Uno sguardo al 2017: Tennessee Titans

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2017 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei Tennessee Titans.

COME DOVEVA ANDARE…

Meglio, molto meglio rispetto alle cinque vittorie tra il 2014 e il 2015, con un possibile passo avanti anche in confronto al pur positivo 9-7, senza playoff annessi, del 2016. I Titans, più di ogni altra cosa, volevano festeggiare il ritorno in postseason, che mancava dai tempi di Jeff Fisher come head coach, otto stagioni prima. La crescita di Marcus Mariota avrebbe dovuto accompagnare la squadra in questo percorso, con l’aiuto di un rinforzato reparto offensivo e di un’ottima difesa.

…E COME E’ ANDATA

Una particolare evoluzione non si è vista, anzi, probabilmente Tennessee ha fatto un passo indietro rispetto alla scorsa stagione. Una serie di fortunosi incastri e un record pressoché perfetto (5-1) contro le avversarie divisionali in AFC South, però, ha consentito agli uomini di Mike Mularkey di centrare l’obiettivo playoff. Mariota, deludente per ampi tratti della regular season e con appena 13 touchdown pass a fronte di 15 intercetti, si è ritrovato proprio in postseason, con una prestazione da fenomeno contro i Chiefs, che è valsa il Divisional Round contro i Patriots. Lì, il sogno ha avuto fine, ma la sensazione è che i Titans abbiano raccolto anche più di ciò che meritassero.

COSA HA FUNZIONATO…

Mariota, come detto, ha funzionato a corrente alternata, pur aggiungendo 312 yard e 5 touchdown su corsa. Le 1.833 rushing yard totali hanno tenuto alto il ritmo in attacco, soprattutto grazie all’estro e alla potenza di Derrick Henry, consacratosi a quota 744 yard e 5 touchdown. Delanie Walker ha fatto più del possibile tra i ricevitori, chiudendo una splendida annata a ridosso delle 1.000 yard (807) e con ricezioni spesso decisive nell’economia del match. In difesa, su tutti, ha spiccato la luce di Kevin Byard, letteralmente stratosferico con 16 pass deflected e 8 intercetti, leader nella Lega. Fondamentale Wesley Woodyard (124 tackle e 5 sack), così come l’accoppiata composta da Jurrell Casey e Brian Orakpo.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

E’ mancato, prima di tutto, un wide receiver che potesse avvicinare il migliaio di yard. La quinta scelta assoluta dello scorso Draft, Corey Davis, fatta eccezione per il Divisional contro i Patriots, ha deluso in maniera assoluta, fermandosi a 375 yard senza touchdown in regular seasons. Rishard Matthews resta l’unica certezza nel reparto, mentre Eric Decker è sembrato in vistoso calo. DeMarco Murray ha praticamente dimezzato la straripante performance del primo anno ai Titans e le 659 yard evidenziano un clamoroso career low, cui ha fatto seguito l’assenza nei playoff per infortunio. La difesa, escludendo le disfatte contro Texans e Steelers, ha sempre tenuto egregiamente in partita Tennessee.

E ADESSO?

Mularkey è stato protagonista di un clamoroso cambio di marcia un anno fa, ma gli scarsi progressi visti nel 2017 hanno portato a un cambio ai posti di comando. E’ arrivato Mike Vrabel, tre volte campione al Super Bowl con i Patriots ed ex defensive coordinator dei Texans, con ampio successo. Tra free agency e Draft sono tante le situazioni da curare. Dalla linea offensiva alla secondaria, passando per un linebacker e un ricevitore, i Titans sono attesi a una splendida offseason per restare tra le grandi protagoniste. E, chissà, con il Mariota visto nei playoff, sognare ancor più in grande.