Parola all’insider: Jacksonville Jaguars – Giorgio & Carlo

Siamo arrivati all’ultima puntata di questa rubrica che abbiamo rispolverato per dare spazio ai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine. Abbiamo scelto di intervistare veri fan di alcune squadre NFL, indipendentemente dal loro livello di competenza, prendendo in considerazione solo la loro passione.
Ci interessa infatti un punto di vista diverso da quello dei tanti analisti del gioco, noi vogliamo la prospettiva del tifoso che soffre ogni maledetta domenica per la sua squadra.

Non è stato facile trovare un insider dei Jaguars, forse visti anche i risultati non esaltanti dell’ultima stagione, per cui questa volta abbiamo deciso di fare tutto da soli, ce la siamo suonata e ce la siamo cantata, auto-intervistandoci su una franchigia che parte come sfavorita per la prossima stagione, ma che noi, proprio per questo, abbiamo deciso di sostenere: i Jacksonville Jaguars

Domanda : Scelta coraggiosa! Come vi è venuta in mente?

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Risposta : Con un pizzico di follia. Sarebbe stato facile andare a cercare un insider fuori dalla chat, magari sul gruppo Facebook dei Jaguars, ma lo spirito di questa rubrica era avvicinare i tifosi che seguono con assiduità Huddle Magazine e allora abbiamo preferito sposare noi la causa dei Jaguars con la speranza recondita di convincere qualche indeciso a seguire questa franchigia.

Come valutate la Free Agency? Condividete l’operato del Front Office o avreste preferito delle mosse diverse?

La situazione era molto complicata: i Jaguars si ritrovavano con il cap che aveva superato i 200 milioni di dollari, per cui sono state compiute molte scelte dolorose come le partenze di Calais Campbell e A.J Bouye, il mancato rinnovo di Marcell Dareus e i soldi persi nell’invio a Chicago di Nick Foles su cui tanto si era puntato l’anno prima (e che peserà 18 milioni sul dead cap).
Le mosse migliori sono state sicuramente la firma del LB di Cleveland, Joe Schobert, e la franchise tag su DE Yannick Ngakoue, ma la mossa che è passata sotto traccia e può invece rivelarsi un affare incredibile è la firma del TE Tyler Eifert. Il giocatore proveniente dai Bengals ha dimostrato di essere uno dei migliori TE della lega, sicuramente tra i primi 5 quando sano, cosa che purtroppo è capitata di rado, ma più per eventi sfortunati e infortuni mal gestiti che per una vera propensione del giocatore ai guai fisici.

Misteriosa è stata la firma, sempre dai Cincinnati Bengals, dello slot CB Darqueze Dennard e l’annuncio dopo una settimana che l’accordo era saltato. Il giocatore poteva davvero ricoprire un ruolo chiave rimasto scoperto per i Jaguars, anche se le condizioni fisiche del giocatore han sempre destato perplessità, ma, in periodo di Covid-19, con l’impossibilità di effettuare le visite mediche, non si vede come questa possa essere stata la vera causa del mancato accordo e pertanto il mistero rimane.
Dai Cardinals invece sono arrivati due edge rusher, Cassius Marsh e Rodney Gunter. La dirigenza e i fan non devono certo aspettarsi che riusciranno a non far rimpiangere la perdita di Calais Campbell, ma sono due ottimi giocatori, soprattutto Gunter, e potranno dare il proprio contributo.
Non è facile dare un giudizio complessivo visto che gli errori degli anni precedenti hanno condizionato questa offseason che non dava grandi margini di manovra al Front Office di Jacksonville.

Si è concluso da poco il draft più incredibile della storia per il suo svolgimento, questa modalità virtuale è riuscita lo stesso ad emozionarvi? In termini di scelte invece quali squadre pensate si siano mosse meglio e quali peggio?

Lo abbiamo trovato assolutamente interessante e ha di gran lunga superato le nostre aspettative. Entrare nelle case di giocatori, allenatori e General Managers ha fornito una dimensione più umana e familiare di questo sport di cui spesso vediamo solo la dimensione esasperatamente professionistica.
Poi ovviamente abbiamo apprezzato alcuni elementi di folclore come il cane di Belichick e i “cosi”, non sapremmo come definirli altrimenti, vestiti in maniera improponibile di fianco all’Head Coach dei Titans, Mike Vrabel.

Venendo alle pick effettuate dalla squadra in questione potete darci una vostra valutazione delle chiamate fatte? Ci sono delle scelte che avreste fatto diversamente se foste stati il GM?

