Sconfitta in overtime per i Milano Seamen

Dopo una partita dominata i Milano Seamen perdono in overtime per 31 a 24 contro gli Helvetic Guards.
I Seamen hanno giocato una partita quasi perfetta in attacco e in difesa, ma hanno pagato duramente una clamorosa svista arbitrale e un errore su uno special team.

Difesa

Cominciamo dalla difesa che ha concesso ai Guards solo due touchdown, uno nel terzo quarto e uno in overtime più un field goal nel secondo quarto. 138 yard di total offense svizzero, il QB Noble con solo 8 completi su 24 passaggi e ben 3 intercetti (Fantin, Maffi, Burrell) e 2 sack senza contare i tackle for loss. Gli elvetici hanno giocato 11 drive in attacco, 8 di questi sono risultati in punt e intercetti, concedere di meno credo sia praticamente impossibile. Burrell si è dimostrato un innesto azzeccatissimo, sia per le sue capacità di ritornatore (4 x 192 sui kickoff return con un TD, depurato è sempre un ottimo 3 x 94) che per quelle di marcatore che non fanno assolutamente rimpiangere Manning. Buono anche l’innesto di Lonzar che ha messo a referto un sack e un tackle for loss costato ben 13 yard ai Guards e festeggiamo anche il primo intercetto di Fantin, che sia beneaugurante per la sua carriera.

Linea e linebacker hanno ben contenuto sia le corse di Nacita che i tentativi di Noble di uscire dall’ottima pressione portata sui giochi di passaggio. Davvero difficile trovare qualcosa di negativo nella prestazione di domenica, un buon viatico per la metà di stagione rimanente. 

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Attacco

In attacco c’è stato un cambio nel ruolo di runningback #1 con Pooda che ha corso molte più volte di Khalife, ma in generale il gioco di corsa ha faticato molto di più rispetto a settimana scorsa. Si conferma il trend recente di gioco bilanciato, 45 corse, 42 passaggi tentati, che secondo me porta buoni frutti togliendo molta pressione ai ricevitori rendendoli paradossalmente più pericolosi. Constant si conferma il fenomeno che conosciamo dagli anni passati (nonchè il leading receiver nella pur breve storia della ELF).

Franchi sta diventando partita dopo partita una pedina fondamentale per l’attacco Seamen e la ricezione con grande guadagno dopo uno shovel pass lo hanno fatto diventare il Travis Kelce del nostro cuore. La prestazione di Zahradka è stata buona quando poteva essere ottima se non ci fosse stata qualche piccola sbavatura in passaggi lanciati corti o fuori target. Avere un QB che nei momenti di difficoltà o addirittura per schema ti permette di muovere il pallone su terra, ricordiamo almeno una sua draw devastante, è tanta roba, ma siccome conosciamo le sue capacità e abilità rimaniamo straniti da alcuni suoi errori. La OL ha concesso solo un sack, ma sono veramente tanti i tackle degli avversari dietro la linea di scrimmage; la difficoltà dei runningback di arrivare a +2 per poi cercare di involarsi per guadagni maggiori sono una costante, non certo positiva, della stagione dei Seamen. 
Siamo molto dubbiosi su diverse chiamate in attacco, insistere sullo screen del runningback “chiamati in huddle” e non in situazione di checkdown ci è parso inutile, se non a volte addirittura dannoso.

Special team

Per chiudere questa analisi della partita due ultime note, con la prima che riguarda gli special team. Il kickoff ha fatto il suo, non è stato facile entrare nella filosofia di questa nuova regola, ma alla fine una partita alla volta i Seamen sono diventati abili nel creare varchi per il proprio ritornatore. Burrell inaugura la sua permanenza a Milano con un roboante kickoff return da 98 yard e anche nei seguenti si è ben distinto con oltre 30 yard di media contro le sole 25 concesse agli svizzeri. Sul punt invece male male, non solo per aver concesso un ritorno in touchdown da ben 61 yard, ma anche per le 26 yard di media senza contare che in una di queste occasioni il pallone era stato toccato anche da un giocatore Seamen senza riuscire a farlo suo e concedendo un lungo ritorno all’avversario. Sui field goal dobbiamo registrare un triste 1 su 4 di Felli, con uno dei tre sbagliati bloccato in linea. La squadra ha molta fiducia nel suo kicker affidandogli tentativi anche da distanze cospicue, ieri 49 e 46 i due sbagliati, e non sempre può andar bene. Può capitare la partita “storta”, ce la si mette alle spalle, si cerca di capire quali possono essere stati i problemi e si passa alla prossima.

