Semplicemente più forti (Kansas City Chiefs vs Baltimore Ravens 34-20)

Il Monday Night era stato preparato ad hoc dalla NFL. Lamar Jackson e i suoi Ravens contro Patrick Mahomes e i Kansas City Chiefs. I due giovanissimi MVP (2018 e 2019 n.d.r) della lega uno contro l’altro, il campione NFL contro il suo rivale più accreditato. Il 34-20 finale può non sembrare un risultato pesante, ma di certo non racconta di come i Chiefs siano stati capaci di dominare una squadra che veniva da 14 vittorie di fila in Regular Season. Baltimore ha ancora parecchia strada da fare per poter arrivare a sfidare i Chiefs per il trono della Lega.

Mahomes senza paura

La difesa dei Ravens è stata capace di mettere in difficoltà quasi tutti i quarterback della NFL, con il suo stile aggressivo e rivolto al blitz, ma contro Mahomes, molto semplicemente, questa tattica non ha alcun effetto. Il 15 di Kansas City non batte ciglio di fronte alla pressione avversaria e ne approfitta per colpire ogni buco della copertura avversaria, scegliendo con precisione micidiale il miglior mismatch per il suo attacco. Le cifre di fine partita sono evidenti di come Mahomes sia stato capace di annullare completamente la difesa allenata da coach Wink Martindale: 31/42 per 385 yard, 4 touchdown e 0 intercetti. La frase di Calais Campbell a fine partita sintetizza bene il dominio di Mahomes sulla NFL: “non hanno dato mezzo miliardo di dollari a questo ragazzo per niente”.

Baltimore non sa inseguire?

In tutta la breve e folgorante carriera di Lamar Jackson (15/28 per 97 yard, 1 TD, più 9 portate per 83 yard) in maglia Ravens, la sua squadra è sempre stata abituata a condurre le operazioni, portandosi velocemente in vantaggio e gestendo con grande perizia il cronometro. Prima di lunedì, i Ravens venivano da 11 partite consecutive in cui erano in vantaggio all’half-time. Quando si trovano indietro nel punteggio (leggasi Divisional contro i Titans negli scorsi playoff) non riescono mai ad effettuare un comeback (sono 0-5 quando sotto a metà partita nell’era Jackson), ma non sono così lontani dal riuscirci.

Pubblicità

I Ravens sono arrivati ad un drop di Mark Andrews da andare in touchdown per due drive consecutivi, il che avrebbe pareggiato la partita. I Chiefs sono ancora la squadra da battere (e decisamente la kryptonite di Lamar, contro i quali è 0-3), ma Baltimore è un team che può imparare da questa lezione.

Outcoched

Più dei singoli giocatori, il fattore principale che ha portato Kansas City alla vittoria è stata la capacità di Andy Reid di annullare completamente il coaching staff dei Ravens. Ogni mossa studiato da John Harbaugh è stata ribaltata dal corso degli eventi in gara. L’attacco dei Ravens è stato soffocato da una difesa aggressiva e attenta, che ha spento sul nascere le tracce dei ricevitori e ha fatto collassare la tasca più volte. Jackson non ha giocato così male come molti analisti vogliono far credere, ma più correttamente, è stato isolato e obbligato a risolvere da solo l’inerzia del suo reparto, il che riduce di moltissimo l’imprevedibilità del suo gioco. Proprio questo è stato l’errore maggiore del coaching staff di Baltimore, che avrebbe dovuto continuare con il suo stile di gioco offensivo basato sul running game e, solo in ultima battuta, affidarsi al talento del proprio quarterback.

Highlights per il football

Il match tra Ravens e Chiefs è stato un ottimo spot per il football. La partita è stata un piacere per gli occhi, con giocate di pregevole fattura regalateci dal 15 in maglia bianca. Il suo arsenale di passaggi è incredibile, è capace di connettere in qualunque modo con i suoi ricevitori, mostrandoci una varietà di giocate impressionante. Anche Jackson è sempre un piacere da veder giocare, con i suoi movimenti elusivi che fanno ammattire i difensori. Aggiungiamoci anche un bel ritorno da 93 yard di David Duvernay per i Ravens e abbiamo avuto una partita in cui non è mancato assolutamente nulla per esaltare i tifosi.

Merchandising Merchandising

Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.