NFL Preview 2016: Philadelphia Eagles

L’offseason della squadra di Philadelphia è praticamente girata intorno ad un unico ruolo: il quarterback.

Gli Eagles hanno mosso le pedine in maniera quasi caotica per cercare disperatamente quanto desideravano, ovvero una guida offensiva affidabile e a lungo termine, dopo una prima stagione con Sam Bradford non particolarmente entusiasmante.

L’ex Rams, dopo aver messo insieme 3.725 yard con il 65% al lancio, 19 touchdown pass, ma anche 14 intercetti, ha dapprima rinnovato per due anni a 36 milioni di dollari a marzo, salvo poi vedere la franchigia fare follie per ottenere la seconda scelta al Draft dai Browns ed accaparrarsi Carson Wentz.

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Quando i Vikings sono rimasti senza quarterback per la stagione, a seguito del grave infortunio di Teddy Bridgewater, Philadelphia ha pensato che tre possibili starter nel ruolo (vietato dimenticarsi di Chase Daniel) fossero troppi e si potesse riottenere una prima scelta per il Draft 2017, che si terrà proprio nella città dell’amore fraterno.

Ecco spiegata la scelta di spedirlo a Minneapolis, pur mantenendo 11 dei 17 milioni di dollari sul contratto a spese degli Eagles. A questo punto penserete che c’è un intero roster da analizzare e sarebbe ora di cominciare a farlo. Eccovi accontentati.

OFFENSE

Non ancora, però. Prima c’è da valutare la scelta di Wentz come starter. Il prodotto di North Dakota è arrivato in una trade che ha spedito le scelte al primo (n° 8), terzo (77) e quarto (100) giro di quest’anno e le scelte al primo e secondo del 2017 ai Browns, con gli Eagles a volare sulla n° 2 e sulla scelta al quarto giro del prossimo anno.

Il braccio del classe ’92 non si discute e potrebbe essere l’arma per uno schema di gioco letale tra le 15 e le 25 yard, ma preoccupa qualche problema nel timing e nell’essere decisivo quando è sotto pressione. La scommessa, considerando la contropartita lasciata a Cleveland, è di quelle dal rischio altissimo, ma per la stagione, eventualmente, Daniel è un back-up affidabile.

La pessima regular season vissuta da DeMarco Murray ha fatto miseramente naufragare un progetto iniziato con le migliori intenzioni. Per questo la conferma di Darren Sproles per il prossimo anno, a quasi 5 milioni di dollari, è risultata ancor più fondamentale.

Darren Sproles Eagles

Sarà Ryan Mathews a dover salire in cattedra ed ha tutte le possibilità per farlo. La linea offensiva ha avuto le sue grandi colpe nel disastro Murray e necessitava di nuova linfa vitale, arrivata grazie a Brandon Brooks e Sefen Wisniewski, oltre a Isaac Seumalo, talentuoso centro da West Virginia.

L’arsenale a disposizione di Wentz comprende una coppia di tight-end di livello assoluto, con Brent Celek e, soprattutto, Zach Ertz, autore di 853 yard e 11 giocate da oltre 20 yard l’anno passato. Tra i wide receiver, perso Riley Cooper, si pensava che l’ex Giants Rueben Randle potesse essere una soluzione, ma è stato tagliato qualche giorno fa.

Spazio dunque a Jordan Matthews, 997 yard e 8 touchdown nella scorsa regular season, Nelson Agholor e Josh Huff, entrambi molto meno convincenti, oltre al nuovo arrivato dai Titans Dorial Green-Beckham.

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DEFENSE

Anche in difesa le cose sono cambiate e non di poco. Le partenze di Byron Maxwell e di Kiko Alonso in direzione Miami hanno liberato di due contratti onerosi, ma non convincono a pieno dopo appena un anno dal loro arrivo.

Soprattutto perchè il secondo è uno dei linebacker più talentuosi della Lega, mentre il primo ha lasciato il gruppo cornerback parzialmente scoperto, considerando che Nolan Carroll e, soprattutto, Leodis McKelvin non convincono completamente da starter nel ruolo.

Philadelphia Eagles

Andando a completare la secondaria, è, invece, di grande valore la coppia di safety composta dal fenomenale Malcom Jenkins, autore di 109 tackle, 10 tackle for loss, 10 pass deflected, 2 intercetti e 3 fumble forzati l’anno passato, e dal nuovo arrivato dai Rams Rodney McLeod, tra i migliori nel ruolo nella scorsa regular season, in particolare in termini di tackle a segno (77 su 84).

Il front seven ha in Fletcher Cox, confermato per 6 anni all’altissima cifra di quasi 103 milioni di dollari, il proprio leader. Nel mezzo, tra i linebacker, Jordan Hicks è il fulcro qualitativo, mentre Mychal Kendricks, 86 tackle e 3 sack l’anno passato, ed il nuovo arrivato dai Bills, Nigel Bradham, non sono tra i migliori esponenti della Lega.

Senz’altro migliore la situazione in linea difensiva, soprattutto grazie a Cox, ma, a parte l’arrivo di McLeod, il reparto avrebbe avuto bisogno di una scossa per migliorare visibilmente il 30° posto assoluto dell’anno scorso per yard subite a partita, ben 401.6, con 430 punti totali lasciati a tabellone agli avversari.

La speranza che il nuovo defensive coordinator Jim Schwartz possa spostare gli equilibri resta risicata.

COACHING STAFF

Benchè, c’è da dirlo, Schwartz è stato il colpo più convincente nel triplo cambio tra gli allenatori degli Eagles. Il miglioramento rispetto a Billy Davis è evidente. L’ex Bills ha molta esperienza da DC, quasi sempre con ottimi risultati, ed è stato allontanato da Buffalo soltanto per l’arrivo di Rex Ryan, dopo una regular season molto convincente.

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Il nuovo head coach degli Eagles, con Chip Kelly allontanato senza troppi rimpianti dopo il disastro delle ultime annate, sarà Doug Pederson, alla prima esperienza nel ruolo dopo essere stato offensive coordinator ai Chiefs dal 2013.

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La scelta potrebbe funzionare, ma non sarà per niente facile in una franchigia tanto scombussolata nel recente periodo, soprattutto per un rookie in panchina, nonostante la scelta di andare oltre Kelly fosse assolutamente obbligatoria.

L’offensive coordinator sarà Frank Reich, in arrivo dopo l’esperienza negativa ai Chargers tra il 2014 ed il 2015. La speranza è che, insieme a Pederson, possano trovare la pepita d’oro in Wentz e costruire di conseguenza un reparto di valore attorno a lui.

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I nostri voti

Offense - 6
Defense - 6
Coaching Staff - 6

6

Una offseason senz'altro tra le più travagliate in NFL ha reso gli Eagles più vulnerabili, ma i risultati di questo cambiamento epocale, se tutto andrà per il verso giusto, si vedranno nei prossimi anni. Per questa regular season, invece, più speranze che certezze.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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