[NFL] Week 9: Tutto, ma proprio tutto sulla nona giornata NFL

Con ben sei squadre ai box per la propria bye-week (Cardinals, Chiefs, Lions, Ravens, Seahawks e Texans), sono tredici le sfide che infiammano la nona giornata NFL. Tre delle quattro imbattute mantengono la propria marcia senza macchia, una crolla, ma di certo nessuna delle 26 squadre impegnate dà nulla per scontato. Partiamo!

Il Thursday Night per lunghi tratti è anche più noioso, se possibile. La partita dura, di fatto, un tempo. Un indiavolato Andy Dalton (21/27 per 234 yard e 3 TD pass) mette subito in chiaro quale sarà l’andazzo di giornata, lanciando Tyler Eifert per due volte in touchdown nella prima mezz’ora di gioco, ma Cleveland sembra poter rispondere colpo su colpo, prima con un field goal di Travis Coons da 27 yard, poi con l’unica pepita di giornata trovata da un pessimo Johnny Manziel (15/33 per 168 yard e 1 TD pass), in direzione di Duke Johnson.
Il terzo quarto regala scarse emozioni, mentre negli ultimi 15 minuti ci sono soltanto i padroni di casa in campo, come dimostrano le due segnature di Mohamed Sanu, palla alla mano per 25 yard, e nuovamente di Eifert, il quale sale a quota tre in giornata e 9 in stagione, massimo in NFL finora. Vincono agilmente i Bengals (8-0) per 31-10 sui Browns (2-7).

Di quattro che erano, dunque, ne restano tre ancora senza sconfitte e con otto vittorie già in tasca, come mai era successo nella storia NFL finora. Partiamo dai più sorprendenti sulla piazza, i Panthers, cui basta un primo tempo demoniaco per aver ragione dei Packers. Graham Gano sblocca il punteggio da 20 yard, ma un ottimo Aaron Rodgers (25/48 per 369 yard con 4 TD pass e 1 INT) rafforza la propria connection con l’omonimo Richard e porta avanti Green Bay al termine del primo quarto. Il secondo, però, diventa terreno di conquiste per Carolina: Cam Newton sigla, in una delle proprie 9 portate per 57 yard, il touchdown palla alla mano, prima di sfoderare le proprie abilità di giornata al lancio (15/30 per 297 yard con 3 TD pass e 1 INT) e lanciare Greg Olsen e Corey Brown nella end zone avversaria.
Dopo l’intervallo, un ottimo Randall Cobb (4 ricezioni per 99 yard e 1 TD) prova a riaprire la partita, ma Gano da 22 yard e soprattutto Newton, al terzo TD pass diretto verso Devin Funchess, sbattono la porta in faccia a Green Bay. La difesa di quest’ultima, però, inizia a contenere i danni, nonostante qualche ruggine di troppo tra Haha Clinton-Dix e Julius Peppers, e Rodgers scalda i propri terrificanti motori per regalare un paio di viaggi in end zone al devastante James Starks e, nuovamente, all’omonimo Richard. Gli ospiti tornano dunque a contatto e l’intercetto di Damarious Randall a Newton regala ai Packers (6-2) il drive del pareggio. Rodgers porta i suoi a ridosso della goal line, ma sul decisivo 4&Goal non vede, incredibilmente, Cobb smarcato e si fa intercettare dal fenomenale Thomas Davis (6 tackle, 1 sack, 1 INT). Vincono dunque i Panthers (8-0), al dodicesimo successo consecutivo in regular season, neanche a dirlo record di franchigia, per 37-29.

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Trovano la prima sconfitta stagionale, invece, i Broncos contro i Colts, vera e propria bestia nera per la squadra di Mile High City. I padroni di casa sfruttano le tante indecisioni nel primo tempo di un Peyton Manning deludente (21/36 per 281 yard con 2 TD pass e 2 INT) e cavalcano l’ottima vena del suo successore al Lucas Oil Stadium, Andrew Luck (21/36 per 252 yard e 2 TD pass). All’intervallo Indianapolis è avanti 17-7 grazie ai touchdown di Frank Gore e Jack Doyle, oltre al field goal di Adam Vinatieri, cui risponde, a tempo scaduto, soltanto parzialmente il fenomenale ritorno di Omar Bolden per 83 yard fino alla end zone avversaria.

