Diggs prende tutto (Carolina Panthers vs Dallas Cowboys 28-36)

Le corse di Zeke Elliott e due intercetti di Trevon Diggs interrompono la “striscia” di vittorie dei Panthers.

Cronaca

La partita inizia con un “Three & Out” a testa delle due squadre ancora fredde, ma si accende subito al secondo possesso dei Cowboys quasi completamente affidato alle portate di Elliott che va anche a concludere con una corsa dalla linea di 1 yard. I Panthers reagiscono subito con un buon drive di Sam Darnold che, assente per infortunio McCaffrey, si affida alle portate del rookie Chuba Hubbard e ai pass per D.J Moore per poi passare la linea di meta dalla linea della yard. Palla di nuovo ai Cowboys con Dak Prescott che stavolta predilige il gioco aereo, ma ottiene il maggior guadagno con una sua portata per 21 yard. Sarà poi un pass di 18 yard per Blake Jarwin a chiudere il drive in end zone. Il tentativo di trasformazione da due punti fallisce e si va sul 13-7.
Darnold non ci sta e di nuovo replica con una corsa personale di 11 yard al termine di un lungo drive in cui alterna corse e passaggi. Con il calcio addizionale di Zane Gonzales si va sul 14-13 e fino al riposo assistiamo a possessi in cui le difese hanno la meglio sugli attacchi.

Il terzo periodo vede subito un “Big play” di D.J.Moore che, ricevuto un pass corto da Darnold, si invola per un guadagno di quasi quaranta yard. Il drive però si conclude, dopo un paio di incompleti, con un tentativo di field goal da 54 yard che Gonzalez manda alla sinistra dei pali. Subito dopo Dallas torna avanti con un gran TD pass di 35 yard di Prescott per Amari Cooper dopo che le corse di Elliott hanno portato Dallas nel territorio avversario. I Panthers accusano il colpo e non vanno oltre il punt che riconsegna l’ovale a Prescott che in quattro giochi manda in TD Dalton Schultz dopo che Zeke Elliott ha fatto il suo capolavoro con una corsa di 47 yard che aveva portato i Cowboys sulle 6yds di Carolina. Si va sul 26-14 dopo un PT da 2 punti fallito. Prima della chiusura del terzo periodo, Darnold, costretto ad inseguire, si fa intercettare per due volte da Trevon Diggs permettendo a Dallas di segnare prima un TD con un pass per Ced Wilson e poi con un field goal da 37 yard di Greg Zuerlein.
Sul 36-14 a Dallas all’inizio del quarto periodo Dallas si mette in modalità “controllo”, ma deve subire la reazione orgogliosa dei Panthers che vanno a segno con due ricezioni del solito D.J.Moore che fissano il punteggio finale sul 36-28.

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Commento

All’AT&T di Dallas si sono affrontate due tra le formazioni più in forma del campionato ed entrambe, anche gli sconfitti, hanno confermato quanto di buono avevano mostrato nelle uscite precedenti.

Carolina esce sconfitta soprattutto per il terribile terzo periodo che ha orientato la partita a favore di Dallas, ma ha comunque confermato di avere le carte in regola per aspirare ad un posto in post-season, nonostante militi in una division di ferro.
Una nota positiva è venuta dal RB rookie Chuba Hubbard, che con 57 yard in 13 portate ha rimediato, almeno in parte, alla grave assenza di Christian McCaffrey. Buona anche la prova di Sam Darnold, con 301 yard guadagnate e due TD pass oltre ai due TD segnati, ma soprattutto una dimostrazione di sicurezza acquisita rispetto alla stagione precedente. Peccato per i due intercetti che hanno sporcato la sua statistica ma, soprattutto, hanno permesso a Dallas di acquisire il vantaggio decisivo. Una menzione speciale, però, si merita D.J.Moore che, con 113 yard guadagnate con otto ricezioni, ha contribuito in modo importante alle buone performance del suo QB. La difesa invece, che nelle prime tre partite era stata un punto di forza, è stata abbastanza deludente, soprattutto contro le corse, dove ha concesso al trio Elliott, Pollard, Prescott ben 245 yard, molte di più delle 135 concesse complessivamente nelle tre uscite precedenti. Da questo confronto appare evidente che la causa della cattiva prestazione della difesa di Carolina sia da attribuire soprattutto all’ottima prestazione del gioco di corsa di Dallas.
I prossimi impegni casalinghi contro gli Eagles e i Vikings chiariranno meglio quali possono essere le ambizioni della compagine di Ruhle, ma l’orgogliosa reazione di Darnold e compagni che ha generato i due TD del quarto periodo rappresenta un segnale positivo.

E veniamo ai Dallas Cowboys, che rispetto alla terribile stagione 2020/21, appare una squadra completamente diversa. Dak Prescott ha gestito al meglio il proprio attacco privilegiando il gioco di corsa, ormai diventato un’arma letale grazie al ritorno di Zeke Elliott dall’inferno della stagione precedente, ma anche da Tony Pollard. I due stanno giocando ad altissimo livello. Contro i Panthers hanno accumulato rispettivamente 143 yard Elliott e 67 Pollard, a dimostrazione che i risultati delle partite precedenti non erano frutto del caso, ma anche dell’ottimo lavoro della OL che ieri ha aperto delle autostrade soprattutto alle corse centrali. Nonostante abbia utilizzato meno del solito, 14 completi su 22 tentativi e “solo” 188 yard, il gioco aereo, Prescott ha messo a segno ben quattro TD pass a dimostrazione di una oculata gestione dei giochi da parte del coaching staff e della sua capacità di applicarli al meglio.
Poi, nel quarto periodo, quando Darnold ha tentato la difficile rimonta, ha gestito in modo da non dare mai l’impressione che la vittoria fosse in pericolo. Insomma, il Dak Prescott che nei primi anni di carriera professionistica prometteva un futuro da grande regista, sta mantenendo le promesse.
Alla fine, in una partita in cui gli attacchi si sono superati, la differenza l’hanno fatta le difese: se quella dei Panthers è stata sotto tono, quella dei Cowboys è risultata decisiva non solo per i due intercetti di Trevon Diggs, ormai uno specialista del ramo, ma anche per incursioni nel backfield avversario che hanno inflitto sack e perdite di terreno e nelle quali si sono particolarmente distinti Micah Parsons e Randy Gregory. Siamo ancora all’inizio, ma con queste premesse, e confidando che i Dallas Cowboys abbiano pagato il suo contributo alla sfortuna nella stagione scorsa, possiamo pensare, cito un mio amico loro grande tifoso, che si stia finalmente vedendo la luce alla fine del tunnel.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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