La strada verso il Draft: Alijah Vera-Tucker

Età: 21 – Ruolo: Offensive Guard/Tackle – College: USC
Classe: Redshirt Junior – Altezza: 6’4″ (1.93 m) – Peso: 315 lbs (143 kg)

Alijah Vera-Tucker è uno degli OL più quotati del prossimo draft. E se proseguite capirete perché.

Nasce e cresce a Oakland, California e frequenta la scuola cattolica Bishop O’Down High School, per la quale gioca sia come tackle che come defensive end divenendo un Under Armour All-American e recruit 4 stelle. Come per tutti i prodotti di un certo livello delle high school californiane, anche per Alijah il sogno era quello di giocare al Coliseum di Los Angeles vestendo la maglia dei Trojans, che divenne realtà nel 2017.

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La prima stagione con USC la visse dalla sideline, vestendo la redshirt e rimandando l’esordio ufficiale all’anno seguente, nel quale, causa anche qualche infortunio ai presunti titolari, riuscì a trovare una buona continuità divenendo a tutti gli effetti un titolare, e tale resterà fino alla sua decisione di dichiararsi eleggibile al Draft 2021.

Vera-Tucker è un lineman versatile, che nei primi due anni a USC giocò da guardia, scalando sull’esterno solo in quest’ultima stagione, peraltro fortemente accorciata dal covid. Questo fa di lui un ragazzo sì con discreta esperienza – tre anni da titolare in un college di alto livello – ma quasi tutta sull’interno della linea.

Atletismo eccezionale, come evidenzia il suo incredibile controllo del corpo in pass protection. Si muove con molta facilità per essere un ragazzone di quasi 150 chili, abilissimo negli scivolamenti laterali, fondamentali nella protezione della tasca, come dimostrano i passi di valzer del video qua sotto.

Anche tecnicamente è un prospetto molto più preparato della media: sfrutta in modo eccellente la propria agilità per mettersi sempre nella posizione migliore per riuscire nel suo intento, sia esso arginare una bull rush o coprire un blitz.

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Il primo passo all’indietro è un fondamentale che possiede, grazie ad un atletismo decisamente sopra la media, e gli consente di poter contare una buona “separazione” iniziale dal suo pass rusher, potendo così marcare anche difensori molto veloci.

Nel video qui sotto si vede (left tackle, numero 75) come con atletismo e impegno riesca a contenere un pass rusher decisamente più grosso di lui

Altro ottimo fondamentale è la capacità di mantenere a lungo i blocchi, come mostrano ampiamente i suoi tape, di cui qua sotto avete un estratto.

Qualche difetto, comunque, lo ha: il più evidente è che manca un po’ di “length, di lunghezza nei propri arti superiori per poter essere a suo agio nella posizione di left tackle in NFL, e questo difetto fisico potrebbe limitarne molto la crescita, in quanto non è un problema “migliorabile”. Contro edge rusher molto più “lunghi” di lui potrebbe sempre andare in difficoltà. La length è spesso sottostimata come qualità fisica, ma è quella che consente spesso di avere la meglio in un corpo a corpo, perché poter mettere le mani sul proprio avversario senza che questi possa metterle su di te è un vantaggio incalcolabile. Anthony Joshua non avrebbe quattro cinture di campione mondiale dei pesi massimi, altrimenti.

Come run blocker è indubbiamente migliore negli schemi a zona che a uomo, ma non è un vero lead blocker che apre le difese come Mosé il Mar Rosso. Va anche detto che a USC il running game non era eccessivamente calvacato e quindi ci sono tutte le possibilità che con un lavoro mirato possa migliorare anche in questo. Il ruolo naturale di Vera-Tucker, come detto, è quello di guardia, ma in quest’ultima stagione a USC è riuscito ad occupare egregiamente il posto di left tackle, rimasto vacante dopo la partenza di Austin Jackson.

Il paragone più immediato, per la sua taglia e le sue qualità, è quello con Tristan Wirfs, che nella sua carriera ad Iowa ebbe un’evoluzione simile a quella di Vera-Tucker, il cui auspicio è ovviamente che il primo anno nella lega possa essere di successo come quello del collega, ora ai Tampa Bay Buccaneers.

È difficile trovare una squadra che non abbia bisogno di un uomo di linea offensiva. Ragionando sulla sua possibile posizione di uscita – attorno alla metà del primo giro – possiamo elencare come possibili destinazioni: Los Angeles, sponda Chargers, alla 13, Minnesota alla 14 oppure Miami alla 18, Chicago alla 20 o, al limite, Pittsburgh alla 24. Purtroppo per Kansas City sarà improbabile vederlo scivolare fino alla 31.

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