I Jaguars sono in piena modalità ricostruzione e il piano era di farlo attraverso il draft grazie alle 12 scelte a disposizione.
Il draft era partito bene con la scelta del CB C.J. Henderson, che era una necessità vista la partenza, negli ultimi 12 mesi, di Jalen Ramsey e A.J. Bouye, ma il giocatore che davvero riteniamo possa far sognare tutti i tifosi Jaguars è l’OLB K’Lavon Chaisson, giocatore forte non solo atleticamente ma anche come carisma.
Al secondo giro la scelta del WR Laviska Shenault Jr, le cui lodi sono state decantate dal nostro caro Emanuele Sortino, insider della University of Colorado, non può che far sperare di aver fornito un’arma interessante per il baffuto QB Gardner Minshew.
Un’altra scelta che abbiamo ritenuto davvero valida è stata quella dell’OT Ben Bartch, specie se continuerà a dimostrare progressi analoghi a quelli fatti nelle due stagioni a St John. (Sì, Ben Bartch è quello che per prendere peso si faceva il frullato con uova, Gatorade, formaggio e molte altre cose che non volete sapere)

Le altre scelte invece non ci hanno convinto, specie quella del LB Shaquille Quarterman che alla posizione 140 sembra davvero troppo anticipata, specie per un giocatore che non sembra soddisfare i canoni dei LB presenti ora in NFL vista la limitata capacità in copertura.
Anche la scelta del TE Tyler Davis ha destato in noi grande perplessità visti i giocatori ancora disponibili.
Globalmente è stato un draft solido ma non eccezionale e questo lo riteniamo una colpa quando hai dodici scelte a disposizione e l’obiettivo di ricostruire la squadra quasi solo grazie a quelle.

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Chi pensi sarà il rookie fra quelli  selezionati e/o il giovane già nel roster  che avrà il maggior impatto in termini di presenze e miglioramento di reperto?

La risposta scontata a questa domanda è sicuramente K’Lavon Chaisson, ma vogliamo una menzione d’onore per Ben Bartch.
Bartch, pur avendo scarsa esperienza nel ruolo, grazie anche alla sua velocità di piedi, può davvero diventare un tackle di livello, con la capacità di spostarsi anche nella posizione di guardia.
In chiave futura un prospetto interessante può essere rappresentato dal WR Collin Johnson, che di sicuro non ha i numeri per ricoprire un ruolo da titolare, ma ha le qualità fisiche per ritagliarsi un ruolo specialistico nelle ricezioni contestate nelle ultime 20 yards.

Analizzando il roster quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza? Anche se è  molto presto per sbilanciarsi, potete farci una previsione di record e piazzamento per il prossimo anno?

Il punto di forza della squadra è rappresentato dall’accoppiata di LB Joe Schobert e Myles Jack, anche se della difesa che nel 2017 si era guadagnata l’appellativo di Sacksonville, davvero non resta che il ricordo.
Il più grande punto interrogativo della squadra resta però il QB, Gardner Minshew e non per suo demerito, infatti l’anno scorso è andato addirittura oltre ogni aspettativa, ma perché semplicemente non è il QB con cui si può sperare di vincere un Superbowl.
L’essersi sbarazzati così in fretta di Fowles e non aver ancora pensato ad un piano B nel caso il rendimento di Minshew crolli, fa pensare che il vero obiettivo Jaguars per la prossima stagione sia quello di sistemare un cap che era andato fuori controllo , puntando a scoprire qualche diamante dalle 12 scelte del draft per vedere se  gli dei del football vorranno mandare il QB Trevor Lawrence, probabile futura prima scelta al prossimo draft, a guidare una ricostruzione che a quel punto sì avrebbe il pezzo chiave da cui ripartire.

Per il 2020 il cielo è plumbeo in questa parte della Florida, pertanto prevediamo il peggior record della lega: 3-13. Un record così negativo potrebbe però anche avere dei risvolti positivi: la possibilità di scegliere uno tra Lawrence e Fields, soprattutto in caso di prestazione negativa di Minshew, sul quale rifondare l’attacco.

Vi ringraziamo per averci seguito e sostenuto in questo cammino attraverso le 32 tifoserie delle franchigie NFL, è stata un’esperienza fantastica che ci ha permesso di ascoltare delle storie uniche che ci hanno emozionato e rafforzato la nostra passione per questo meraviglioso sport.

 Rubrica a cura di Giorgio Prunotto e Carlo Giustozzi

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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2 Commenti

  1. Noi poveri tifosi jaguars, credo sia la vergogna a far si che sia tanto difficile trovarci, ma credo siamo ancora in giro

  2. Ciao Zarko, hai detto bene, è il momento che i tifosi Jaguars tirino fuori l’orgoglio e si facciano sentire. Se hai voglia di dare il buon esempio agli altri ti invito ad iscriverti alla chat Telegram di Huddle Magazine e contattarmi in privato in modo che possa avere il tuo apporto come insider Jaguars, visto che è una rubrica che vorremmo riproporre in altre occasioni. Grazie.

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