Siamo arrivati al penultimo weekend di football della stagione (no, il Pro Bowl non è football), ed è tempo per le penultime pagelle. Due sole partite, ma che complessivamente ci hanno soddisfatto. Se per l’NFC Championship non c’è stata storia, la sfida tra Bills e Chiefs è stata combattuta per tutti e 60 i minuti di gioco.
Championship Sunday: 7
Philadelphia Eagles – Washington Commanders 55-23
Nella prima serata italiana, gli Eagles partivano favoriti nella sfida che li metteva contro i Commanders, rivali divisionali e sorpresa di questo gennaio di football. Abbastanza combattuti i primi 25 minuti, poi è stata una partita a senso unico. Voto: cinque.
Eagles 9.5
Dodici mesi fa, dopo la sconfitta durissima contro Tampa Bay, il ciclo degli Eagles sembrava quasi arrivato al capolinea. Le rivali erano troppo forti, e ripartire da zero sembrava una possibile soluzione. E invece il front office ha deciso di puntare di nuovo su Hurts e compagni, aggiungendo un’arma letale: Saquon Barkley. Barkley non era mai arrivato così in fondo ai Playoff, ma c’ha messo poco ad ambientarsi anche al clima del Championship. Un solo snap, per l’esattezza.
Jalen Hurts ha giocato una partita davvero perfetta, in cui è difficile trovare anche solo degli errori marginali. Bene il solito AJ Brown, e anche il tight end Dallas Goedert, tra gli uomini chiave di questa squadra. Quello di domenica 9 febbraio sarà il quarto Super Bowl nella storia degli Eagles. L’ultima volta hanno battuto Brady, ora si trovano Mahomes davanti. Da goat a goat.
Commanders 4.5
I primi snap dell’attacco di Washington sono stati pure divertenti da seguire. Non avevano nulla da perdere, e allora le scelte in situazione di quarto down erano: giocare, giocare, giocare. Anche quando scendeva in campo il punter la soluzione era passarla, e non calciare. Ma alla fine la differenza tra le due squadre era troppa, e i Commanders si sono dovuti arrendere su un punteggio autoesplicativo. Non meritano comunque la sufficienza, ma solo perché hanno dimostrato di valere di più della partita vista a Philadelphia.
Possono comunque festeggiare di essere arrivati al Championship, al primo anno dall’addio di Snyder. Nella capitale si respirà un’aria nuova, ed è un segnale importante per una delle franchigie che ha fatto la storia di questo sport. E poi hanno Zach Ertz, tra i pochi brillanti anche domenica, in una giornata difficilissima.
Kansas City Chiefs – Buffalo Bills 32-29
Riusciranno i Bills a battere i Chiefs, la loro bestia nera con cui avevano già perso tre volte ai Playoff. O Kansas City avrà l’opportunità di lottare per l’incredibile three peat? L’AFC Championship cominciava con queste premesse spettacolari, e ha mantenuto le attese. Voto alla partita: otto e mezzo.
Chiefs 8.5
I Chiefs sono arrivati un’altra volta al Super Bowl, il quinto negli ultimi sei anni. La prestazione di domenica sera è stata simile a tante altre viste durante l’anno. La partita è combattuta, si rimane sempre o quasi a una marcatura di distanza. Ma poi la vittoria è dei Chiefs, che hanno trionfato in modo inesorabile anche in questo AFC Championship. La bravura di Spagnolo nel preparare ogni partita su misura dell’attacco avversario non ha pari. Ormai la loro è una dinastia affermata, che cercherà di completare il three peat nella notte di domenica nove. Da quando esiste il Super Bowl (1966), nessuna squadra è mai riuscita a vincere tre titoli consecutivi.
Bills 5.5
Al termine dei 60 minuti di questo Championship, i Buffalo Bills hanno ben poco da rimproverarsi. Hanno limitato gli errori e hanno recuperato tutti i palloni che potevano in situazioni di fumble, propri e degli avversari. Ma neanche questo è bastato per battere i Chiefs, che sono la bestia nera di Allen e compagni. Si poteva fare meglio sulle conversioni da due punti, si poteva iniziare meglio nel primo quarto. Si poteva, forse, o forse no, perché Kansas City sembra davvero imbattibile, ma anche le dinastie hanno degli anni migliori e altri peggiori. Questo è il loro anno, almeno per il discorso AFC. Buffalo ci riproverà a gennaio prossimo.