Svista arbitrale

Seconda nota, nonostante la nostra ritrosia nel commentare le decisioni arbitrali, riguarda la mancata chiamata di touchdown sulla sneak di Zahradka che si è trasformata in un ritorno di fumble da 100 yard con touchdown. Dal teorico 28-10 si è passati al 21-17 che ha ribaltato completamente l’inerzia della partita. Visto in diretta sembrava un TD sicuro, anche in prospettiva lo sferoide prolato passa la goal line, dopo aver rivisto il filmato la certezza sale al 99,9% e ci spiace che questo errore arbitrale sia costato così tanto ai Seamen. Ah ovviamente, per questa partita non era in funzione l’instant replay quindi niente review automatica e niente possibilità di challenge…

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Breve racconto della partita

Kickoff Guards, palla a Burrell sulle 2 e dopo 98 yard arrivano i primi sei punti della partita, sette con la trasformazione di Felli. La difesa concede ben 1 yard all’attacco di casa e i Seamen dopo 87 yard in 16 azioni segnano con Zahradka per il +14. Nel drive successivo la difesa concede ben 4 yard alle guardie Svizzere e arriviamo così al punt return di Hike che dimezza il vantaggio milanese.
Nel secondo quarto arriva prima il field goal dei Seamen bloccato in linea e a seguire l’intercetto di Fantin che riporta in attacco i milanesi. Tempo tre azioni e Constant riceve in endzone per il 21 a 7. Scambio di punt per arrivare al field goal da 33 yard di Jonkmans che è il preludio all’errore arbitrale di cui sopra. I Seamen dopo 60 yard arrivano sulle 2 avversarie, Zahradka si allunga oltre la goal line, il pallone viene schiaffeggiato da un giocatore svizzero, recuperato da Hike che segna il suo secondo TD di giornata. Si va al riposo sul 21-17 Seamen,

Nel terzo quarto un punt di Felli viene ben ritornato da Hike, si sempre lui, e due azioni e un trick play dopo i Guards passano in vantaggio per la prima volta nella partita per 24 a 21. L’attacco Seamen fatica un po’ a muovere il pallone e a inizio quarto quarto sbarca nella metà campo avversaria dopo però non riesce a convertire un quarto e quattro con uno screen pass su Khalife che addirittura perde due yard. A cinque minuti dalla fine della partita il field goal da 49 yard di Felli è corto, ma il kicker si rifarà a 1.40 con i tre punti del pareggio. Grazie ad un intercetto di Burrell con cospicuo ritorno i Seamen riescono a conquistare il pallone con 50 secondi sul cronometro, si fermano sulle 28 avversarie, ma il field goal di Felli è wide left.

In overtime, regole NCAA, partono prima i Guards che corsa di Nacita dopo corsa di Nacita arrivano sulle 9 Seamen dove Noble pesca Dayres per il touchdown. I Seamen, costretti a partire dalle 40 a causa di un comportamento antisportivo nella trasformazione precedente, arrivano sulle 12 avversarie a giocarsi un 2° e 5. Tre corse di Pooda non riescono a colmare la distanza per il primo down chiudendo l’incontro.

Dopo 2 settimane in trasferta i Milano Seamen tornano a giocare al Vigorelli, sabato 29 affronteranno i Stuttgart Surge con kickoff alle 19.00. All’andata i Surge si imposero per 40 a 26.

Foto di copertina Lars Kauz

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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