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Nel terzo periodo Denver si risveglia, difensivamente grazie alle prestazioni spaventose di Danny Trevathan (19 tackle) e T.J. Ward (12 tackle) ed offensivamente grazie al touchdown su ricezione da 64 yard opera di Emmanuel Sanders. Ahmad Bradshaw saluta il suo rientro tra le fila dei padroni di casa con il touchdown che rimette avanti i suoi, ma un ottimo Owen Daniels (6 ricezioni per 102 yard e 1 TD) pareggia i conti su lancio di Manning, ripresosi nel frattempo. A decidere il match è un field goal di Vinatieri da 50 yard, prima che i Broncos (7-1) gettino gli ultimi minuti al vento senza combinare nulla di buono. Vincono i Colts (4-5) per 27-24 e si rialzano dal torpore.

Vincono molto più in scioltezza, invece, tanto i Patriots contro i Redskins quanto i Bengals contro i Browns. Ad aiutare New England contro la squadra della capitale sono i tanti errori di quest’ultima, soprattutto nei momenti iniziali del match. Washington, in oltre dieci minuti, mette insieme appena una (!) giocata offensiva, mentre i padroni di casa hanno già totalizzato due touchdown. Succede di tutto. Julian Edelman colpisce su lancio di uno stranamente ottimo Tom Brady (26/39 per 299 yard con 2 TD pass e 1 INT), poi Stephen Gostkowski sorprende tutti con un onside kick, recuperato splendidamente dai suoi. Edelman, però, spreca l’occasione con un fumble, recuperato dagli ospiti con Will Blackmon.
Un negativo Kirk Cousins (22/40 per 217 yard con 1 TD pass e 1 INT), comunque incolpevole nell’occasione, si fa intercettare dal sempre fantastico Logan Ryan e successivamente LaGarrette Blount corona una giornata perfetta (29 portate per 129 yard e 1 TD) con i punti del 14-0. Di qui in avanti la partita perde d’interesse, con Gostkowski e Dustin Hopkins che si scambiano field goal a segno, prima che nel quarto periodo dapprima Brandon Bolden e poi Jordan Reed viaggino in end zone per fissare il punteggio finale sul 27-10 per i Patriots (8-0) sui Redskins (3-5).

Tre sfide di giornata terminano all’overtime, tra cui anche la sentitissima battaglia tra Eagles e Cowboys. Fino al quarto periodo inoltrato è un botta e risposta a suon di touchdown. Matt Cassel gioca finalmente un’ottima partita (25/38 per 299 yard con 3 TD pass e 1 INT), trovando due fenomenali alleati in Cole Beasley e Dez Bryant, capaci di 14 ricezioni per la bellezza di 216 yard e 3 touchdown, di cui due del primo ed uno, allucinante per elevazione e potenza, del secondo. Agli ospiti, invece, dove non arriva un comunque discreto Sam Bradford (25/36 per 295 yard e 1 TD pass), pensano DeMarco Murray e Ryan Mathews, che combinano per 29 portate, 150 yard e 2 touchdown, oltre che una difesa straordinaria, guidata da Brandon Graham (7 tackle, 2 sack, 2 FF) e che ha in Jordan Hicks un uomo capace di riportare per 67 yard fino alla end zone avversaria l’unico intercetto di giornata a Cassel.
Terminata la sfuriata, magicamente le due squadre cominciano ad affidarsi ai kicker e, tanto Caleb Sturgis quanto Dan Bailey, centrano i pali due volte su altrettanti tentativi, con quest’ultimo che impatta il match allo scadere grazie all’aiuto del palo. È in overtime che Bradford dà il meglio di sé, lanciando per 41 yard uno stratosferico Jordan Matthews (9 ricezioni per 133 yard e 1 TD), verso il touchdown che decide la sfida. Vincono gli Eagles (4-4) per 33-27 sui Cowboys (2-6).

