NFL Preview 2018: Los Angeles Rams

Dopo la rivoluzione firmata Sean McVay dello scorso anno, i Los Angeles Rams si affacciano alla stagione 2018/2019 con crescente ottimismo. La cavalcata trionfale di un irriconoscibile – rispetto alla sua esperienza da rookie – Jared Goff e di un determinante Todd Gurley, finito secondo nelle votazioni per l’MVP, si è conclusa nel turno di Wild Card contro i ben più esperti Falcons, reduci dalla sconfitta al Super Bowl LI. Ma la sensazione è che i Rams siano la squadra del futuro, grazie all’equilibrio tra l’impressionante numero di giovani talenti e la presenza di veterani affidabili. Sensazione che si è acuita dopo una off season caratterizzata da grandi acquisti su entrambi i lati del campo.

Offense

goff rams texans

Dopo la pessima stagione del ritorno della franchigia a Los Angeles nel 2016, chiusa con un record di 4-12, i Rams si sono riscattati grazie soprattutto alla trasformazione del proprio QB. Jared Goff, prima scelta assoluta al draft, aveva disputato una rookie season da dimenticare con 0 vittorie all’attivo, appena il 54% di completi e 5 TD a fronte dei 7 intercetti subiti nelle sette partite giocate da titolare. Goff sembrava ingabbiato nel sistema di gioco di Jeff Fisher, che non gli permetteva di esprimersi sui livelli mostrati alla Cal. L’arrivo in panchina di coach McVay è stata una benedizione per il giovane QB, che ha chiuso la sua seconda stagione con numeri decisamente migliori: 62% di completi, 28 TD, 7 intercetti, un rating superiore a quota 100 e, soprattutto, 11 vittorie.

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Gran parte del merito va però riconosciuta a Todd Gurley. Il RB ex Georgia ha chiuso con numeri straordinari: 2093 scrimmage yard, con più di 1300 yard corse, 19 TD e un impressionante numero di palloni portati o ricevuti. La grande stagione che gli è valsa la seconda convocazione al Pro Bowl, è frutto anche dell’ottimo lavoro della linea offensiva. L’innesto di Whitworth in free agency si è rivelato più che azzeccato, con il left tackle proveniente da Cincinnati in grado di dare stabilità ad una linea che aveva bisogno di esperienza.

Tutto questo ha permesso ai Rams di concludere la stagione al primo posto per punti segnati a partita nell’intera lega e l’acquisizione via trade di Brandin Cooks dai Patriots in cambio di due scelte al draft, promette di rimpiazzare la perdita di Sammy Watkins, che comunque non era mai davvero entrato nelle grazie di Goff che gli preferiva il rookie Cooper Kupp (869 yard ricevute) e Robert Woods (781 yard). Poche aspettative, invece, sulle spalle delle scelte al draft, considerando che i Rams non avevano “picks” nei primi due giri, dove si è pensato soprattutto al futuro con l’innesto di uomini di linea da far crescere sotto le ali di Whitworth e compagni. Insomma l’attacco dei Rams sembra davvero destinato a ripetere l’exploit del 2017.

Defense

Donald Cardinals Rams

Se l’attacco è rimasto pressoché invariato, non si può certo dire lo stesso per quanto riguarda la difesa. Les Snead, GM dei Rams, si è dato molto da fare per costruire una difesa che possa portare il titolo a Los Angeles già in questa stagione. Completamente stravolta la secondaria con gli arrivi illustri di Aqib Talib e Marcus Peters, due dei migliori CB in circolazione, che sicuramente non faranno rimpiangere il partente Trumaine Johnson. A completare un reparto CB invidiabile è arrivata anche la firma in free agency di Sam Shields.

Il punto fermo della difesa rimane però Aaron Donald, Defensive Player of the Year in carica, a cui Snead ha affiancato la forza bruta di Ndamukong Suh. Si prospettano giornate difficili per i centri, le guardie e i runner avversari con questi due ad ancorare il centro della linea difensiva. L’unico punto debole di questa difesa sembra essere il reparto LB, dopo esserne stato il punto di forza per anni. Le partenze di Alec Ogletree e Robert Quinn si faranno sentire, anche perché non sembrano essere state accuratamente rimpiazzate. Anche per questo i Rams hanno scelto due LB al draft, Kiser e Okoronkwo. Il primo, uscito da Virginia, potrebbe inserirsi nello spazio lasciato vuoto da Ogletree, grazie ad una carriera NCAA costante e un gioco che sembra già adatto alla NFL. Ottimo contro le corse, dovrà migliorare parecchio in copertura per guadagnarsi un posto in squadra. Okoronkwo, invece, è un pass rusher puro. La guida del veterano defensive coordinator Wade Phillips potrebbe essere di grande aiuto per la sua carriera e per entrare in un roster che ha grande bisogno di qualcuno in grado di tormentare il QB avversario.

Coaching staff

sean mcvay

Sean McVay è chiamato alla riconferma dopo la splendida stagione da rookie head coach dell’anno passato. Una delle menti offensive più brillanti del gioco, McVay ha dalla sua l’entusiasmo della giovinezza e di un’intera città che aspettava di tornare rilevante in NFL da tanti, troppi anni. A coadiuvarlo non ci sarà più Matt LaFleur, offensive coordinator che ha accettato l’offerta dei Titans e si è trasferito in Tennessee. Per sostituirlo i Rams hanno optato per una soluzione quantomeno originale: ci saranno due coordinator, uno per il gioco di corsa e uno per i lanci. Il primo sarà Aaron Kromer ex coach della linea offensiva, mentre il secondo sarà Shane Waldron ex coach dei tight end. Il play calling rimarrà in mano a McVay, ma l’head coach potrà confrontarsi con entrambi per la preparazione del game plan e la gestione complessiva dell’attacco. A coordinare la difesa, invece, rimane il guru Wade Phillips, regista della straordinaria difesa dei Broncos campioni del cinquantesimo Super Bowl. La sua enorme esperienza può far dormire sonni tranquilli a McVay nonostante i grandi cambiamenti avvenuti in off season.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Inutile nascondersi, grandi aspettative per i Rams: l'obiettivo del 2018 è portare il Super Bowl a Los Angeles, dove manca dal lontano 1984 quando a vincerlo furono i Los Angeles Raiders. La rosa, sulla carta, non ha molto da invidiare alle migliori squadre NFL e l'esperienza accumulata nei playoff della scorsa stagione tornerà sicuramente utile quest'anno.

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