Il preview dei Championship NCAA

Weekend di Championship, e di verdetti, quello che ci attende. Da Oregon-Utah, nella notte tra venerdì e sabato, a Ohio State-Wisconsin, kickoff alle 2:00 tra sabato e domenica, passando per le finali di SEC, ACC e BIG12 tutto (molto) è ancora in discussione. Se LSU e Ohio State sembrano sicure di un posto tra le magnifiche quattro per tutte le alte squadre coinvolte, ad eccezione di Oregon e Virginia, sembra esserci almeno una possibilità di approdare ai college football playoff. Divano, pop-corn e qualce birretta (senza esagerare) sono l’unico consiglio che vi possa dare.

PAC12

pac 12 championship

La speranza era di averle ancora tutte e due in corsa per la postseason ma la sconfitta dei Ducks contro Arizona State ha estromesso da ogni discorso Herbert&co. Utah arriva a questo appuntamento dopo aver archiviato la miglior regular season dal 2008 chiusa con un impressionante 11-1 reso possibile dalle 8 W consecutive dopo lo scivolone con USC di fine settembre. La coppia Huntley-Moss, che possiamo far diventare un trio aggiungendo il WR Britain Covey, rappresenta la spina dorsale di una squadra che anche difensivamente si è ben comportata chiudendo al primo posto della nazione per yard concesse su corsa e che ha collezionato più intercetti (13) che TD pass subiti (12). Oregon, che torna in finale per la prima volta dal 2014, anno in cui i Ducks sconfissero Arizona e arrivarono alla finale nazionale poi persa con Ohio State, ha vaporizzato una clamorosa stagione, almeno nei risultati, con due black-out, quello del quarto periodo nell’opener con Auburn e quello nel primo tempo con ASU, che ne hanno compromesso le chance di playoff. Herbert ha forse brillato meno di quanto ci saremmo potuti aspettare mentre la difesa si è ben comportata chiudendo al 10° posto della nazione per yard concesse su corsa. L’impressione, in alcuni momenti, è stata che ad Oregon mancasse ancora qualcosa per essere competitiva ai massimi livelli ma il nucleo è buono e nonostante l’uscita del QB #10, che andrà tra i pro, la squadra di Cristobal ha tutto per essere protagonista anche nelle prossime stagioni. A Santa Clara le squadre arrivano ovviamente con animo diverso: Oregon spera di chiudere bene questo 2019 cosciente di non aver possibilità di playoff, gli Utes vogliono continuare a stupire consapevoli che solo con una W convincete e la contemporanea sconfitta di Georgia si materializzerebbe quel sogno inseguito per quattro mesi e adesso così vicino. Favorita Utah di 7 punti.

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ACC

acc championship

La rullata pronta ad accadere non cambierà di una virgola la splendida stagione di Cavaliers. Capisco che non sia il massimo iniziare il preview di una finale in questo modo ma dobbiamo essere realisti e per quanto chi vi scrive sia un Perkins-Believer non c’è possibilità alcuna che i ragazzi di Mendenhall escano con la parte buona del referto dalla finale della ACC. I Cavs la loro finale l’hanno già vinta arrivando a questo appuntamento dopo aver battuto la lanciatissima VT nell’ultima giornata di RS. I Tigers sono semplicemnte troppo forti e, pur non avendo brillato durante la stagione, hanno tutto quello che serve per tornare ai playoff e provare a difendere il titolo. La velocità della D di Sweeney soffocherà ogni tentativo di assolo di Perkins e l’infinito talento offensivo di Lawrence&co completerà l’opera in una sfida in cui vedo tra le squadre (almeno) tre TD di differenza.

