NFL Preview 2017: Dallas Cowboys

Dopo un 2016 in cui sono stati la rivelazione della NFL, chiudendo con un record di 13-3 nonostante la presenza di un rookie nel ruolo di quarterback e di uno nel ruolo di runner, i Dallas Cowboys tenteranno di ripetersi in questo 2017, ma ottenere il secondo titolo consecutivo della NFC East sarà impresa tutt’altro che agevole, vuoi perché il resto della division si è rinforzato, vuoi perché per la coppia Prescott-Elliott non ci sarà più l’effetto sorpresa, vuoi perché la squadra ha perso un bel gruppo di giocatori magari non fenomenali, ma di sicuro rendimento.

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OFFENSE

Nessuno, neppure il più sfegatato tifoso dei Cowboys, poteva prevedere la stagione super di Dak Prescott nel 2016. Scelto al quarto giro per far da riserva al titolarissimo Romo, il regista da Mississippi State è stato chiamato in causa dopo l’ennesimo infortunio alla schiena in pre-season del numero 9 e non ha più mollato il posto da titolare, chiudendo la stagione con un rating di 104,9, record per un regista esordiente, più il titolo di rookie of the year.

Ed è inutile nasconderlo, dalle prestazioni di Prescott dipenderanno molte delle fortune dei Cowboys. I suoi detrattori sostengono che il suo rendimento stellare sia dovuto in buona parte all’essere arrivato in una situazione ideale con una linea fortissima, un runner eccellente ed un gruppo di ricevitori di sicuro affidamento. In effetti a livello di yards sul gioco aereo, l’anno scorso Dallas non ha brillato (ventitreesima su trentadue team con una media di quasi 270 yards per partita) però è anche vero che spesso, grazie al rushing game, gli uomini con la stella sul casco non hanno avuto bisogno di spingere sull’acceleratore per via aerea, e comunque Prescott ha lanciato 23 touchdown e appena 4 intercetti.

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rookie

Il ruolo di running back è naturalmente saldamente fra le mani di Ezekiel Elliott, fresco vincitore del titolo di leading rusher della NFL con 1631 yards corse. La linea offensiva sarà probabilmente meno dominante rispetto al 2016, ma questo non dovrebbe rallentare un Elliott che con la cessione di Lance Dunbar potrebbe essere sfruttato maggiormente anche come ricevitore fuori dal backfield. Riserve di Elliott saranno Darren McFadden e Alfred Morris, running back esperti in grado, soprattutto il primo, di reggere il peso del rushing game in caso di necessità.          

Il gruppo di receiver sarà ancora una volta guidato da Dez Bryant, che dopo un 2015 costellato dagli infortuni, ha vissuto un buon 2016 chiuso con 50 ricezioni per 796 yards e 8 mete pur avendo dovuto saltare tre gare. “Opposto” al fuoriclasse da Oklahoma State c’è Terrance Williams, atleta non in grado di essere il motore trainante di un attacco ma ottimo complemento per Bryant, mentre lo slot receiver è quel Cole Beasley che è stato una delle rivelazioni dell’ultimo torneo con le sue 75 ricezioni per 883 yards, entrambi record di franchigia per il 2016.

Tight end titolare sarà ancora quel  Jason Witten che onestamente non è più il giocatore formidabile di qualche stagione or sono,  ma che resta una presenza preziosa soprattutto come valvola di sicurezza per Prescott. Alle sue spalle ci sono James Hanna e Geoff Swaim, soprattutto due bloccatori, anche se il secondo nelle dieci gare giocate prima che un infortunio al muscolo pettorale lo bloccasse per la stagione, aveva fatto vedere buone cose anche in fase di ricezione. 

Si diceva della linea offensiva che dopo essere stata per anni fra le migliori della NFL, stavolta sembra aver perso qualche colpo. Il centro Frederick, la guardia Martin ed il tackle Tyron Smith restano assolutamente nell’elite della Lega ma l’inaspettato ritiro di Free e l’addio di Leary hanno lasciato due buchi che i Cowboys  sembrano non poter coprire facilmente. Tackle a destra giocherà quel La’el Collins che come guardia non ha finora brillato, mentre guardia sinistra dovrebbe giocare Chaz Green,  atleta che in due anni di NFL ha disputato appena 4 gare, due delle quali da titolare, causa acciacchi vari. Al ruolo di guardia sinistra in realtà potrebbe puntare anche quel Jonathan Cooper che dopo essere stato prima scelta di Arizona nel 2013 ha ampiamente deluso, oltre ad essere stato spesso infortunato, sia con i Cardinals, che nelle tappe successive con New England e Cleveland. 

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DEFENSE

Con l’annata monstre del duo Prescott-Elliott è passato largamente in secondo piano il rendimento di una difesa che contro il rushing game è stata addirittura la migliore del torneo. Grande merito va al coach veteranissimo Marinelli, che pur con una linea in cui non erano presenti nomi “di grido” ha messo insieme un sistema molto aggressivo fatto di incroci e di slant dei suoi linemen che spesso hanno mandato in confusione le linee offensive avversarie.

