Super Bowl LV: Analisi del roster dei Tampa Bay Buccaneers

Per arrivare preparati al Super Bowl LV vi proponiamo l’analisi del roster dei Tampa Bay Buccaneers, attacco, difesa e curiosità. Per ogni giocatore abbiamo indicato anche il numero di maglia così da aiutarvi nell’individuarli sul campo.

OFFENSE

Quella fra Brady e Mahomes sarà una partita nella partita, con il veteranissimo Tom che detiene più o meno tutti i record per un quarterback nei playoff, avendo giocato 44 gare di post season, 17 più di Peyton Manning che è secondo in questa graduatoria e 20 più di Favre, terzo. Nel 2020-2021 Brady (12) ha disputato tutte e sedici le gare di regular season più le tre di playoff mentre la sua riserva, il trentunenne Blaine Gabbert (11) ha al suo attivo un lancio tentato contro Green Bay al sesto turno ed un buon 9 su 15 per 143 yard e due td pass nella gara dominata dai Bucs contro Detroit.

La coppia di runner dei Bucs è assolutamente temibile, con Ronald Jones (27) e Leonard Fournette (28) che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Jones è stato titolare nelle prime 14 partite, poi ne ha saltate un paio per un problema al mignolo della mano sinistra che ha richiesto una piccola operazione, quindi è stato appiedato da un guaio al quadricipite prima della sfida di post season contro Washington, e onestamente contro Green Bay ha fatto abbastanza fatica. Fournette, che in regular season ha la metà delle portate del collega, è invece parso in ottima forma in questi playoff, e in questo momento sembra essere lui il titolare.

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Ancora nella rotazione dei runner ci sono il rookie Ke’Shawn Vaughn (30) ed il povero LeSean McCoy (25), povero perchè dopo un’ottima carriera con la maglia di Philadelphia e Buffalo, Shady come viene soprannominato, ha vinto lo scorso anno il titolo con i Chiefs ma facendo da spettatore nei playoff e rischia nel finale di questa stagione, di subire il medesimo destino visto che dopo le dieci portate e le 15 ricezioni in regular season, nei playoff non ha ancora toccato palla.

Con i Bucs, Brady ha un gruppo ricevitori che con ogni probabilità a New England non ha mai avuto. Mike Evans (13) nonostante qualche acciacco fisico, è andato oltre le mille yard anche quest’anno e pur in una stagione onestamente un po’ sottotono, Chris Godwin (14) rimane sempre un terminale temibilissimo come dimostrano le 223 yards conquistate nelle 3 partite di post season. A metà campionato è poi anche arrivato il chiacchieratissimo Antonio Brown (81) che ha dato una bella mano all’attacco dei pirati ed ha chiuso la stagione regolare con il valore più alto nel rapporto fra gare giocate e ricezioni fra i wide receiver, ma è in dubbio per la finale a causa di un problema al ginocchio. L’arsenale a disposizione di Brady però non termina certo qui, perché i Chiefs dovranno guardarsi anche dal piccolo ma velocissimo Scotty Miller (10), autore della meta che allo scadere del primo tempo della finale della NFC ha inferto una mazzata pesantissima ai Packers, e dal rookie Tyler Johnson (18) che pur con un utilizzo limitato ha fatto vedere cose molto buone.

Fra i tight end la presenza di Rob Gronkowski (87) è naturalmente quella che ha destato la maggior attenzione mediatica in questa stagione, ed il buon Gronk non ha deluso le attese portando a casa 45 ricezioni, ma anche Cameron Brate (84), dopo un primo quarto di stagione da fantasma, ha via via migliorato il suo apporto e nelle tre gare di playoff ha messo a segno 11 ricezioni, 4 più di Gronkowski.

Il centro Ryan Jensen (66) che fa della fisicità una delle sue armi migliori, guiderà una linea che avrà a sinistra la guardia Ali Marpet (74) e il tackle Donovan Smith (76) e a destra la guardia Aaron Stinnie (64) ed il tackle rookie Tristan Wirfs (78) con Stinnie che è l’unico cambio rispetto al quintetto titolare che aveva iniziato la stagione essendo subentrato ad Alex Cappa, k.o. per un problema alla caviglia rimediato contro Washington nel wild card.

