Burrow c’è, Bullock no (Los Angeles Chargers vs Cincinnati Bengals 16-13)

Ci siamo, siamo finalmente tornati “a pieno regime” a parlare di NFL, di partite di TD; la stagione NFL è ufficialmente iniziata.

Una delle partite più interessanti del weekend è stata sicuramente quella giocata al Paul Brown Stadium di Cincinnati fra i Bengals ed i Los Angeles Chargers, che dopo ben sedici anni hanno detto addio a Philip Rivers, finito agli Indianapolis Colts, e che ha visto Tyrod Taylor prendere il suo posto under the center. In cabina di regia per i Bengals invece c’è Joe Burrow, prima scelta assoluta all’ultimo draft NFL, che ha riacceso gli entusiasmi di una franchigia proveniente dal peggior record stagionale della sua storia (2–14, come successo solamente nel 2002).

La partita non è finita nel migliore dei modi per i Bengals, usciti sconfitti per 16-13 dai Chargers, ma sicuramente i tifosi possono dormire sonni più tranquilla rispetto a qualche mese fa; Joe Burrow ha infatti dimostrato di essere pronto alla NFL, nonostante qualche errore di troppo, sia nell’azione che ha portato al suo primo TD fra i professionisti, una corsa da 23 yard che aveva dato il vantaggio momentaneo per 7-0 ai Bengals, ed in cui il giovane QB ha “aspettato” il blocco del proprio centro, dimostrando sangue freddo ed un’ottima visione di gioco, sia nel finale di partita, quando Burrow si è ritrovato con 82 yard da percorrere e solamente 3 minuti sul cronometro.
Nel più classico dei two minutes drill Burrow ha portato i Bengals in raggio da field goal, grazie ad un’ottima serie di lanci per i suoi ricevitori e si è pure visto annullare un TD pass, a causa dell’offensive pass interference chiamata dagli arbitri a danni di AJ Green, autore del TD che avrebbe regalato la vittoria ai Bengals. L’esito però è un altro, beffardo per Cincinnati, con il kicker Randy Bullock che sbaglia il field goal da 31 yard, infortunandosi nell’esecuzione, e calciando ampiamente a lato e regalando così la vittoria all’esordio con i Chargers a Tyrod Taylor e Los Angeles.
AJ Green è sicuramente una delle note positive dei Bengals dopo questa week 1, dimostrando di già un’ottima connessione con Joe Burrow e ad un passo dal primo TD stagionale, non raggiunto solo a causa di una pass interference.

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I Chargers hanno ottenuto la vittoria grazie soprattutto ad una difesa sugli scudi, in grado di mettere pressione per la quasi totalità della partita all’attacco dei Bengals, con una linea di attacco sempre più in difficolta di fronte ai blitz di Bosa e soci ed un’ottima secondaria, autore di un intercetto e aiutata poi dalla pass interference chiamata a Green che ha permesso a Los Angeles di tornare in California con la prima vittoria stagionale.

Tyrod Taylor ha avuto una prestazione “mediocre”, né deludente né ottima, non trovando il TD ma riuscendo a non commettere nemmeno un turnover, chiudendo con il 53% dei passaggi completati (16/30) e 208 yard lanciate. C’è sicuramente da migliorare, soprattutto sito l’aspetto dei passaggi completati, ma l’inizio di stagione sarebbe potuto andare molto peggio, con un attacco che è sembrato migliorare sempre di più nel corso della stagione, con un inizio un pò traballante anche a causa dei molti cambi nel playbook arrivati in offseason, dopo il cambio in cabina di regia.
Altra nota positiva per i Chargers è sicuramente Joshua Kelly, rookie scelto al 4° round dai Chargers, che dopo l’infortunio di Justin Jackson si è fatto trovare pronto, correndo per 60 yards su 12 portate e segnando il TD che aveva portato Los Angeles al momentaneo pareggio del 13-13.
Sicuramente rispetto all’anno scorso Anthony Linn, HC della franchigia di Los Angeles, può essere felice per quanto riguarda i turnover, con la sua squadra che è riuscita a non perdere nemmeno un pallone ed ha anzi trovato l’intercetto su Joe Burrow ed ha recuperato il fumble di Joe Mixon vincendo così “the Battle of turnover”, da sempre un pallino dell’HC dei Chargers.

Settimana prossima i Bengals volano a Cleveland, da dei Browns reduci da una sonora sconfitta contro i Ravens, mentre i Chargers ospitano i Chiefs, per il primo vero banco di prova di questa stagione.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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Un Commento

  1. Il two minute drill di Burrow è stato facilitato, e parecchio, dall’ennesima decisione di Gus Bradley di giocare l’ultimo drive difensivo con la Nopress Zone che si è riconfermata inefficace come già era successo l’anno scorso.
    Quanto a Taylor onestamente a tratti è sembrato imbarazzante nella sua totale incapacità di muovere la testa per cercare una seconda option (“se ce ne accorgiamo noi dal divano figuriamoci difese NFL un po’ più accorte di quella Bengals” ha scritto su Fansided Brandon Viera). Speriamo sia solo ruggine…

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