Il quartetto titolare per il 2017 almeno ad inizio stagione, dovrebbe prevedere Maliek Collins ed il neo-acquisto Paea come tackle e Tyrone Crawford e DeMarcus Lawrence come end. Sia Crawford che Lawrence hanno deluso nel 2016 a livello di pass rush, ed è possibile che Crawford possa addirittura tornare a giocare all’interno, il che darebbe ai Cowboys una rotazione di tackle molto interessante, con appunto Crawford, Paea, Collins e Cedric Thornton. Per aiutare l’asfittica pass rush dei texani è stato scelto al primo giro Taco Charlton, giocatore molto interessante anche se non certamente una “macchina da sack” stile DeMarcus Ware.

sean lee

Nella rotazione degli end è da segnalare anche la presenza di quel David Irving che dopo aver fatto faville in pochi snap lo scorso anno, in questo 2017 dovrà guardare il primo mese di gare dalla tribuna essendo stato squalificato dalla NFL per uso di sostanze proibite. Altro atleta tutto da scoprire è Charles Tapper che dopo essere stato quarta scelta nel 2016 ha passato nella injured reserve tutta la sua stagione da rookie. E, a proposito di oggetti misteriosi, una delle incognite più grosse per la formazione di coach Garrett è costituita da Jaylon Smith, linebacker che dopo un grave infortunio nell’ultimo match “universitario” è stato costretto a saltare l’intera stagione 2016 ed ora spera di fare finalmente il suo esordio in NFL.

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Il pacchetto di linebacker comprende il formidabile Sean Lee, il principale motivo per cui la difesa di Dallas è stata la migliore nel 2016 conto la corsa, ed il versatile Hitchens che ad oggi sarebbe il middle linebacker titolare. Dovesse Smith esordire finalmente in NFL, i Cowboys potrebbero spostare Hitchens nel ruolo di strongside outside linebacker, anche perché il titolare a oggi è quel Damien Wilson che alcune settimane fa è stato arrestato per aver minacciato con un arma due persone in un parcheggio.

Già non fortissimo nel 2016, il reparto dei defensive backs è stato decimato durante questa offseason, con le contemporanee partenza delle safety Barry Church e JJ Wilcox e dei cornerback Brandon Carr e Morris Clayborne. Intendiamoci, nessuno atleta di questo quartetto è giocatore imprescindibile ma, soprattutto Church non sarà facile da sostituire, sia per la leadeship, sia per il sesto senso per la palla sia perché la safety era anche una componente importante degli special teams.

Per ovviare a queste assenze, Dallas ha selezionato al secondo giro il cornerback Chidobe Awuzie e al terzo il compagno di reparto Jourdan Lewis mentre da Philadelphia è arrivato Nolan Carroll. Probabilmente nel lungo periodo sia Awuzie che Lewis riusciranno a dare il loro contributo in difesa ma sicuramente il processo non sarà immediato, ed allora ecco che il secondario dei Cowboys è il vero punto interrogativo del team texano, con il solo Byron Jones sicuro del posto da titolare come free safety. Il resto del secondario almeno in avvio di stagione, dovrebbe essere composto dai cornerback Anthony Brown e Carroll e dalla safety Heath, in attesa appunto di vedere cosa potranno fare i due rookie.  

COACHING STAFF

Dopo tre anni anonimi, seguiti da uno ottimo e uno disastroso, Jason Garrett e il suo staff hanno compiuto un vero capolavoro, portando Dallas ad un record di 13-3, record di vittorie di franchigia in una stagione eguagliato, pur avendo due rookie come quarterback e running back.

L’attacco dovrebbe continuare a girare alla grande, sotto le cure di Scott Linehan, che in questi tre anni a Dallas ha confermato quanto di buono aveva fatto in quel di Detroit. La difesa sarà affidata ancora a Rod Marinelli; l’ex marine ha lavorato egregiamente soprattutto con una linea difensiva priva di una vera stella ed ha portato il suo gruppo ad essere il migliore della Lega contro le corse. La sfida per quest’anno sarà la crescita di un secondario giovanissimo che dovrebbe rappresentare il futuro per i texani ma che in questo 2017 potrebbe riservare più di un “dolore” ai tifosi blu-argento.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

L’attacco dovrebbe muovere palla a piacimento anche quest’anno, ma la grossa incognita, più ancora dello scorso anno, è la difesa, con coach Marinelli chiamato ad un nuovo miracolo. Se gli riuscirà il titolo della NFC East resterà in Texas e a gennaio i Cowboys saranno fra i protagonisti, altrimenti la post season non dovrebbe essere in discussione, ma come già nel 2016, il cammino nei playoff degli uomini di Garrett sarà di breve durata.  

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