[NFL] Week 4: Che cuore Bears! (Minnesota Vikings – Chicago Bears 6-16)

Nuvole basse sulla città del vento. Nella domenica in cui tutto doveva andare storto e anche l’allineamento dei pianeti si mette contro i Bears, il cuore degli orsi dimostra ancora una volta di essere più forte.
I Vikings arrivano al Soldier Field forti della vittoria su Oakland e cercano di agguantare i Packers sconfitti in casa dagli Eagles.

Akiem Hicks non c’è e Roquan Smith salta la partita per motivi personali: due pedine fondamentali nella difesa Bears mancano dunque all’appuntamento con la già decisiva sfida in chiave division. Entrambi i team hanno perso una sfida ed entrambi i team hanno perso contro Green Bay, di base chi perde questa ha uno svantaggio importante nella NFC North. Al forfait dei difensori si aggiungono le assenze di Taylor Turbo Gabriel, che dopo i 3 TD di Washington è fuori per concussion protocol, e quella di Mitchel Trubisky che lascia il campo dopo pochi secondi per una caduta che lo colpisce alla spalla sinistra.

Dentro Chase Daniel, touchdown Bears! 

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Il backup QB parte deciso e lancia subito un TD pass per il ritrovato Tarik Cohen che entra in end-zone per la prima volta in stagione sfrecciando lateralmente nella braccia aperta alla formazione vichinga. Kirk Cousins inizia la sua partita dopo diversi minuti perchè il shot clock management di Matt Nagy è lungo e deteriorante. Forse senza ritmo, forse spaventato (più probabile), “Mr. 20 milioni” va subito a terra sotto il colpo di Roy Robertson-Harris (1.5 sack), e la sua giornata avrà sempre lo stesso epilogo: il QB viola (27/36 233 Yds, 0 TD) verrà assalito di continuo dalla travolgente difesa Bears che con 6 sack renderà il pomeriggio di Cousins da incubo.
L’attacco di Minnesota è alle strette, ma prima di un punt dalla proprio end-zone la sciocchezza di un litigioso Eddie Jackson regala 15 yard e il 1° down agli ospiti che, approfittando delle molteplici penalità a favore, si ritrovano vicini alla zona rossa in un attimo; Diggs riceve e Princa Amukamara colpisce con un pugno il pallone provocando un fumble sul più bello. Azione degna del miglior Charles Tillman perchè nella Windy City, quel pugno lo conosciamo bene.
Diggs che non aveva mai perso un possesso in qualche anno, si ritrova ad inizio stagione con già 2 fumble, mentre l’altra freccia vichinga Adam Thielen, si inchioda sugli scudi della secondaria Bears che lo limita a 6 yard nell’intera sfida.

La forza dei vichinghi in ricezione ha pochi rivali nella NFL, ma i defensive back di Chicago sono preparati; chi invece doveva essere il protagonista indiscusso dopo le prestazioni sfavillanti delle prime tre settimane, è il possente Delvin Cook, che però verrà letteralmente cancellato dal campo. Vero, un touchdown a pochi minuti dalla fine quando gli elmi vichinghi erano ormai stati lanciati contro i televisori nelle case di Minneapolis Cook lo ha fatto, ma 35 yard su corsa la dicono lunga anche sulla domenica del running back che si trova difronte ad un muro invalicabile: passare attraverso la difesa dei Chicago Bears è peggio di entrare nel mercato dei Berberi di Marrakech. 
Il field goal di Eddy “Dinero” manda le squadre all’intervallo sul 10-0 per i padroni di casa.

Non c’è nemmeno il tempo di rientrare in campo che The King of the North Khalil Mack manda KO Cousins. Il MackAttack colpisce con un sack folgorante e forza un fumble recuperato dalla difesa; Mack ha 4 fumble forzati in altrettante partite e sente profumo di “miglior difensore del mese”. L’attacco non capitalizza, ma non manda nemmeno tutto per aria. Dalle 38 yard i 3 punti di Pineiro mettono il risultato sul 13-0.
Cousins riparte e si ritrova l’incursione di Mack che lo travolge, questa volta con l’aiuto di Robertson-Harris per una combo sack che non vorresti mai subire nella vita. Il giovane ricevitore Bears Wims si fa trovare pronto alla sua prima vera sfida e con una big play mette Chicago in condizione di calciare per il 16-0.
Nell’ultima fase di gioco Cousins subisce un altro fumble che lo porta ad un “3rd & forever” (così raccontato dai cronisti), ai tifosi di Minnesota resta il tempo per vedere un touchdown del malcapitato Cook prima che le vele delle navi vichinghe affondino nelle acque del lago Michigan sbagliando la conversione da 2 punti. Amukamara perfetto anche in questa circostanza.

I Vikings degli ultimi tempi sono un team che come di consueto fa la voce grossa con quelli più piccoli, ma quando si tratta di vincere contro quelli forti svaniscono nel nulla. Per il resto Kirk Cousins ha il suo stipendione garantito e Mike Zimmer, uscendo dal Soldier Field, ha sempre la stessa espressione.

I Bears sono l’unico team della quantomai complicata NFC North che vince in week 4 perchè anche i Lions cedono terreno dopo una grande prova a Detroit contro i Chiefs. Per Chicago terza vittoria consecutiva prima della trasferta londinese di domenica 6 ottobre contro i Raiders. Per i tifosi (non solo Bears) che andranno a Londra il prossimo weekend, Chicago Bears Italia ha organizzato un meeting con le rappresentative Bears UK e tedesche, per informazioni contattate la pagina Facebook.

Bene l’attacco con Daniel che controlla il match, benissimo la difesa che non concede nulla, ancora meglio lo special team degli amici Chris Tabor e Brock Olivo che al Venom Camp di Varese ci avevano fatto capire che quest’anno avrebbero davvero fatto sul serio. Allo special team vanno le migliori lodi della domenica perchè un lavoro di fino così va riconosciuto per qualità e impegno. Encomiabile.

Alex-Cavatton

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