[NFL] Week 14: Full Charge (Washington Redskins vs Los Angeles Chargers 13-30)

I Los Angeles Chargers passeggiano sulle macerie dei derelitti Redskins ottenendo un’agevole vittoria. I Bolts confermano di essere una delle squadre più in forma del momento, estendendo la propria striscia di successi a quattro consecutivi. Il record di 7-6 rimane pari a quello dei Chiefs, attualmente al comando della Division. Sarà dunque decisivo lo scontro di settimana prossima tra le due squadre all’Arrowhead Stadium.

Washington (5-8) è matematicamente estromessa dalla caccia alla Wild Card. Le possibilità di centrare i play off erano estremamente esigue già alla vigilia del match. La superiorità schiacciante, in tutte le fasi di gioco, dei Chargers, le ha fatte naufragare definitivamente.

Comincia fortissimo l’attacco dei padroni di casa. Rivers fa tuonare subito il cannone con un primo lancio da 34 yard per Tyrell Williams. È solo l’inizio di un pomeriggio estenuante per le secondarie di Washington. Il possesso si conclude con un calcio di Coons dalle 33: 0-3. Vantaggio che raggiunge la doppia cifra entro la fine del primo quarto, grazie ad un Td di Henry. Il giovane tight end riceve in end zone lo 0 a 10, coronando un drive che lo aveva già visto protagonista, inizialmente, di una notevole ricezione da 20 yard su un 3rd and 9. L’attacco dei Redskins non ingrana, anzi, Cousins viene intercettato fortunosamente da Emanuel che riporta il pallone fino alle 23 di Washington. Il secondo calcio di Coons conclude il primo quarto sullo 0 a 13.

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Il secondo quarto inizia con una scossa da parte dei Redskins. Gruden decide di giocarsi un 4th and 2 sulle 37 avversarie. Rischio calcolato che paga: il Te Paul riceve per 15 yard e propizia la segnatura del compagno di reparto Davis. Rose fallisce l’extra point; il tabellone segna, quindi, 6 a 13. Tabellone che si deve aggiornare solo 11 secondi dopo. Tanto basta a Rivers, infatti, per innescare nuovamente Williams. Il Wr brucia Norman e si invola verso la end zone: 75 yard di ricezione e 6 a 20. Impressionante la prova del ricevitore al terzo anno da Western Oregon: 4 ricezioni per 132 yard (33 di media) e 1 Td. Sconcertante la facilità con cui lui ed Allen (6-111) hanno imperversato nel  backfield avversario, in maniera del tutto analoga a quanto fecero Thielen e Diggs in week 10. Prima dell’intervallo Coons arrotonda il vantaggio a 6-23.

I Chargers, fondamentalmente, archiviano la pratica già nella prima frazione di gioco. Sono addirittura 354 le yard  totalizzate dall’attacco di L.A. allo scadere dei primi due quarti. La corsa di Gordon per il Td del 6 a 30, a metà del terzo quarto, è il sigillo su di una gara che non aveva già più nulla da dire. In pieno garbage time, Clemens, subentrato a Rivers, regala a Breeland il primo pick six della carriera che delinea il 13-30 finale.

La pochezza offensiva di Washington si è scontrata con un reparto  organizzato quasi impeccabilmente da Gus Bradley. Pur con una prestazione incolore del formidabile tandem Bosa-Ingram (mezzo sack e 2 Qb hit per il secondo), Cousins non è mai riuscito ad entrare in ritmo, mettendo a referto solo 151 yard su passaggio. Il gioco di corse di Washington, già di per sé poco performante, è stato ulteriormente debilitato dall’infortunio del back up di Perine Marshall, che ha abbandonato il terreno di gioco nel primo quarto. Lo stesso Perine (17 portate per 45 yard, 2,6 di media) ha zoppicato in un paio di occasioni verso la side line, evidentemente non al meglio. Sugli scudi, dall’altra parte, il rookie Desmond King, autore di 10 placcaggi, 1 sack, 1 tackle for loss ed 1 passaggio deviato

Washington dovrà accontentarsi di concludere nel modo più decoroso possibile una stagione indubbiamente travagliata. Il numero esorbitante i infortuni ed i reiterati episodi di puro autolesionismo hanno caratterizzato il 2017 del team della capitale. Giunti a questo punto, per quanto fastidiosi, occorre compiere dei ragionamenti per preservare la salute precaria di alcuni  elementi imprescindibili come il Lt Trent Williams, che necessita da tempo di un intervento chirurgico al ginocchio. Pare si stia già lavorando per prolungare il contratto di Zach Brown, top placcatore della lega. Al di là della ormai cronica grana Cousins, che si ripresenterà inesorabilmente per la terza off season di fila, sono ben 20, infatti, i giocatori in scadenza a roster. Sarà una primavera impegnativa negli uffici di Landover.

Dopo essere partiti 0-4, i Chargers, lanciatissimi, hanno concrete chance di centrare l’obiettivo play off. Si tratterebbe della seconda volta nella storia, a seguito di un inizio così stentato. Il precedente, però, fa ben sperare, in quanto, i protagonisti di quella cavalcata furono proprio, nel 1992, gli allora San Diego Chargers. Molto dipenderà dall’esito dello scontro diretto contro i Chiefs della prossima settimana, nella bolgia dell’Arrowhead che si preannuncia ancora più infuocata del solito. Seguirà poi un’altra trasferta a New York, contro i Jets, e, per chiudere, l’ultima sfida divisionale in casa contro Oakland. Kansas City, invece, dovrà ospitare Miami e viaggiare a Denver. Inutile dire che, chi dovesse spuntarla sabato 16, avrebbe un vantaggio enorme.

Gli higlight della partita

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Lorenzo Contini

Ho una passione sconfinata per il football. Tifo Redskins e Hurricanes grazie al leggendario Sean Taylor, il mio idolo sportivo: gone but never forgotten.

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