[NFL] Week 16: Il pagellone NFL

Ogni giornata in NFL porta con sé una serie infinita di informazioni. Di settimana in settimana cercheremo di ordinarle e dar loro un voto, per orientarci meglio tra di esse. Tra chi ha brillato e chi invece ha deluso, tra chi merita un bel 10 e chi una bocciatura; tentando di non scordarci di nessuno tra coloro che, in un modo o nell’altro, meritano l’attenzione del pubblico. E’ il nostro pagellone NFL!

Voto 10: Bruce Arians

Arians non è un grandissimo allenatore perché ha preso un quarterback con problemi fisici e l’ha messo al centro di un atttacco vincente. Non è  un grande coach per poter fare tranquillamente a meno del suo 10miglior difensore. Non è un grande tecnico perché ha utilizzato ogni suo strumento per creare una gran difesa  e un attacco imprendibile. Arians è un  grande allenatore perché con tre possessi di vantaggio protesta fino alla penalità per una giusta pass interference. I suoi giocatori si stanno chiedendo: “Ma se lui non si arrende mai perché dovremmo farlo noi?”
Ci rivediamo a febbraio Cardinals.

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Voto 9: Ryan Fitzpatrick

Lungi dall’essere perfetta, la partita di Fitzpatrick testimonia come si possa sbagliare e rifarsi all’interno della stessa contesa, e uscirne vincenti. Nei primi  tre  quarti di gioco Ryan ne combina una dietro l’altra,9 lanciando male e sbagliando spesso la misura. Poi i Jets vincono il coin toss del supplementare e gli vengono gli occhi della tigre. Nessuna imprecisione, passaggio finale che pare essere anche troppo facile, vittoria, probabilmente Playoff.

Voto 8: Julio Jones

Nei Falcons disperatamente attaccati a una speranza di  Playoff c’è il diamante più splendente  di tutti. Jones esegue una ricezione spaziale per mandare i suoi davanti contro i dominatori della stagione. Si alza e 8strappa la palla dalle mani del defensive back avversario, involandosi verso la End Zone. Se non ci sono più imbattuti in NFL è merito suo, come è merito suo se ad Atlanta possono permettersi ancora di sognare.

Voto 7: Rob Gronkowski

D’accordo, i Patriots hanno perso. Stanno cascando uno a uno, in modo talmente affannoso che anche7 Belichick sembra talvolta avere poca scelta e soccombere. Quando però chiama il numero 87, eglli crea la magia. Un terzo e  un quarto down, e il drive continua fino al pareggio. Uno dei più decisivi giocatori che abbiamo mai visto.

Voto 6: Frank  Gore

Se i Colts, come molto probabile, non si qualificheranno per i Playoff, la colpa non può essere dell’ex San 6 Francisco. Gore, come d’altra parate per quasi tutta la carriera, è stato semplicemente sfortunato nel giocare sempre in squadre mai  alla sua altezza. Le 85 yard e due touchdown nella penultima partita della sua dodicesima stagione in NFL rendono l’idea di quale continuità e longevità abbia avuto.

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Voto 5: la prima scelta assoluta

NFL fai qualcosa perché, come domenica, se ricapita un Texans-Titans così alla sedicesima settimana l’anno prossimo c’è da spararsi. Non appena i Titans sono andati sotto di due possessi e Taylor Lewan ha 5lasciato precauzionalmente l’incontro, la contesa era finita e la prima assoluta 2016 assegnata. Triste vedere una squadra motivata contro una banda che, anche inconsciamente, si tira indietro. I Titans avranno la prima assoluta, e anche se non uscirà il nuovo Luck, Manning o Newton, non si sono tirati indetro quando c’è stato da perdere.

Voto 4: Brandon McManus

Poi si è rifatto, ma il field goal con il quale ha chiuso i tempi regolamentari nel Monday Night ha del 4ridicolo. Con Denver speranzosa di qualificarsi grazie a quel calcio, McManus spara, mentre il cronometro scende a zero, a minimo dieci metri dal palo di sinistra. E il bello è che Osweiler si era buttato in quella posizione nel gioco precedente per favorirlo. Forse il peggior calcio dell’anno, che fortunatamente per lui non costa la stagione ai suoi.

brandon mcmanus broncos

Voto 3: New York Giants

Ma almeno presentarsi al campo? Già eliminati prima di giocare, e senza Odell Beckham Jr., i Giants vengono umiliati dai Minnesota Vikings, molto più motivati. Siamo portati a pensare che il football non sia 3gioco in cui ti puoi tirare indietro, ma New York sembra fare proprio quello. Eli lancia forse due o tre buoni lanci in tutta la partita, la difesa è un colabrodo, i Vikes escono con 49 punti e la leadership nella loro division. Ma crediamo che anche loro avrebbero preferito conquistarsela contro un avversario vero.

Voto 2: Ben Roethlisberger

Gli Steelers avevano l’opportunità di battere i rivali Ravens e giungere ai Playoff. Purtroppo per loro è avvenuto il contrario, con Baltimore che ha ringiovanito questa grande rivalità fermando Pittsburgh sulla 2 soglia della Post Season. Nel generale stordimento giallo-nero stupisce Big Ben, che non lancia neanche un touchdown e si fa intercettare per due volte. Uno dei migliori attacchi della lega non produce uno sforzo sufficiente a liberarsi di un avversario fiero, ma menomato, e Roethlisberger è sul ponte della barca che va a fondo.

Voto 1: James Starks

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Nel totale fallimento Packers, che subiscono la peggiore sconfitta dell’anno contro un avversario francamente fuori portata, colpisce la partita di Starks. Il suo fumble alimenta la figura pessima della sua 1squadra, e serve a ricordarci quanto il backfield di Green Bay sia una delle principali ragioni di un anno in cui gli uomini di Mike McCarthy hanno deluso qualsiasi aspettativa. Se i Packers sembrano ora il peggiore team ai Playoff la colpa è anche di chi scende in campo, come Starks, e non ci mette la giusta dose di concentrazione.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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