Carr a scuola da Rodgers (Oakland Raiders vs Green Bay Packers 24-42)

Nel 2014 il QB dei Raiders Derek Carr, allora rookie, era stato soprannominato baby A-Rod dal WR James Jones, che era arrivato ad Oakland dopo anni passati a Green Bay a ricevere i precisi e potenti passaggi di Aaron Rodgers. Per un paio d’anni il paragone tra il QB dei Raiders ed il futuro Hall of Famer è stato una costante sulla stampa americana… Carr era in ascesa e gli exploit della stagione 2016 e la propensione al comeback lo avevano proiettato nella top 10 NFL.

Tante cose sono cambiate da allora… Carr, dopo l’infortunio subito contro i Colts alla fine del 2016, non ha più ritrovato la sicurezza e l’efficacia che lo aveva contraddistinto nei primi anni della sua carriera e nonostante le statistiche lo vedano primo in NFL per percentuale di completi (74.1%) è ben lontano dall’essere il QB pericoloso e bello da guardare che aveva mostrato di poter diventare.
Rodgers, d’altro canto, nonostante i tanti gravi infortuni subiti è sempre tornato in campo sicuro di sé e pronto a sezionare con chirurgica precisione le difese avversarie.

Data questa premessa potremmo forse essere portati a credere che il 42-24 finale a favore di Green Bay sia stato frutto di un attacco spumeggiante della squadra di casa che ha surclassato uno spuntato attacco ospite, ma non è proprio così.
Jon Gruden ha preparato molto bene la partita, e nonostante le pesanti assenze ha messo il suo attacco nelle condizioni di far male alla discreta difesa dei Packers. Carr e compagni hanno costruito drive interessanti, e si sono portati nella red zone avversaria in ben 6 occasioni.

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Quello che hanno ottenuto i Silver & Black in queste occasioni è però quello che conta veramente alla fine. La squadra di Oakland ha commesso tanti errori: un fumble sulle due yard avversarie, si è fatta fermare senza guadagno su un quarto e goal da una yard dalla end zone e si è fatta intercettare.
Pur non avendo giocato affatto male, Carr è pesantemente responsabile per il risultato finale, visto che le sue scelte poco oculate hanno portato a due turnover. Il fumble, ai tifosi nero-argento, ha riportato alla mente una sconfitta di due anni fa contro i Dallas Cowboys. In quella occasione, così come contro Green Bay, Carr in scramble si era disteso in tuffo verso il piloncino tenendo la palla con una mano sola, commettendo un fumble che si era trasformato in touchback. Errare è umano, ma perseverare è diabolico… soprattutto se il rischio, che poteva benissimo essere evitato vista la situazione, ha cambiato il momentum della partita.

Derek Carr e il (secondo) touchback su fumble

I Raiders sarebbero potuti andare a riposo in vantaggio 17-14, ed invece hanno permesso a Rodgers di guidare un vincente two-minute drive e di accrescere il vantaggio di Green Bay a 21-10 prima dell’intervallo.

Rodgers… stavamo parlando di questo splendido giocatore in apertura. Il QB di Green Bay ha lanciato ben 5 TD pass ed ha corso per un altro TD, mostrando al suo discepolo come può fare la differenza un grande QB.

Certamente la difesa dei Raiders ha dato un prezioso contributo alla causa di Green Bay, concedendo tanti, troppi big play. I giocatori dei Packers erano spesso soli e, quando marcati, potevano sfruttare gli errori nel tackle da parte dei difensori ospiti. Come al solito è mancata poi la pressione sul QB, ormai quasi una costante ad Oakland se si escludono poche eccezioni.
Vista l’assenza del suo miglior WR (Devante Adams), Rodgers ha sfruttato tutte le armi che aveva nel suo arsenale, distribuendo palla a ben otto ricevitori diversi.

Quello che poteva diventare uno spettacolo pirotecnico, con segnature ad ogni drive da parte di entrambe e squadre, si è trasformato presto in uno spettacolo a senso unico. Oakland però può partire dalle cose positive che ha fatto vedere: la strategia ben studiata da Gruden, le corse dello splendido rookie Josh Jacobs (21 x 124 yard) e le ricezioni del sempre più sorprendente TE Darren Waller (7 x 126 yard).
Oakland dovrà fare qualche considerazione per sistemare le mancanze in difesa, e il terreno sotto ai piedi del defensive coordinator Paul Guenther inizia davvero a scottare.

Green Bay guida la NFC North con un record di 6-1 ed i Raiders inseguono con il loro 3-3 i Chiefs, leader della AFC West.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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Un Commento

  1. Anche Conley c’ha messo del suo (e tanto),forse perchè già sapeva della trade con Houston ?

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