La Strada verso il Draft: Jaelan Phillips

Età: 22 – Ruolo: EDGE – College: Miami
Classe: Junior – Altezza: 6’5″ (1.98 m) – Peso: 255 lbs (115 kg)

In un Draft orfano di un elite EDGE defender, a capitanare le varie board come #1 in questo ruolo si sono avvicendati diversi giocatori. Stabilmente nel gruppetto di testa da quando è iniziata la stagione di college football potete aver letto il nome di Jaelan Phillips dalla University of Miami.

La storia di Phillips è interessante tanto per quanto dimostrato in campo che per quello che ha dovuto superare fuori da esso. Nella classe di recruiting del 2017 molti, se non tutti, i siti dedicati avevano Phillips come prospetto n.1 della nazione, non del ruolo, di tutti i ruoli. Nativo di Redlands (California), il giovane Jaelan frequenta la High School della sua città, la Redlands East Valley, dove non riesce a imporsi nella squadra di football fino al completamento dello sviluppo avvenuto dopo il suo secondo anno di scuola. Da lì in poi la crescita è impressionante e improvvisamente diventa uno dei prospetti più ricercati di tutta la nazione. A bussare alla porta di casa Phillips nell’ordine: Alabama, Georgia, LSU, Michigan ed ovviamente USC sempre la prima scelta (fino a poco tempo fa) per i ragazzi californiani. Alla fine resterà nello stato natio ma non con i Trojans, bensì con i Bruins di UCLA che lo conquistano grazie al maggiore prestigio accademico e ad un programma di studi in musica (sua altra grande passione) più avanzato.

La carriera a Westwood, a parte qualche lampo di strapotere fisico, viene frenata dai troppi infortuni. Comprese diverse concussion a causa delle quali (e sotto consiglio dei medici di UCLA) decide nel dicembre 2018 di ritirarsi dal football giocato. Qualche mese dopo saranno gli Hurricanes dalla parte opposta del paese a solleticare nuovamente la sua voglia di giocare. Anche Miami, come UCLA, ha un percorso di studi musicali molto prestigioso ed è questo, insieme alla difesa “defensive end friendly” degli Hurricanes che convince Jaelan a trasferirsi.

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Tenuto ai box per le regole sul trasferimento (non più in vigore) per tutta la stagione 2019, ha l’occasione di ricostruire il proprio fisico al fine di evitare il più possibile nuovi infortuni.

 

L’opt-out del compagno di squadra Gregory Rousseau prima dell’inizio dell’anno, apre le porte a Phillips che diventa il pass rusher di riferimento per la difesa di Manny Diaz. Le attese vengono ripagate: 10 gare giocate, 45 tackle, 15,5 tackle for loss, 8 sack ed 1 intercetto. Alla fine della stagione 2020, sull’onda del rinnovato entusiasmo, si dichiara per il Draft 2021.

Fisicamente sembra già un giocatore pronto per la NFL: è “lungo” ma ha un’ottima struttura fisica e delle abilità atletiche non indifferenti. Usa molto bene la sua agilità specialmente in laterale e grazie ad un primo passo molto esplosivo, alla flessibilità e ai piedi rapidi riesce quasi sempre a mettere in difficoltà l’uomo di linea che si trova di fronte. Il repertorio dei movimenti che Phillips possiede è evidente in questa clip:

 

Qui invece è possibile vedere l’impressionante rapidità dello spin move con il quale si libera del malcapitato Right Tackle arrivando a disturbare il quarterback avversario:

 

Ogni mossa sembra naturale per lui, la tecnica è pressoché perfetta e possiede una svariata quantità di counter move che lo rendono di difficile lettura per le linee offensive avversarie che, per fermarlo, hanno dovuto molto spesso ricorrere al raddoppio. Avendo giocato in due difese differenti (come OLB a UCLA e come DE puro a Miami) ha una buona esperienza in svariati allineamenti anche se, in fin dei conti, il suo meglio lo ha dato nell’ultimo anno schierato in una 4-3.

Un prospetto perfetto dunque? Not so fast my friend.

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Ovviamente la storia medica è il grande, enorme, punto di domanda della futura carriera di Phillips. Da quando è tornato dal ritiro ha, come detto in precedenza, cambiato totalmente il suo corpo che è rimasto sempre sano ma tutte le squadra vorranno, comprensibilmente, scavare a fondo in questa storia per evitare brutte sorprese. Infatti, quando si tratta di concussion, non si è mai troppo prudenti e, avendone avute già 3, lo scrutinio medico su questo ragazzo sarà quello che farà la differenza su quando verrà chiamato.

Da migliorare anche alcune tecniche quando si trova a dover fermare una corsa. E’ molto più decisivo come pass-rusher che come run-stopper dove spesso si è trovato imprigionato nell’OL avversaria.

L’ascesa di Phillips fino ai primi due giri del prossimo Draft era altamente preventivabile per quanto dimostrato nella sua ultima stagione collegiale. Un giocatore così completo in uno dei ruoli più importanti nella NFL farà gola a tutte le squadre che vorranno scommettere sul superamento dei problemi fisici pregressi senza i quali staremmo sicuramente parlando di Phillips come uno dei migliori giocatori di questo Draft e possibile scelta nella Top 10. D’altra parte se c’è una cosa che non ha mai abbandonato questo ragazzo dall’inizio della sua carriera a Redlands è stato il talento.

Ad oggi è probabile che possa essere scelto dalla 20 fino all’inizio del secondo giro. Potrebbe essere il compagno ideale per Myles Garrett ai Browns i quali necessitano tremendamente di aggiungere profondità al reparto. Così come i Titans e i Jets che posseggono una scelta nel range in cui Phillips sarà disponibile. Tampa Bay alla 32 credo sia un’altra destinazione possibile: i Bucs devono ancora decidere cosa fare di Shaq Barrett ed hanno Pierre Paul che entra nel contract year, è molto probabile che il loro focus sarà sulla linea difensiva con una delle prime scelte.

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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