Seicentotrentacinque

I Browns hanno vinto, i tifosi di Cleveland hanno vinto, l’NFL ha vinto, con il record di spettatori per un TNF, Budweiser, ed i suoi frigoriferi pieni di birra finalmente unlocked, ha vinto, tutti gli appassionati al di fuori dei sostenitori dei Jets hanno vinto.

Era da oltre due anni che la franchigia dell’Ohio non portava a casa la parte buona del referto e non provava la sensazione più bella che lo sport possa regalare, la vittoria. L’ultima gioia era infatti datata 24 dicembre 2016, giorno in cui Cleveland aveva sconfitto per 20-17 davanti al pubblico di casa gli allora San Diego Chargers, oggi trasferitisi nella città degli angeli.

I Browns nelle prime due week della stagione ci erano andati vicini: contro gli Steelers nell’opener avevano interrotto, con un pareggio, la striscia di 17 sconfitte mentre contro i Saints si erano fatti rimontare nel quarto periodo un vantaggio di 9 punti. In tutti e due i casi a tradire le speranze di un popolo era stato Zane Gonzalez, il kicker, sbagliando l’impossibile e forse anche qualcosa di più.

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Giovedì è successo di tutto e forse, aggiungo io, la prima W dopo 635 giorni non sarebbe potuta arrivare che attraverso il concatenarsi di eventi straordinari.

Cleveland si è trovata sotto di 14 punti dopo un quarto e mezzo di gioco, punita da due segnature dell’ex di giornata Isahia Crowell (karma is a bitch), lo stesso giocatore che aveva segnato il TD della vittoria contro i Chargers. Il record della franchigia dell’Ohio dal 2008, dovendo rimontare un doppio svantaggio, era 1-72-1. L’infortunio di Taylor ha costretto Hue Jackson a buttare nella mischia Baker Mayfield, facendolo diventare il sesto QB scelto con la 1° assoluta a debuttare entrando dalla panchina, il primo dai tempi di Jamarcus Russell (2 dicembre 2007).

Nel drive d’esordio il rookie da Oklahoma ha portato i suoi in raggio da FG consentendo ai Browns di mettere i primi tre punti della partita, nessuno dei precedenti 5 subentrati ci era riuscito, mentre ad inizio quarto quarto si è reso protagonista di una catch su una conversione da due punti che è valsa il pareggio e la genesi della baker special.

Anche quando i Jets sono riusciti a tornare avanti nel punteggio, ad inizio dell’ultima frazione, la sensazione era che Cleveland avrebbero vinto la partita consentendo a Mayfield di entrare in un ristrettissimo gruppo di debuttanti scelti alla 1° assoluta capaci di rimontare un deficit di 14 punti (Elway, Stafford, Luck e George gli altri capaci di una simile impresa). L’ultimo rookie alla prima presenza ad esserci riuscito era stato FitzMagic con i Rams nel 2005. Bakerone ha chiuso l’incontro con un ottimo 17/23 per 201 yard ed un QBR di 95,4 il più alto per un QB dei Browns dal 2007 e il migliore nelle ultime 5 stagione per un signal caller con almeno 20 tentativi e 0 TD pass.

Le segnature sono arrivate su due short run di Carlos Hyde che prima della sfida era in sala parto con la fidanzata in attesa di Carlos JR e che in quella sala ci è tornato subito dopo la partita festeggiando, vittoria, nascita del pargolo, ed il suo compleanno. Un’ultima curiosità: Hue Jackson, alla seconda gioia in 35 partite alla guida dei Browns, non ha ancora ottenuto una vittoria di Domenica. Le due W sono arrivate infatti di sabato (2016) e giovedì.

I soliti Browns…

Ora… Il passo successivo per i Browns, conquistata questa benedetta W, deve essere quello di “normalizzare” una situazione che era diventata grottesca ma che dovrebbe invece rappresentare la ragione per cui si scende in campo a livello professionistico: vincere partite. Come ha sintetizzato bene Adam Shefter di NFL.com sembra che Cleveland abbia vinto il Super Bowl mentre la W con i Jets è solo la naturale conseguenza del lavoro di un team che in estate si è rinnovato molto, accumulando talento e che anche al draft sembra aver scelto finalmente bene dopo anni difficili non solo sul gridiron.

Le prossime tre partite, con Raiders, Ravens e Chargers ci racconteranno molto sul futuro a breve della franchigia che già in questa stagione potrebbe ottenere risultati importanti in una AFC North che pare essere meno scontata di quanto si potesse pensare.

Cleveland ha il potenziale per vincere tra le nove e le dieci partite, se ci credono anche loro questo è l’anno in cui rivediamo i Browns ai playoff.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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