NFL Preview 2018: Arizona Cardinals

Vien da sorridere a pensare che i Cardinals, non più tardi di tre anni fa, hanno scalato la NFC fino al Championship, perso in seguito a una terrificante prestazione di Carson Palmer contro i Panthers. Arizona, nel frattempo, è tornata nel dimenticatoio, con un paio di stagioni nel limbo e 15 vittorie in tutto in due anni, soltanto due in più del solo 2015. Un’offseason non particolarmente intensa e felice fa pensare che il futuro, con i Rams tra le favorite per il Lombardi Trophy e i Niners in crescita esponenziale, possa riservare più dolori che gioie a questi Cardinals.

OFFENSE

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Tutto ciò a meno che Josh Rosen non faccia scintille fin dal proprio anno da rookie. Mai come in questa caldissima estate, il ruolo di quarterack è stato in bilico per la franchigia. Palmer si è ritirato e Arizona si è poi liberata, nell’ordine, di Drew Stenton, Blaine Gabbert e Matt Barkley, restando senza alcuna opzione nel ruolo fino a metà marzo. Dalla free agency sono arrivati Sam Bradford e Mike Glennon, profili che, per infortuni o incapacità, non garantiscono un solido futuro ad Arizona. Di qui la saggia scelta di scalare il Draft fino alla numero 10, rinunciando soltanto a una terza e a una quinta scelta, per arrivare a Rosen, quarterback di estremo talento e miglior pocket passer in uscita dal college quest’anno.

Prima scelta per chiunque sia lo starter in Week 1 resta Larry Fitzgerald, confermato con un annuale da 11 milioni di dollari dopo l’ennesima, strepitosa stagione in carriera, fatta di 1.156 yard e 6 touchdown. Grandi speranze sono riposte nella scelta numero 47 al Draft, Christian Kirk, che tanto può imparare alla corte del grande veterano. Al loro fianco, le opzioni latitano con J.J. Nelson che non assicura statistiche eccezionali. La doppia perdita di John e Jaron Brown è destinata a farsi sentire. Jermaine Gresham resta una valida opzione nel ruolo di tight-end, con al fianco il rampante Ricky Seals-Jones, in crescita sul finire della propria stagione da rookie.

Senza più Adrian Peterson, oggi ai Redskins, nel backfield si è aggiunto Chase Edmonds, scelta numero 134 al Draft, che rappresenta il backup ideale per David Johnson. Dopo l’esplosione da 1.359 yard e 21 touchdown tra corse e ricezioni nel 2016, quest’ultimo è rimasto ai box per l’intera scorsa stagione, a causa di un serio infortunio al polso, ed è pronto a tornare a fare faville. Offensive line permettendo. I 52 sack subiti nel 2017 fanno suonare l’allarme, ma gli innesti di Justin Pugh dai Giants e di Andre Smith dai Bengals, oltre a Mason Cole, centro scelto alla numero 97 al Draft, promettono buoni margini di crescita. Se, almeno nei primi due casi, gli infortuni non avranno il sopravvento.

DEFENSE

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La partenza di Tyrann Mathieu, 78 tackle, 7 pass deflected e 2 intercetti nel 2017, è la più pesante sofferta dai Cardinals in questa offseason, con la safety finita a rinforzare i Texans. Nel ruolo, i Cardinals si affidano alla qualità di Antoine Bethea, autore di 9 pass deflected e, soprattutto, ben 5 intercetti nella passata stagione, e alla spregiudicata gioventù di Budda Baker, che nell’anno da rookie non ha festeggiato intercetti, ma ha regalato 74 tackle, 7 pass deflected e 2 fumble forzati alla causa. Restando sui temi della secondaria, Patrick Peterson è ancora tra le migliori opzioni in NFL nel ruolo di cornerback, come confermano i 21 intercetti in sette anni di carriera tra i professionisti. Jamar Taylor, arrivato in estate dai Browns, completa il comparto dei titolari al suo fianco.

Il front seven è nelle mani di Chandler Jones, leader in NFL con 17 sack nella scorsa stagione, cui ha aggiunto 11 tackle for loss e 2 fumble forzati. In linea è necessario l’apporto di un Markus Golden da ritrovare, dopo i 12.5 sack del 2016 e il grave infortunio di un anno fa. Completano il quartetto l’atteso Robert Nkemdiche, scelta al primo giro di un paio d’anni fa ancora da valutare a pieno, e il solido Corey Peters. Tra i linebacker il leader è Deone Bucannon, con Josh Bynes e Haason Reddick al suo fianco. Quest’ultimo, scelto alla numero 13 nel Draft del 2017, deve ancora dimostrare a pieno il proprio potenziale, dopo i 2.5 sack e 2 fumble forzati della propria stagione d’esordio in NFL.

COACHING STAFF

Steve Wilks Cardinals

Dopo cinque stagioni tra i migliori head coach nella Lega a guidare i Cardinals, chiuse con un eccezionale record di 49-30-1, Bruce Arians si è ritirato. Al suo posto ecco Steve Wilks, secondo di Ron Rivera da tre anni a questa parte e defensive coordinator ai Panthers nella scorsa stagione. Dubbi legittimi sul suo conto, considerando che non è stato head coach dai tempi di Savannah State nel lontano 1999, chiuso per altro con un record negativo (5-6).

Coaching staff interamente rinnovato, con molti punti di domanda e incertezze, anche nelle restanti posizioni di vertice. Mike McCoy è reduce da un paio di disgraziate esperienze. I quattro anni da head coach dei Chargers si sono chiusi con un 27-37 di record e un solo viaggio ai playoff, pur con una squadra di grande qualità guidata da Philip Rivers. Soprattutto, però, l’avventura da offensive coordinator dei Broncos, iniziata la scorsa estate, si è chiusa già il 20 novembre, dopo sei sconfitte consecutive. Al Holcomb, al pari di Wilks, ha pochissima esperienza e, in particolare, non è mai stato defensive coordinator prima della chiamata dei Cardinals per il ruolo a partire dalla prossima stagione.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Quanti dubbi avvolgono l'imminente stagione dei Cardinals. Tanti azzardi, altrettanti rientri da gravi infortuni e un coaching staff senza certezze non possono chiarire quale sarà il ruolo di Arizona nel 2018. I playoff, però, rischiano di restare un miraggio.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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