Quanto spazio nel salary cap serve per il Draft?

Una delle domande che spesso ci vengono poste sul Draft è sull’incidenza che le scelte di Nashville avranno sul salary cap delle singole squadre. Per rispondere a questa domanda ci affidiamo a Over The Cap, uno dei siti principali (insieme a Spotrac) che analizzano in profondità il meccanismo del salary cap.

Presupposto: il salary cap a disposizione delle 32 franchigie per il 2019 è di 188 milioni di dollari e concorrono al totale i 51 contratti più onerosi di una squadra. Quando una squadra decide di rinnovare il contratto di un giocatore o di acquisirne uno nella free agency deve essere certa di avere spazio salariale a disposizione, altrimenti il contratto non viene approvato dalla NFL.

Ogni anno la NFL comunica ad ogni squadra la cifra massima spendibile per il Draft in base al numero di scelte a disposizione. Per la precisione la cifra riguarda quanto si può spendere il primo anno, cioè i soldi che impattano direttamente sul cap della stagione in corso. Ad esempio i New York Giants hanno a disposizione un massimo di quasi 14 milioni di dollari per le loro 12 scelte, qualcosina meno gli Oakland Raiders (8 scelte, ma ben 3 al primo giro) e a seguire gli Arizona Cardinals con 10 scelte. A chiudere questa “classifica” i Chicago Bears con solo 5 scelte di cui 2 al settimo giro.

I dollari a disposizione però possono essere spesi se la squadra ha abbastanza spazio nel cap, ma attenzione perchè per un rookie che entra nei 51 salari presi in considerazione, un altro giocatore ne esce. Un esempio chiarificatore: il 51° contratto degli Arizona Cardinals è di 645mila dollari annui, quindi se i Cardinals firmeranno un rookie a 845mila dollari (per esempio) il cap si incrementerà solo della differenza tra i  due contratti, quindi di 200mila dollari.

Nella tabella trovate i dollari a disposizione per il Draft delle 32 franchigie NFL, la quota di salary cap che uscirebbe dai 51 e il salary cap rimanente nel caso si mettano sotto contratto tutti i rookie presi al Draft. La situazione non è affatto drammatica, ad eccezione di quella dei Tampa Bay Buccaneers che dovranno per forza ristrutturare/tagliare qualche giocatore sotto contratto se vorranno firmare tutte le scelte del Draft. Le altre tre squadre in negativo sistemeranno la loro posizione a partire dal primo giugno grazie a delle ristrutturazioni contrattuali già previste.