[W11] New York Jets vs New England Patriots

nflNew York Jets – New England Patriots 14-31

Due cose certe: New England in casa fa paura, Mark Sanchez è un rookie con un livello di responsabilità inadeguato.
Con l’espressione “fa paura” non intendiamo che i Pats giocano così bene tra le mura amiche. Hanno solamente acquisito una tale continuità nelle partite casalinghe da risultare inattaccabili per tutti gli avversari. In ogni caso, prendete la prima e la seconda cosa e mettetele insieme: 31 a 14 New England, 4 intercetti ed un fumble per il prodotto di USC. In realtà la contesa si inarca su tre distinti momenti della partita. Inizialmente i bostoniani dominano in difesa e, dopo il primo intercetto riportato in meta da Leigh Bodden, si aprono anche in attacco. Wes Welker, viste le attenzioni dell’incredibile Darrelle Revis su Randy Moss, ha molti target ed esegue in modo impeccabile.
Arriverà a più di 190 yarde distribuite su 15 ricezioni, record in carriera. Non appena New England prende le distanze sono dolori. 24 punti prima dell’intervallo, e ti aspetti che arrivino ancora a 50. Ma come sempre in questa stagione, l’attaco dei Patriots si indebolirà nella seconda frazione. Il punt bloccato per il TD del 24 a 7 è il primo passo della seconda fase, tutta a favore degli ospiti, che poi con l’unico TD di Sanchez, che per la verità giunge alla fine dell’unico drive ottimale dei suoi, rientrano decisamente in partita. A questo punto, la sorpresa ci potrebbe anche stare.
Però, nella terza ed ultima parte, succede ciò che è più pronosticabile: New England riprende possesso del pallone e non ce n’è più per nessuno, figuriamoci per un attacco che ricorre troppo sistematicamente alle corse di Thomas Jones e con il gioco aereo non può scardinare una secondaria che, proprio con il panchinaro Bodden, trova facilmente il pallone, anche quando conta di più.
Sanchez ha ben due drive per farsi ancora più sotto, ma evidentemente il suo boot non fa le chiamate che deve fare. Per iniziare il quarto parziale, infatti, ordinano al loro QB di lanciare sul profondo su un primo tentativo. Funzionerebbe con molte squadre, non con i Pats a Foxborough. Intercetto di Brandon Meriweather, che si inserisce tra i tre del collega. Poi ancora, dopo che New England aveva nuovamente puntato, la palla è ancora per il quarterback di Long Beach, che lancia inevitabilmente un’altra volta tra le mani di Bodden, eroe del match. Laurence Maroney, fantastcio per tutto il match, manda i titoli di coda con il già citato 31 a 14 finale.
Intendiamoci, Rex Ryan non sbaglia ad affidarsi a Sanchez. Ha talento sicuro, braccio abbastanza potente, buone letture. Il problema è che spesso soffre, come è ovvio per un rookie con una decina di partenze in NCAA e che viene draftato altissimo da un team in cerca di un franchise player. Soffre la pressione, soffre alcuni blitz che non capisce, soffre quando deve pescare il suo ricevitore ben marcato dagli avversari. Questo lo diciamo da parecchie settimane, e i Jets farebbero bene a dimenticare questa stagione per concentrarsi sullo sviluppo del loro rookie, cercare di correre tracce profonde non badando ai possibili suoi intercetti. E lui non deve dare peso alle statistiche per ora.
Un giocatore a cui non si può dare un peso, ma per ragioni opposte, è Kevin Faulk. Nella prima parte dell’incontro, quando Tom Brady ha a che fare con la difesa dei Jets, che non gioca molto peggio di quanto aveva fatto nella vittoria della seconda settimana, lui c’è sempre. Offre ricezioni sicure, 4 per 53 yard, che chiudono terzi down cruciali. E’ con Welker l’arma più affilata del tardo pomeriggio del Massachusetts, mentre Brady dimostra di essere guarito sotto il profilo dell’intensità sotto pressione. Confrontando i dati di domenica con quelli di week 2, il QB tre volte campione del Mondo ha migliorato il rendimento del 100%, evitando di lanciare intercetti ed alzando la percentuale di completi.
Della sconfitta con i Colts poche tracce, tranne altre piccoli errori di Bill Belichik, che chiama un incomprensibile challenge all’inizio della partita ed uno ancora più ridicolo nel proseguio, rendendo così il primo tempo meno prolifico per i suoi.
Dall’altra parte, tiriamo in mezzo la nemesi dei Pats per consolare Ryan ed i suoi Jets: Peyton Manning, nella sua stagione da rookie lanciò 28 intercetti, Sanchez,in proiezione, dovrebbe lanciarne 26/27. La difesa va benissimo, è la terza della lega e non si sta disgregando con il passare delle giornate. E’ questo il cuscino su cui poggiarsi per costruire una franchigia che di certo non ha bisogno di ulteriori innesti di talento.
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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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