DEFENSE

Ndamukong Suh (93) e William Gholston (92) sono stati i due tackle titolari del notevole front four di Tampa per buona parte della stagione, con l’ex Raheem Nunez-Roches (56) a fare da prima riserva, ma nel Super Bowl i Bucs potranno contare anche su un altro cliente temibile, quel Vita Vea (50) che dopo aver saltato ben tredici partite per la frattura della caviglia destra, è rientrato contro Green Bay e potrebbe essere un’altra carta importante in mano a coach Todd Bowles. Una delle chiavi del match sarà la sfida fra la rabberciata linea offensiva dei Chiefs ed i due edge rusher Jason Pierre-Paul (90) e Shaquil Barrett (58), con Anthony Nelson (98) che avrà il delicato compito di tenere alta la pressione sul devastante attacco dei Chiefs mentre i titolari rifiateranno.

I linebacker Lavonte David (54) e Devin White (45) si muoveranno nel cuore della difesa in arancione, e sono gli stakanovisti del team visto che sono primo (David) e terzo (White) per snap giocati fin qui. Nel wild card Devin White era però assente dopo essere risultato positivo ad un controllo Covid ed al suo posto ha giocato Kevin Minter (51) il quale però nelle due gare successive non ha più messo piede in campo.

In una difesa che, come quella dei Chiefs schiera di base 5 defensive backs, i cornerback titolari saranno Jamel Dean (35), Carlton Davis (24) e Sean Murphy-Bunting (23), atleti tutti al di sotto dei 25 anni, con quest’ultimo che in post season ha già messo a segno 3 intercetti e una meta su ritorno.  La prima riserva del gruppo cornerback sarà il veterano Ross Cockrell (43), firmato dai Bucs a fine settembre come free agent. Jordan Whitehead (33) e il figlio d’arte Antoine Winfield Jr. (31) sono le safety titolari anche se il loro status in vista della partita di domenica è in forse. In caso di assenze, i Bucs possono contare su Mike Edwards (32) come già successo nella gara contro Green Bay. Ultimo componente del secondario di Tampa Bay è quell’Andrew Adams (26) che ha giocato appena 24 snap in regular season ma è stato poi in campo praticamente per metà gara contro i Packers. Una curiosità: nel 2017 Adams, Cockrell e Pierre-Paul facevano tutti parte della difesa dei Giants guidata da Steve Spagnuolo, oggi defensive coordinator dei Chiefs    

CURIOSITÀ

Tom Brady è uno dei due atleti che negli ultimi trenta anni ha disputato dieci finali fra NFL, NBA, NHL e MLB; gli tiene compagnia un’altra leggenda come LeBron James. Rob Gronkowski è in testa a quasi tutte le classifiche per i TE in post season fra yards guadagnate (1208), ricezioni (83) e touchdown (12). In tutte e tre le graduatorie dietro a lui c’è Travis Kelce dei Chiefs. L’head coach dei Bucs Bruce Arians è stato running back coach dei Chiefs dal 1989 al 1992 mentre altri due allenatori dei Pirati, Kevin Ross e Todd McNair furono draftati da Kansas City. Il defensive coordinator Todd Bowles e il coach degli inside linebacker Mike Caldwell hanno lavorato a Philadelphia sotto Andy Reid mentre nel coaching staff di Tampa è presente Tom Moore, da 41 anni coach in NFL.

Nelle ultime sette stagioni Antonio Brown e Mike Evans sono rispettivamente primo e terzo nella NFL per TD segnati. Dal 2012 Lavonte David è il leader della NFL per placcaggi (solo tackle) con 804. Infine, come forse sapete, nella crew arbitrale ci sarà la prima donna arbitro in un Super Bowl, l’ottima Sarah Thomas, ma nel coaching staff dei Bucs sono presenti ormai da un paio di stagioni due validissime “signore”: Lori Locust, assistente al coach della linea difensiva, e Maral Javadifar, a sua volta assistente allo strenght and conditioning coach. 

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