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I Titans avevano segnato, nelle ultime quattro partite messe insieme, la miseria di 36 punti. Contro i Saints, però, si scatena il rientrante Marcus Mariota (28/39 per 371 yard e 4 TD pass), primo rookie quarterback di sempre a mettere insieme due partite da 4 TD pass senza intercetti nella sua prima stagione in NFL, e ne arrivano la bellezza di 34, utili a portare a casa il match. Drew Brees gioca un’altra ottima partita (28/39 per 387 yard con 3 TD pass e 1 INT) e nel solo primo tempo è in grado di lanciare Josh Hill e Brandin Cooks in end zone, oltre che di mettere a segno un touchdown palla alla mano da 1 yard. C’è anche un pizzico di fortuna nella prestazione di Mariota, con un incredibile Delanie Walker (7 ricezioni per 95 yard e 2 TD) capace di raccogliere ben tre pass deflected nel match e di regalarsi un paio di viaggi in end zone, fondamentali per tenere i suoi in partita.
Michael Hoomanawanui porta New Orleans avanti nel quarto periodo, ma Tennessee non si perde d’animo e Justin Hunter, a pochi minuti dal termine, riporta gli ospiti a -2. Ci pensa il duo Mariota-Walker a siglare la conversione del pareggio, che manda la sfida in overtime, a seguito di un field goal sbagliato a testa da Ryan Succop e Kai Forbath. Il quarterback da Oregon non ha ancora finito di stupire e vince il match, trovando il lancio decisivo per Anthony Fasano ad inizio supplementare. I Titans (2-6) portano a casa il successo per 34-28 sui Saints (4-5).

Accesissima nelle battute iniziali, spentasi alla distanza è la sfida tra Vikings e Rams. Nel primo quarto Blair Walsh sblocca la sfida da 34 yard, prima che i migliori protagonisti offensivi delle due squadre, Adrian Peterson (29 portate per 125 yard e 1 TD) e Todd Gurley (24 portate per 89 yard e 1 TD), si scambino un touchdown a testa. La partita diventa poi il regno di Greg Zuerlein, capace di colpire da ben 61 yard prima, poi da 35 ed infine da 45 yard. Ci pensa il touchdown palla alla mano di Teddy Bridgewater, pressoché inguardabile al lancio (13/21 per 144 yard e 1 INT), a fermare l’emorragia e, grazie alla conversione da due punti dello stesso quarterback, a portare Minnesota avanti di tre lunghezze.
Chi penserà a lanciare la sfida in overtime? Ovviamente Zuerlein, da 53 yard. Nel supplementare la difesa dei padroni di casa, comandata da Chad Greenway e Linval Joseph, autori in totale di 20 tackle, tiene alla grandissima e consente all’attacco, timonato da Shaun Hill in seguito al colpo in testa ricevuto da Bridgewater, di portarsi in raggio da field goal. Walsh centra i pali da 40 yard e i Vikings (6-2) vincono per 21-18 sui Rams (4-4), impattando la vetta della NFC North.

