Il Preview di Week 4 NCAA

Finalmente si fa sul serio: con week 4 iniziano infatti ufficialmente i conference game! Tanti, forse troppi, i “must watch”, come sempre cercheremo di darvi i giusti suggerimenti per godervi il meglio del fine settimana di college football.

SE DEVE ESSERE UNA…

Quando il gioco si fa duro… diventa difficile pensare di potersi “limitare” ad una sola partita. Sono almeno quattro o cinque le sfide che meriterebbero di essere seguite con la massima attenzione: da Auburn-Texas A&M a Michigan-Wisconsin, passando per Florida-Tenneesse o UCF-Pitt bisognerà attrezzarsi con almeno tre schermi per poter vedere tutto, o almeno il più possibile. La partita della settimana, dal mio punto di vista, è però Georgia-Notre Dame che NON è un conference game ma rappresenta un passaggio fondamentale per la stagione di entrambi gli atenei ed in particolare per quella degli Irish che essendo una indipendent si giocherà le chance di accesso ai playoff proprio in nelle tre-quattro super sfide presenti nella schedule. Quella con i Bulldogs, ça va sans dire, è una di quelle. La particolarità di questa rivalry è che queste due corazzate si sono affrontate solo due volte nella loro storia ed in entrambi i casi sono stati i Bulldogs ad uscire vincitori per un solo possesso. Nel 1981 l’occasione per il confronto fu lo Sugar Bowl: la grande difesa di Notre Dame contro il futuro Heisman winner Herschel Walker. Vinse Georgia per 17-10 in una partita caratterizzata dalle 150 yard di Walker, dagli errori e dall’incapacità degli Irish di trasformare le tante occasioni in punti. Due anni fa la Georgia di Roquan Smith e Lorenzo Wright vinse a South Band di un punto, forzando e recuperando un fumble nell’ultimo drive dei padroni di casa che chiuse la contesa.  Questo terzo atto verrà giocato ad Athens. Favoriti i padroni di casa che guidati dal loro leader Jake Fromm puntano decisi alla vittoria nella SEC (Alabama, e super rimonte, permettendo) mentre la Notre Dame della sorpresa Ian Bokk, apparso sui radar dal nulla a metà della scorsa stagione, cerca la riconferma dopo i playoff della scorsa stagione.

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LE SFIDE PIU’ INTERESSANTI DI WEEK 4

Adiamo come sempre in ordine cronologico e partiamo da Utah-USC che si giocherà nella notte tra venerdì e sabato (ore 2:00). Gli Utes, come già ricordato tante volte, sono indicati da molti come la possibile sorpresa nella PAC12 e fino a questo punto non hanno deluso. USC, dopo le prime due vittorie, ha perso all’OT con BYU una partita divertente ma caratterizzata dai troppi errori. Per poter pensare di impensierire Utah i Trojans avranno bisogno del miglior Slovis possibile dovranno trovare il modo di rallentare il duo Huntley-Moss. Tennesse-Florida e Michigan-Wisconsin apriranno il programma del sabato pomeriggio (ore 18:00). I Vols dopo le due sconfitte iniziali e la W con Chattanooga hanno la chance di cambiare il corso della stagione: dovesse arrivare infatti l’affermazione con Florida passerebbero in secondo piano i primi due passi falsi. I Gators  scenderanno in campo a The Swamp senza Felipe Franks ma sull’onda lunga di quei 19 unanswered points che hanno consentito la rimonta a Lexington con i Wildcasts. Partita dal difficile pronostico. Michigan, dopo aver rischiato il super upset con Army, affronta una squadra tosta che ha una delle migliori OL de paese e Jonathan Taylor, un carrarmato con casco e paraspalle. Si gioca a Madison ma non è questo il problema: la chiave dell’incontro sarà la capacità dei Wolverines di muovere la catena con continuità. Il “come” è tutti da scoprire.

Michigan State-Northwestern (ore 18:00) è un match da seguire con attenzione soprattutto lato Spartans. Dopo l’inaspettata sconfitta con ASU i ragazzi di Dantonio sono chiamati alla reazione. Northwestern non è certo l’avversario più comodo ma se MSU vuole provare a dire la sua all’interno di una B1G, che sembra avere in Ohio State il sicuro padrone, non può prescindere dal vincere, e convincere, con i Wildcats. Inutile ribadire che molto, se non tutto, passerà dal diversamente produttivo attacco degli Spartans (sulla difesa pochi dubbi)

Auburn-Texas A&M è il match più interessante delle 21:30 a meno di non essere in possesso di una macchina del tempo che restituisca dignità ad una sfida come quella tra Luoisville e Florida State che solo tre stagioni fa avrebbe avuto implicazioni importanti all’interno della ACC. Bo Nix e Malzahn da una parte, Kellen Mond e Jimbo Fisher dall’altra. Per gli Aggies un test più “accessibile” dopo la rullata presa in South Carolina in week 2, per Auburn la possibilità di esplorare il proprio potenziale dopo la bella vittoria in rimonta contro Oregon e un paio di passeggiate di salute. Sapremo qualcosa di più di entrambe alla fine della partita.

Da seguire, sempre alle 21:30, UCF-Pitt che potrebbe regalarci qualche sorpresa. Mi aspetto la solita macchina da punti che risponde al nome di Black Nights ma sono rimasto ben impressionato da Pitt che nel weed-end scorso ha rischiato di vincere al Beaver Stadium. Dovesse la difesa di Narduzzi riuscire anche solo a rallentare l’euforia della offense dell’università di Orlando potremmo avere una partita.

All’1:30 occhi puntati su Texas-Oklahoma State che ha una chiara favorita nei Longhorns ma rappresenta un test piuttosto insidioso per i ragazzi di Herman che hanno sì vinto le partite che dovevano vincere ma contro LSU hanno mostrato qualche limite difensivo che contro l’attacco dei Cowboys potrebbe costare caro. Interessanti i numeri del freshman QB di Gundy Spencer Sanders che nelle tre non competitive giocate fino ad ora ha ammassato 622 yard 7 TD a fronte di un solo intercetto. Qualche dubbio in più sulla difesa che ha concesso, ad esempio, 36 punti ad Oregon State. Sarà una partita dominata dagli attacchi e decisa dalle difese. Sembra un paradosso, ma non lo è.

IN WEEK 4 POTREBBERO INTERESSARVI

Washington-BYU alle 21:30 è un test importante per gli Huskies mentre la doppietta targata SEC delle 22:00, Miss State-Kentucky e South Carlolina-Mizzou, ci offre due sfide divertenti tra squadre che non hanno magari nulla da chiedere alla stagione ma possono regalarci un buono spettacolo. Meno “divertimento” è più concretezza in Oregon-Stanford con i primi che non possono sbagliare se vogliono tenere in piedi la candidatura della PAC12 ai playoff mentre i Cardinals, che dopo la W all’esordio con Northwestern hanno infilato due brutte figure seppur con team di buon livello come USC e UCF, avrebbero bisogno di una vittoria per dare un senso alla stagione.

Alle 4:00 stuzzicadenti per seguire Colorado-Arizona State con i Buffs capaci di tutto ed il contrario di tutto e ASU sorpresa super positiva della prime tre week di stagione.

UPSET ALERT DI WEEK 4

Il caffè me lo gioco su Tennessee che batte Florida. Dopo l’euforia per la rimonta con UK i Gators potrebbero dover iniziare a fare i conti con la realtà. L’assenza di Franks potrebbe essere un ostacolo troppo difficile da superare contro una squadra che arriverà a Gainsville consapevole di dover fare la partita della vita.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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