lions, a secco di vittorie da quasi un anno solare.

I PEGGIORI TRE

Il peggiore di giornata
Andy Dalton, Chicago Bears
26/41 – 229 yard – 2 TD – 4 INT

Con Justin Field fuori dai giochi, Andy Dalton si è ritrovato nuovamente ad essere il QB titolare a Chicago, ma se le sue prestazioni dovessero continuare ad essere come quella di domenica contro i Cardinals, le sue possibilità di avere un futuro nella lega potrebbero calare drasticamente.
Il quarterback ex Bengals ha chiuso la partita con 229 yard lanciate, 2 TD ma soprattutto 4 INT, due dei quali arrivati nei primi due drive offensivi dei Bears, con i Cardinals che non hanno sprecato l’occasione e si sono portati sul 14-0 con il primo quarto non ancora finito.
Dalton ed i Bears hanno provato a risollevarsi ma i due INT arrivati nel quarto quarto hanno definitivamente affossato le speranze dei tifosi di Chicago che si ritrovano ora con un record di 4-8 e con le possibilità di andare ai playoff ridotte quasi allo zero.

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Taysom Hill, New Orleans Saints
19/41 – 264 yard – 2 TD – 4 INT – 101 yard run

Se si guarda nella sua totalità la prestazione di Taysom Hill potrebbe non essere da flop, soprattutto considerando le 365 yard totali guadagnate dal QB tuttofare dei Saints, ma i 4 INT lanciati sono probabilmente una delle maggiori cause della sconfitta di NOLA contro i Cowboys.
Hill, che negli ultimi giorni ha firmato un nuovo contratto con i Saints, deve dimostrare di essere molto meglio rispetto a quanto visto giovedì scorso, soprattutto nella lettura del gioco e nelle decisioni che prende, cosa che può migliorare solamente giocando continuamente come quarterback; giovedì però Hill ha dimostrato come mai fino. questo momento nessuno in NFL gli ha dato fiducia come QB titolare, dimostrandosi molto più a proprio agio con la palla in mano in azioni di corsa che quando chiamato a lanciare.

Teddy Bridgewater, Minnesota Vikings
22/40 – 257 yard – 1 TD – 2 INT

I Chiefs domenica hanno ottenuto la quinta vittoria consecutiva, e l’ultima vittima in ordine temporale sono i Denver Broncos di Teddy Bridgewater: il quarterback ex Vikings gioca una brutta partita, segnando una sola partita e non riuscendo mai a mettere in discussione il risultato della partita.
I due INT, arrivati a cavallo fra 3° e 4° quarto sono stati ikl colpo definitivo per i Broncos, soprattutto il secondo, che è diventato il pick six del momentaneo 22-3, con l’unico TD di Bridgewater arrivato con poco più di 5 minuti sul cronometro e quasi in garage time.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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