Terrificante sfida offensiva tra Steelers e Raiders, decisasi all’ultimo possesso. I padroni di casa infliggono il massimo numero di yard in regular season di sempre ad Oakland (597), ma ne subiscono ben 440 e tengono i californiani in partita fino alla fine. Gli ospiti si affidano soltanto ai touchdown, guidati da uno straordinario Derek Carr (24/44 per 301 yard con 4 TD pass e 1 INT), ormai sempre più tra i migliori quarterback nella Lega e capace di lanciare in end zone due volte un fenomenale Michael Crabtree (7 ricezioni per 108 yard e 2 TD) ed una Amari Cooper e Clive Walford. I numeri di Cooper, a metà del suo anno da rookie in NFL, sono incredibili: 45 ricezioni per ben 653 yard e 4 TD, più di quanto fatto da tutti gli altri receiver scelti allo scorso primo giro del Draft messi insieme.
A rispondere per Pittsburgh sono, più ancora di un Ben Roethlisberger infortunatosi nuovamente sul finire del match, un pazzesco DeAngelo Williams (27 portate per 170 yard e 2 TD) ed un Antonio Brown proveniente direttamente da un altro pianeta e capace di 17 ricezioni per 284 yard, entrambi record di franchigia in un singolo match. Nel solo quarto periodo si assiste a quattro touchdown, con quelli di Jamize Olawale palla alla mano e di Crabtree a lanciare la rimonta degli ospiti fino al pareggio. Quando sembra che la sfida possa volare in overtime, però, Landry Jones procura l’ennesimo importante guadagno di giornata a Brown e per Chris Boswell, decisivo con i suoi tre field goal a segno, è un gioco da ragazzi centrare i pali da 18 yard a tempo scaduto. Vincono 38-35 gli Steelers (5-4) sui Raiders (4-4).

Antonio Brown Pittsburgh Steelers

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Una stagione orribile quella vissuta finora dai Chargers, sconfitti anche nel Monday Night contro i Bears. Comincia benissimo San Diego, come spesso accaduto in questa regular season, portandosi avanti di due touchdown grazie a Danny Woodhead, lanciato in end zone da un discreto Philip Rivers (26/42 per 280 yard e 1 TD pass), e grazie ad un’ottima difesa, che ha in Eric Weddle il leader indiscusso (13 tackle) ed in Jason Verrett il giocatore in grado di intercettare un comunque ottimo Jay Cutler (27/40 per 345 yard con 2 TD pass e 1 INT) e riportare il pallone per 68 yard fino alla end zone avversaria.
Cutler macina yard grazie ad Alshon Jeffery (10 ricezioni per 151 yard) e colpisce grazie a Martellus Bennett, diventando il leader di sempre per la franchigia in termini di TD pass (138), ma Josh Lambo riallarga la forbice da 31 yard prima dell’intervallo. Dopo un terzo quarto anonimo, è Jeremy Landford a ridare speranza a Chicago, prima che Lambo colpisca nuovamente da 22 yard. Cutler, però, non si perde d’animo e costruisce un grande drive, concluso dalla meravigliosa ricezione di Zach Miller per 25 yard ed il touchdown che decide il match. Vincono i Bears (3-5) per 22-19 sui Chargers (2-7).

Attenti Falcons a giocare col fuoco! Nella sfida al Levi’s Stadium contro i 49ers le emozioni sono quasi tutte in un secondo quarto esplosivo, escludendo il quale si trovano appena due field goal a segno di Matt Bryant e nulla più. Nel suddetto periodo, invece, un Blaine Gabbert tornato titolare al posto del tragico Colin Kaepernick visto nel recente periodo, magari non gioca la miglior partita della settimana, ma risulta decisivo (15/25 per 185 yard con 2 TD pass e 2 INT).
La sua doppia connection da touchdown con un Garrett Celek che trasforma in oro ogni pallone ricevuto, oltre ad un field goal di Phil Dawson, permettono a San Francisco di mettere insieme i punti che servono a superare una Atlanta offensivamente bloccata, nonostante un buon Matt Ryan, l’ottimo Julio Jones (10 ricezioni per 137 yard) e l’ennesimo touchdown stagionale di Devonta Freeman, questa volta in una delle 8 ricezioni per 67 yard, visto che, palla alla mano, il runningback vive la propria peggior prestazione stagionale (12 portate per 12 yard). Nel secondo tempo entrambe le difese reggono l’urto e i 49ers (3-6) portano a casa la partita per 17-16 sui Falcons (6-3), in crisi di risultati.

