Altro giro, altro Head Coach. Il 2024 ha visto l’esordio al comando delle operazioni sportive dei Panthers Dave Canales, che prende il testimone dalla rovinosa gestione Reich, cercando di ridare un minimo di speranza agli affranti cuori nero-blu-argento, dopo un filotto interminabile di stagioni drammatiche e di tentativi di rebuild ancora più drammatici.
COME DOVEVA ANDARE…
La versione ufficiale era che Canales mettesse le prime fondamenta di un rilancio nel medio-lungo termine della franchigia Panthers, la versione ufficiosa era di ritrovare la dignità in qualche vittoria, e finire con un record tale per cui i fan non avrebbero dovuto più mettersi il sacchetto di carta in testa allo stadio. Oltre questo c’erano tematiche importanti da portare avanti, tra cui capire se effettivamente Bryce Young fosse un Quarterback su cui fare affidamento per il futuro e ridare una parvenza di gioco offensivo.
…E COME E’ ANDATA
La notizia, non banale di questi tempi, è che Canales ha finito la stagione e si giocherà la prossima. Non che non abbia rischiato, perchè la prima metà di stagione batteva record 1-7 e già si pensava alle valigie pronte, invece questa volta Tepper ha lasciato fare, sfoggiando una pazienza non sua, pazienza ripagata non tanto nel record finale, perchè i Panthers chiuderanno la stagione con un anonimo 5-12 (comunque migliorativo rispetto al precedente 2-15), ma quanto nel gioco offensivo e nello sviluppo dei giocatori e anche di interi reparti, che poi erano i focus più importanti.
Obiettivi centrati quindi, non senza fatica e senza penare perchè a inizio stagione sembrava di essere alle solite. Nonostante una linea nuova e molto più affidabile grazie agli innesti di Hunt e Lewis, Young parte malissimo e nelle prime due partite piazza un 0 TD e 3 INT non arrivando nemmeno a 300 yard. Numeri talmenti orribili che Canales decide di bencharlo a favore di Andy Dalton e sarà proprio questo schiaffo a risvegliare il potenziale del giovane QB californiano. Complice un incidente in auto subito da Dalton, Young torna in cabina di regia, sfoderando praticamente dal nulla prestazioni sempre più convincenti che porteranno a 5 vittorie e a mettere in difficoltà squadre molto più attrezzate come Tampa Bay e le finaliste KC e Philadelphia. Le ultime otto partite recitano 13 TD e 3 INT e 1703 yards, numeri che ridanno fiducia intorno alla sua figura e convincono tutti sul fatto che la ricerca del QB è finita.
Grazie al recupero di Young e un buon football offensivo espresso nella seconda metà della stagione i fan dei Panthers hanno ritrovato la speranza e l’entusiamo, certo, c’è ancora molto da fare perchè se l’attacco è tornato ad esprimersi, c’è una difesa disastrosa completamente da rifare. La strada per tornare ai “bei vecchi tempi” del primo Cam Newton è ancora molto lunga e tortuosa.
COSA HA FUNZIONATO…
Oltre al recupero di Bryce Young sopramenzionato, Canales ha avuto il merito, con pazienza e perseveranza, di ridare un senso logico a tutto il football offensivo dei Panthers, partendo dall’aggiustare il perno fondamentale: la linea d’attacco. Il dato è incontestabile: 29 sacks subiti nel 2024 contro i 61 del 2023, un miglioramento clamoroso che ha permesso a Young di esprimersi e non solo lui, anche Chuba Hubbard ha beneficiato particolarmente dei blocchi portati dai ragazzoni di linea. Vincendo a mani basse lo starting job contro Miles Sanders, Hubbard piazza una stagione solidissima, con 1195 yard di corsa e 10 TD, gridando a tutto il mondo NFL che c’è un nuovo fuoriclasse nel reparto corse da tenere d’occhio. Dai piedi alle mani con i ricevitori, dove le cose sono un po’ più agrodolci. Dal lato delle cattive notizie i capricci di Diontae Johnson non hanno fatto bene al reparto soprattutto nella prima parte della stagione, dove i risultati negativi hanno indotto l’ex Steelers a prendere una strada diversa, verso Baltimora. A questa fuga aggiungiamo il flop del 2 round pick 2023 Johnathan Mingo, mentre il first round pick 2024, Xavier Legette, pur dimostrando potenziale, risulta ancora acerbo.
Se non altro Canales ha saputo cogliere l’opportunità nella difficoltà: la fuga di Johnson e il flop Mingo hanno fatto emergere il talento di Jalen Coker, che ha finito la stagione con buoni numeri e nelle line up titolare. Tutto questo potendo contare sull’esperienza del veterano Adam Thielen, quest’anno martoriato dagli infortuni, ma che comunque quando è in campo risponde sempre presente ed è sicuramente da esempio per i suoi giovani compagni; alla fine dei giochi è sempre lui quello con i numeri migliori (615 yards). Lo sviluppo dei singoli reparti ha permesso anche una evoluzione del gioco, che rispetto al passato è tornato ad esprimersi anche sul lungo, visto il braccio ritrovato di Young, mentre i blocchi in linea hanno ridato linfa alle corse di Hubbard aumentando lo yardaggio medio.
Tra le note positive c’è un fattore extra campo non indifferente, e cioè una insolita quanto inaspettata inattività di Tepper, intesa come una mancata ingerenza nelle questioni tecniche e tattiche. Che l’abbia capito finalmente che deve lasciare fare ai suoi uomini? Nel giro si pensa di si e non a caso qualche risultato si è ottenuto.
…E COSA NON HA FUNZIONATO
Per anni la difesa è stata la magra consolazione delle travagliate stagioni Panthers ma la diaspora di giocatori chiave nella offseason 2023, tra cui menzioniamo Brian Burns, Frankie Luvu, Donte Jackson e Jeremy Chinn, e gli infortuni season ending di altri giocatori chiave come Derrick Brown e Shaq Thompson, hanno contribuito a fare della difesa delle Carolinas la peggiore del 2024 con 524 punti subiti. Si fa davvero fatica a ricavare delle note liete, ma nel mare in tempesta il duo CB Jaycee Horn e Mike Jackson, ha fatto vedere sicuramente qualcosa di buono, soprattutto il primo, che quando è in forma, è in grado di essere tra i top della lega. In linea Clowney ha dimostrato di avere ancora qualche colpo in canna e possiamo annoverarlo tra i meno peggio, così come Xavier Woods, che finirà la stagione con 119 placcaggi a referto. Poca roba che non risolve una oggettiva emergenza, che oltre tecnica è anche tattica perchè Evero non è stato in grado di far fronte alle difficoltà, intestardendosi una difesa 3-4 pur non avendone gli interpreti e difatti la run defense si è sempre dimostrata un colabrodo bucato. Insomma: bisogna resettare e ricostruire.
E ADESSO?
Siamo alla fase del “trust the process”. Canales ha seminato qualcosa di importante, risolvendo un rebus non indifferente: il QB. Risolto quello l’attacco in realtà non ha bisogno di grandi rivoluzioni se non un consolidamento. Ora bisogna ricostruire la difesa con la stessa pazienza e perserveranza dell’attacco. Non bisogna avere fretta e bisogna calcolare bene ogni mossa e questo richiede tempo e lavoro. Chi pensa che la prossima stagione sia quella del riscatto probabilmente si illude, ma di certo si può guardare al futuro con l’ottimismo che arriva quando si vede un progetto chiaro e coerente.