BIG12

big 12 championship

Quello tra Baylor e OU è forse più intrigante dei cinque Championship un po’ per quanto successo nello scontro di qualche settimana fa, con i Sooners capaci di rimontare 25 punti di svantaggio, e un po’ perché entrambe le squadre oltre al titolo di conference si giocano le residue chance di postseason. I Sooners hanno chiuso la stagione regolare con oltre 44 punti di media (quinti nella nazione) guidati da un Jalen Hurts strepitoso che dopo i dubbi della offseason ha mostrato qualità di passatore che nessuno gli riconosceva e che non vincerà l’Heisman solo “per colpa” di Joe Burrow. La sorpresa per il team con sede a Norman è stata la tanto bistrattata difesa che ha concesso poco più di 330 yard a partita e meno di 200 su passaggio dopo anni di disastri assoluti. Baylor, che non più tardi di 2 anni fa aveva chiuso con un imbarazzante 1-11, è stata forse la sorpresa di questa stagione di college football anche grazie da una difesa che ha concesso pochissimo non tanto in termini di yard (353) quanto di punti, solo 18,3 a partita buoni per il tredicesimo posto nella speciale classifica nazionale. Oklahoma, in striscia da 4 partite, è l’unica squadra ad aver vinto almeno tre titoli consecutivi della BIG12 (c’è riuscita due volte), mentre Baylor è l’unico altro ateneo della conference ad aver vinto almeno due titoli consecutivi (2013-2014) e proverà sabato ad Arlington a porre fine all’egemonia dei Sooners. I Beras hanno già dimostrato di avere i mezzi per poterci riuscire, se poi si riuscisse ad evitare di ripetere lo zero a tabellone del secondo tempo di novembre a Waco si potrebbe seriamente pensare di celebrare una stagione strepitosa con il titolo di conference.  Detto così sembra semplice. La realtà? OU favorita di 10 punti.

SEC

sec

Joe Burrow contro Jake Fromm. LSU contro Georgia. Una finale da sogno, la migliore che la SEC poteva regalarci quest’anno, che avrà risvolti importantissimi anche in chiave college football palyoff perché se i Tigers sono già sicuri della partecipazione alla “final four” i ragazzi di Smart si giocano tutto in una notte contro la squadra più forte della nazione. Di LSU abbiamo detto tutto durante la stagione. Attacco rivoluzionato dal genio di Brady e dalla crescita esponenziale di Burrow, il mio favorito per l’Heisman, coadiuvato da un trio di WR da NFL, e di Edwards-Heleire, il segreto di pulcinella di una offense che ha prodotto spettacolo. Meno convincenti del solito in difesa anche se nelle partite importanti è stata poi capace di alzare il volume della radio. Georgia, che sembrava spacciata dopo la figuraccia con South Carolina, ha trovato la forza di reagire vincendo e convincendo sia con Florida che con Auburn  assicurandosi il terzo titolo divisionale consecutivo. La mia idea è che siano una squadra leggermente meno fisica rispetto al passato, nonostante due ottime linee, e che Fromm non abbia fatto quel passo necessario per far esplodere definitivamente un attacco che avrebbe il talento per fare di più. Restano comunque un gruppo allenato magistralmente e che ha sempre trovato una soluzione ai propri problemi durante una stagione non così semplice. Per battere LSU servirà la partita perfetta e come spesso mi è capitato di scrivere un Fromm che vada oltre il compitino. LSU sembra averne di più ma i Bulldogs sanno che una sconfitta significherebbe quasi certamente l’esclusione dalle top 4. Servono disciplina, coraggio e quella disperazione tipiche delle grandi imprese (ed almeno 35 punti a tabellone). LSU favorita di 3

B1G

big ten

La miglior squadra della nazione, così dice il ranking, contro uno dei team più quadrati dell’intero college football. Il talento spropositato dell’ateneo di Columbus contro l’erede di Melvin Gordon a Madison. I Buckeyes, campioni in carica, hanno pochissimo da chiedere a questa partita consci che il big prize è un altro e si chiama titolo nazionale. Day, alla prima stagione da HC, ha fatto benissimo sfruttando nel miglior modo possibile Justin Fields, su cui onestamente avevo più di un dubbio, e JK Dobbins, definitivamente esploso dopo le montagne russe delle scorse stagioni. A far fare un ulteriore step è stato però Chase Young che ha trasformato la difesa, dopo i problemi dell’ultima stagione di Urban Meyer, dando una dimensione differente a tutto il reparto. Wisconsin ha rischiato grosso riuscendo a conquistare il championship solo all’ultima giornata contro Minnesota, l’antagonista di tutta una stagione. Jonathan Taylor è uno spettacolo per gli occhi anche se le ultime uscite con OSU son sempre state piuttosto deludenti sia dal punto di vista personale che di squadra. Il problema dei Badgers è l’essere monodimensionali, limite che contro un roster talentuoso come è quello di Ohio State tendenzialmente paghi. I Badgers dovranno quindi trovare il modo di mettere palla in aria per aprire poi gli spazi per le scorribande del loro RB fenomeno mentre difensivamente sarà fondamentale limitare il duo Fields-Dobbins. Nel match di stagione regolare i ragazzi di Chryst son stati in partita fino all’ultimo quarto per poi subire 28 punti non risposti. Serve un’impresa, come una impresa sarebbe conquistare un eventuale quarto posto. In questi casi si dice “un passo alla volta”. Ohio State favorita di 14 punti.

Scusate il College Football – S03E15

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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