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Ben più palpitante è la sfida tra Jets e Jaguars. Da una parte un ottimo Ryan Fitzpatrick (21/34 per 272 yard e 2 TD pass) guida ottimamente la comitiva, affidandosi ai touchdown di Eric Decker e Brandon Marshall, oltre che alle due segnature palla alla mano di un Chris Ivory bloccato splendidamente dal front avversario, ma capace comunque di bucare due volte la end zone di Jacksonville. Quest’ultima vede Blake Bortles migliorare di settimana in settimana, ma senza riuscire a contenere gli errori che periodicamente commette (24/40 per 381 yard con 2 TD pass, 2 INT e 2 fumble), nonostante lo straordinario aiuto ricevuto dai due Allen, Hurns e Robinson, capaci in totale di 11 ricezioni per 243 yard ed un touchdown.
Benissimo anche Jason Myers, perfetto con tre field goal a segno su altrettanti tentativi, e Johnathan Cyprien, leader della difesa con 13 tackle. La partita è combattuta e si decide nel finale, in cui pesano come un macigno due fumble persi consecutivamente dagli ospiti, prima dell’intercetto nell’ultimo drive a Bortles, che chiude la sfida. Vincono i Jets (5-3) per 28-23 sui Jaguars (2-6).

Prima ancora di Eli Manning, che, a confronto di settimana scorsa, gioca una partita ben più modesta (26/40 per 213 yard con 2 TD pass e 2 INT), i Giants dovrebbero fare un monumento a Josh Brown, semplicemente infallibile quest’anno ai field goal (19/19) ed autore di altri quattro calci a segno proprio nella sfida vinta contro i Buccaneers. Fa quasi altrettanto bene Connor Barth, capace di centrare i pali per quattro volte su cinque tentativi, ma Jameis Winston, al contrario di Manning, non trova alcun TD pass, pur regalandosi un touchdown palla alla mano da 10 yard.
Tampa Bay non riesce a mettere a segno altra segnatura e spreca l’ennesima, fantastica prestazione di Mike Evans (8 ricezioni per 152 yard). New York resta avanti per praticamente l’intera durata del match e a fissare il punteggio finale pensa Trevin Wade, capace di recuperare il proprio secondo fumble di giornata e di riportarlo per 5 yard fino alla end zone avversaria. I Giants (5-4) portano a casa un successo fondamentale per 32-18 sui Buccaneers (3-5). Nota di colore: 2 tackle e tanta buona volontà per Jason Pierre-Paul al proprio rientro in campo, con l’idea che, pur con una mano tumefatta, JPP potrà sempre dire la sua.

Imbarazzante prestazione dei Dolphins sul campo dei Bills. Incredibile come Sammy Watkins sia il catalizzatore assoluto dei lanci di Tyrod Taylor, ricevendo 8 sugli 11 completi e macinando 168 delle 181 passing yard totali del quarterback. Al resto pensano le sgroppate dal backfield di Buffalo, con LeSean McCoy e Karlos Williams che combinano per la bellezza di 222 yard in appena 25 portate totali, con annessi anche tre touchdown.
Dunque delude fortemente la difesa di Miami ed altrettanto fa l’attacco, guidato da un abulico Ryan Tannehill (27/36 per 309 yard e 2 fumble) ed in grado di mettere punti a tabellone soltanto con i due touchdown di giornata di Lamar Miller e con il field goal a segno da 48 yard di Andrew Franks. Vincono agilmente dunque i Bills (4-4) per 33-17 sui Dolphins (3-5).

 

La prossima settimana resteranno a riposo Chargers, Colts, 49ers e Falcons, tutte squadre desiderose di ragionare al meglio sul proprio futuro dopo un recente passato di alti e bassi. Patriots e Bengals in AFC, Panthers e Packers in NFC comandano i raggruppamenti, con le inseguitrici pronte a balzare sulla preda in caso di passi falsi. Attenzione, perché la Week 10 è già alle porte!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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