Uno sguardo al 2021: Indianapolis Colts
I Colts chiudono la stagione con un record di 9-8 perdendo l’accesso ai playoff con le ultime due sconfitte. Annata in chiaroscuro la quarta di Frank Reich da allenatore e la quinta del GM Chris Ballard, la scelta di affidare l’attacco a Carson Wentz non ha pagato come si sperava, anche se ovviamente non è tutto demerito del QB
COME DOVEVA ANDARE…
Dopo l’11-5 della stagione passata, ci si aspettavano dei Colts pronti a prendersi la division con una squadra bene o male coperta in tutti i ruoli. In free agency Ballard si è mosso pochissimo, fallendo però di acquisire almeno uno o due ricevitori e in pratica solamente sostituendo il ritirato Anthony Castonzo con Eric Fisher, fortissimo left tackle che però veniva da una stagione tribolata e con alcuni infortuni coi Chiefs.
In arrivo dal draft l’ottimo DE Kwity Paye, che ha disputato una stagione solida, culminata con l’inclusione nell’All Rookie Team. Le altre scelte sono state abbastanza anonime.
Importantissimo il rinnovo di contratto di Darius Leonard, oltre a quelli di Zach Pascal, Mo Alie Cox, Xavier Rhodes e la firma dell’estensione del quinto ed ultimo anno del contratto da rookie per Quenton Nelson.
A ridosso dell’inizio della stagione è poi arrivato il tackle Matt Pryor da Philadelphia per rinforzare la linea d’attacco
…E COME È ANDATA
La stagione è iniziata in maniera disastrosa con tre sconfitte consecutive, però poi i Colts si sono ripresi benissimo vincendo 9 delle successive 12 partite e presentandosi sicuramente come una discreta contender nella AFC a un paio di giornate dalla fine del campionato.
In quella striscia sono state parecchio convincenti le vittorie contro 49ers, Bills e Patriots, due delle tre sconfitte sono arrivate solo al tempo supplementare e una di sette punti contro i Bucs.
Le due ultime partite prevedevano la sfida casalinga contro i Raiders, una specie di playoff anticipato e l’ultima a Jacksonville, contro la peggiore squadra della lega che ormai non aveva più nessun obiettivo se non quello di finire al più presto l’ennesima deludente stagione.
Invece Indianapolis ha perso entrambe le partite, ma mentre nella sfida contro Las Vegas la squadra ha combattuto perdendo solo con un FG allo scadere, contro i Jaguars la disfatta è stata totale, con soli 11 punti segnati e una prestazione disarmante e sicuramente non accettabile per una squadra che puntava diritto alla postseason.
COSA HA FUNZIONATO…
Numericamente parlando, la stagione di Wentz non è stata negativa, oltre 3000 yard, 24 TD e soli 7 intercetti, anche se spesso i numeri non raccontano tutta la verità.
La raccontano invece per Jonathan Taylor, che ha corso per 1811 yard, con “sole” 332 portate e 18 TD in una stagione che l’ha consacrato come uno dei migliori RB della lega e la vera superstar offensiva di questa squadra
Michael Pittman ha superato le 1000 yard e 6 TD su ricezione e considerando che è stata praticamente l’unica arma aerea della squadra, sono numeri di tutto rispetto
In difesa molto efficace la stagione di Bobby Okereke con 132 placcaggi e 2 intercetti, che insieme al solito Darius Leonard (122 e 4) ha formato una coppia di linebacker devastanti.
DeForest Buckner (7 sack) e Kenny Moore (102 tackle) si sono guadagnati un posto al Pro Bowl
…E COSA NON HA FUNZIONATO
Dicevamo prima dei numeri di Wentz, sicuramente positivi, se estrapolati però dal contesto di quello che deve essere un QB, un leader e qualcuno che deve incidere nei momenti che contano o quelli di maggiori difficoltà. Ebbene nelle due partite di fine stagione ha lanciato un totale di 333 yard, con 2 TD e 1 intercetto, ma con una assoluta mancanza di personalità, soprattutto nella sconcertante sconfitta di Jacksonville.
Deludenti i running back che non si chiamano Taylor, così come i ricevitori che non si chiamano Pittman, ci si aspettava di più dai TE Alie-Cox e Doyle, ma non raggiungere nemmeno 30 ricezioni in stagione non depone a loro favore
Anche Frank Reich e Greg Ballard non sono esenti da colpe, il primo per aver perso la scommessa Wentz (costata anche una prima scelta al draft di quest’anno) e il secondo per un draft abbastanza anonimo e per non aver affiancato a Pittman un altro forte ricevitore
E ADESSO?
I Colts affrontano la stagione 2022 con un altro nuovo QB veterano, dopo Rivers e Wentz è stato firmato Matt Ryan dando una terza scelta da Atlanta e sulla carta sicuramente è un grosso miglioramento rispetto alla scorsa stagione.
Nessuno mette in dubbio la qualità del giocatore, è stato sicuramente uno dei migliori della lega nel momento del suo massimo splendore ed è in possesso di un braccio potente e preciso.
È reduce però da un paio di stagioni complicate coi Falcons e non è più un ragazzino, la carta d’identità recita 37 anni, quindi qualche punto interrogativo rimane. La OL dei Colts è una delle più forti della NFL e questo non può che facilitare il suo compito.
In questa offseason ad Indianapolis sono arrivati i CB Stephone Gilmore e Brandon Facyson e soprattutto il DE Yannick Ngakoue, in uno scambio con i Las Vegas Raiders che ha portato in Nevada il promettente CB Rock Ya-Sin.
Ai neonominati Commanders è stato ceduto Carson Wentz scambiando qualche scelta tra secondo e terzo giro, ma Ballard DEVE dare almeno un’arma in più a Ryan. Il draft è pieno di ricevitori interessanti, bisogna vedere quale sarà disponibile alla scelta numero 42, la prima disponibile per i Colts