Parola all’insider: Dallas Cowboys – Alberto Rovacchi

Benvenuti a questa rubrica che abbiamo rispolverato per dare spazio ai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine. Abbiamo scelto di intervistare veri fan di alcune squadre NFL, indipendentemente dal loro livello di competenza, prendendo in considerazione solo la loro passione.

Ci interessa infatti un punto di vista diverso da quello dei tanti analisti del gioco, noi vogliamo la prospettiva del tifoso che soffre ogni maledetta domenica per la sua squadra. Non ci resta che iniziare con l’ospite di oggi: Alberto Rovacchi, tifoso dei Dallas Cowboys.

Carlo & Giorgio: Benvenuto! Rompi il ghiaccio presentandoti ai nostri lettori e raccontandoci qualcosa di te in generale, da quanto segui il football e soprattutto come sei diventato tifoso della tua squadra del cuore.

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Alberto: Un saluto a tutti! Mi chiamo Alberto e sono dalla provincia di Reggio Emilia. Mi sono appassionato al Football americano quando ero un bambino delle scuole elementari, quando in Italia trasmettevano le partite di football alla domenica, prima di pranzo, su Canale 5. In primo luogo rimasi affascinato dal contorno dello sport: i caschi con gli stemmi, le protezioni che erano come armature, una sorta di combattimento tra gladiatori. Ho cominciato a guardare questo sport, a imparare le regole (illuminanti erano le spiegazioni degli arbitri ed i loro gesti, uniti al commento dei telecronisti); poi c’è stata una partita che mi ha folgorato! Un match tra Dallas Cowboys e Washington Redskins, Cowboys contro indiani. Eravamo io e mio fratello davanti alla TV, lui ha parteggiato per gli indiani, io per i Cowboys: quella stella blu sul casco argento per me è stato amore a prima vista! Solo in seguito ho conosciuto la storia della squadra, la sua fama (The America’s Team) e le sue vittorie. Ho dovuto aspettare i primi anni 90 per gioire per un Super Bowl, e di quel periodo ho mantenuto una certa antipatia per i 49ers. Dalla metà dei ‘90, tante delusioni, ma una passione che è sempre cresciuta grazie anche all’aumentata visibilità della NFL e ad internet. Nell’ultimo anno grazie a voi ho potuto conoscere molti più aspetti del gioco, molti più giocatori e l’affascinante dinamica del Football in USA.

Come valuti la Free Agency? Sei rimasto soddisfatto dell’operato del Front Office o avresti preferito delle mosse diverse?

Durante la FA i Cowboys hanno principalmente perso pezzi in difesa: un CB, una S, un DE ed un DT, tra i cosiddetti titolari; numericamente sono stati sostituiti da altrettanti acquisti, anche se manca veramente un pass rusher che prenda il posto di Quinn. Nell’idea del FO sembra che i numeri del partente DE siano da dividere tra i due rientranti Gregory e Smith, che però sono da anni che non giocano e non sono tutt’ora stati reintegrati nella Lega. Questa situazione è un grande azzardo e avrei preferito una soluzione più sicura, anche perché l’efficienza della secondaria è tutta da verificare sia negli uomini che nel coaching staff.

Per quanto riguarda l’attacco, l’unica perdita di rilievo mi sembra sia quella di Frederick, anche se sarà sostituito dalla sua riserva (Looney), che ha già dimostrato di poter fare bene. Si sono persi anche giocatori o che non avevano convinto a pieno (Cobb) o che erano a fine corsa (Witten), quindi nessun rimpianto. Fondamentali sono state le conferme di Prescott e Cooper. Tutto sommato direi bene, con un grande punto di domanda sulla efficacia della difesa.

Si è concluso da poco il draft più incredibile della storia per il suo svolgimento, questa modalità virtuale è riuscita lo stesso ad emozionarti? In termini di scelte invece quali squadre pensi si siano mosse meglio e quali peggio?

Il Draft viene fatto ad orari impossibili da seguire, quindi mi sono sempre limitato alle sintesi del giorno dopo; per me quindi, non c’è stata una grande diversità. Mi sembra però che la modalità virtuale sia stata da tutti apprezzata per la sua rilassatezza e per il cane di BB. Secondo me, le squadre che si sono mosse meglio sono: Bengals, Ravens, Jacksonville, Dolphins e Buccaneers; mentre le peggiori sono state Packers e Texans.

Venendo alle pick effettuate dalla tua squadra puoi darci una tua valutazione delle vostre chiamate? Ci sono delle scelte che avresti fatto diversamente se fossi stato il GM?

I need principali dei Cowboys erano in difesa (CB e DE/Edge rusher), e ovviamente il nostro Proprietario/Presidente/GM, ha scelto un WR, ma non si può criticarlo per questo: CeeDee Lamb era una occasione da non lasciarsi scappare. Al secondo giro è stato scelto un CB, come da pronostico. Non conosco abbastanza i giocatori per dire se fosse stato meglio un altro profilo o se ci fosse un prospetto in linea di difesa che meritasse quella chiamata, però ho letto analisi che giudicano comunque positivamente il Draft 2020 dei Cowboys. Non è detto che non si acquisisca qualche veterano nella seconda finestra di FA.

Chi pensi sarà il rookie fra quelli da voi selezionati e/o il giovane già nel vostro roster che avrà il maggior impatto in termini di presenze e miglioramento di reperto?

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Senza ombra di dubbio i riflettori, l’attenzione e le aspettative saranno tutte rivolte verso CeeDee Lamb, e la sua capacità di dare ancora più pericolosità e imprevedibilità all’attacco dei Cowboys.

Analizzando il vostro roster quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza? Anche se è molto presto per sbilanciarsi, puoi farci una previsione di record e piazzamento per il prossimo anno?

La stagione dei Cowboys deve essere trascinata dai successi dell’attacco; se la linea offensiva riuscirà ad essere efficiente come l’anno scorso sostituendo Frederick non ci saranno punti deboli in questo reparto. Discorso opposto lo si deve fare della difesa, tanti cambiamenti in un reparto che lo scorso anno è stato ampiamente deludente; il lavoro del nuovo DC sarà lungo e complesso, speriamo anche di successo. I Cowboys sono chiamati ad una stagione che deve riportarli ai Playoff, meglio se vincendo la Division. Il calendario quest’anno non è dei più semplici, predico un record di 10-6, e penso che il risultato massimo per questa stagione possa essere un Divisional Round.

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e per l’approfondimento che ci hai regalato sulla tua squadra del cuore, mi raccomando continua in chat a regalarci spunti di riflessione da chi vede le cose dal punto di vista dell’insider.

Intervista a cura di Giorgio Prunotto e Carlo Giustozzi

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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