NFL Preview 2020: New Orleans Saints

Nella preview della scorsa stagione si era parlato di grande voglia di rivalsa, forse troppa. E alla Saints Practice Facility Metairie in Louisiana avevano tutti i motivi per bramare vendetta. Il calendario era ostico, per questa ragione non mi sbilanciai oltre il record di 11-5 per poi essere puntualmente smentito dal 13-3 di fine anno, indicatore che avrebbe dovuto stabilire New Orleans con semplicità tra le pretendenti al trono; ma qualcosa è andato storto, la wild card contro i Vikings ha sorpreso tutti sgretolando quel senso di superiorità dello strapotere di Brees.

E ora? Ora i tecnici di Huddle Magazine tenteranno di trovare la chiave di lettura alla prossima stagione pur non potendo utilizzare parametri del training camp, informazioni degli insider o telefonate segrete nel cuore della notte per essere informati delle strategie di gioco.

OFFENSE

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Thomas saints buccaneers

Nel 2019 Michael Thomas è il migliore nelle medie e nelle ricezioni, Drew Brees è il migliore al lancio, Alvin Kamara lo è nelle corse. Sostanzialmente l’omelia dei Saints non cambia rispetto alle domeniche 2018. Drew Brees ha ora un anno in più e ha dato un calcio all’idea di ritirarsi spostando la linea d’arrivo avanti di 12 mesi. Il forte dubbio riguarda la sua tenuta fisica, già traballante la scorsa stagione e per fortuna dei Saints il rincalzo di Teddy Bridgewater (9 partite in campo, 5 da titolare) ha sopperito ampiamente alla defezione del massimo esponente offensivo che veste la #9.

Teddy però, è partito. Lasciando le prospettive del suo spogliatoio davanti ad alcuni dubbi sul futuro; oltre al danno anche la beffa, perchè Bridgewater si è accasato a Carolina. Rivale divisionale. E cosa dite, non se li porterà dietro gli schemi di Sean Payton per fare bella figura con Matt Rhule? Attenderemo con apprensione il 25 di ottobre per scoprirlo, data del primo ritorno al Superdome da avversario. Saltasse Brees, le gambe non dovrebbero tuttavia tremare poichè James Winston completa il balletto dei QB NFC South che vanno via di casa per trasferirsi al piano di sotto. O di sopra. Winston può giocarsela e fare bene, oppure svanire. A seconda di come si sveglia. Magari le conoscenze di Pete Carmichael risulteranno stimolanti per lui. Who knows?

Il running game è in cassaforte, non emerge nessun dettaglio sull’estensione contrattuale di Alvin Kamara, ma forse non è ancora il momento. Per i capricci c’è tempo, per vincere il Super Bowl, un pò meno. Kamara, terzo rounder del draft 2017, ha collezionato 3 selezioni al Pro Bowl ognuna di esse arrivata con almeno 1500 yard di scrimmage stagionali; considerando i 3.8 milioni del suo quarto anno di contratto da rookie direi che il running back rimane uno dei maggiori punti di forza che veste alla perfezione l’abito preparato da Payton per la cerimonia. Punto di forza al quale si aggiunge il talento e la voglia di Cesar Ruiz, centro da Michigan a rinforzo della linea selezionato all’iterazione 2020 con la scelta n°24 del primo giro. E questo ha tutta l’aria di essere un colpaccio!

In ricezione Michael Thomas fa reparto da solo, e continuerà a farlo. L’esperienza di Emmanuel Sanders, “fresco” arrivo da Denver, gli darà una mano, ogni volta che non dovrà usarla per difendersi dai DB avversari. Maurice Harris, Tim White, Tommylee Lewis, Krishawn Hogan, Lil’Jordan Humphrey, Deonte Harris e Tre’Quan Smith si litigheranno gli avanzi. Non Ted Ginn, lui è partito per Chicago.

Linea offensiva sicura.

DEFENSE

New Orleans Saints bears

La difesa dei Saints è passata dal concedere 353 punti nel 2018, ai 341 del 2019. Tutto sommato un passo avanti se pur non così esteso. Dennis Allen, il coordinatore difensivo made in Texas, entra nel suo sesto anno di comando a protezione della Louisiana professionistica e i suoi numeri fanno invidia a parecchi colleghi. Senza ombra di dubbio la D nero-oro è tra le top 10 del campionato, e nel 2019 è stata una delle sole 8 in NFL a concedere meno di 100 rushing yard a partita. Esattamente 91.3, quarta forza nel ranking annesso, terza in quanto a sack con 51!

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Sempre rimanendo in tema di numeri, la difesa Saints, negli ultimi 3 anni di playoffs, potrebbe dire di aver fatto meglio dei compagni in attacco. Sembra impensabile vero? Ma 24.2 punti a partita concessi da coach Allen contro solo 23.6 segnati da Carmichael spiegano molto, specie considerando la potenza di fuoco che i Saints hanno avuto e hanno tuttora a disposizione. Queste unità hanno margine di crescita e di miglioramento, serve diventare più consistenti sotto pressione, quella vera. Che arriva quando fa freddo.

Marcus Davenport, Sheldon Rankins, e Malcom Brown, formano insieme all’ancora Cameron Jordan una delle ossature più robuste. Marshon Lattimore (x2 Pro Bowl) garantisce continuità nella secondaria, linea frequentata da veterani come Janoris Jenkins e Malcolm Jenkins, con l’aggiunta di giovani alla Marcus Williams e C.J. Gardner-Johnson che chiudono il cerchio. Pattuglia di controllo a metà campo il 31enne Demario Davis, uno dei migliori three-down linebaker nella disciplina.

COACHING STAFF

sean payton saints

E qui arriviamo alla nota dolente.

Lo scorso anno avevo parlato del gruppo allenatori come il vero valore aggiunto al team di New Orleans, ma questa mattina mi sono alzato con un feeling diverso ed il bicchiere è passato da mezzo pieno a mezzo vuoto nel giro di breve. Riflettendo su quanta qualità questo team possa vantare mi viene difficile realizzare che disfatte come quella contro i Minnesota Vikings abbiano avuto modo di andare in scena. E qui le responsabilità vanno a chi amministra la classe.

Sean Payton può ritenersi uno degli allenatori più fortunati nel panorama delle 32 panchine NFL, certo anche con merito, ma il fatto di aver mancato l’obiettivo prefissato negli ultimi 3 anni con una squadra così forte, è un grave punto a suo sfavore.

Non me ne vogliano gli amici di Nola, ma qui c’è qualcosa che non torna e se lo scorso anno l’ardente sete di rivalsa potrebbe aver offuscato i veri obiettivi della franchigia, quest’anno, un errore, potrebbe costare caro all’intero coaching staff. Che gode sì di ogni genere di rispettabilità, ma gode altrettanto di troppo bene sul campo per doversi inesorabilmente trovare a gennaio dietro la lavagna in cerca di giustificazioni.

Il mio giudizio è imparziale, no risentimenti a riguardo.

Ultima corsa? Forse esageriamo, però…

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Record previsto: 12-4

[review]

I nostri voti

Offense
Defense
Special Team

Se New Orleans è rimasta pressappoco la stessa, per le rivali divisionali non si può dire lo stesso. In particolar modo per Tampa Bay che andrà all-in con l'arrivo di Tom Brady. Ci saranno delle gran belle battaglie all'interno della NFC South, e dal momento che il 13-3 del 2019 non sembra così semplice da replicare vista la concorrenziale campagna di rafforzamento Bucs e Panthers (no Falcons), un passo indietro in regular season è concepibile. In fin dei conti, ciò che importa ai Saints sono i playoffs.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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