[W07] Chicago Bears vs Cincinnati Bengals
Chicago Bears – Cincinnati Bengals 10-45Parlano tutti di vendetta per quanto riguarda Cedric Benson e le sue 189 yard. Contro la sua ex squadra il runingback dei Bengals è molto aiutato in questo dai Bears, che non entrano mai in partita, difensivamente ed offensivamente.
Carson Palmer è il vero protagonista della contesa e della settimana NFL. Finalmente recuperato del tutto, trova Chad Ocho Cinco in ogni parte del campo, su ogni possibile traccia, per guadagni cospicui che rendono i primi drive di Cincinnati veloci e perfetti.
Il 31 a 3 del primo tempo è figlio dei 4 TD di Palmer tanto quanto della passività della difesa di Chicago, che si ritrova con il solo Lance Briggs come titolare tra i linebacker. In attacco, Chicago si rende subito conto della disperata situazione, mette Jay Cutler nella shotgun e totalizza ben poco. I tre intercetti in partita del numero 6 sono solo il picco di questo pomeriggio nero per i Bears.
Il discorso di fondo è la spossatezza della squadra: Devin Hester mette assieme numeri da capogiro solo quando bisogna recuperare o si è alla frutta, come domenica. Appena qualche componente dell’attacco ha difficoltà (Matt Forte che non ha spazio, Johnny Knox non raggiunge la profondità) gli orsi diventano degli agnellini sacrificali, appesi al braccione del loro franchise QB. Anche la difesa si sapeva che sarebbe stata mutilata, ma concedere in quel modo al numero 32 avversario è sembrato quantomeno foriero di una condizione fisica e mentale difficile.
Dall’altra parte, prova incoraggiante. Fisicamente la squadra è al massimo, mentre le prestazioni sia di Palmer che di Ocho Cinco che di Benson sono da interpretare come irripetibili o quasi. I Bengals hanno ritrovato la classe dei suoi giocatori, vinto con Steelers e Ravens, umiliato Chicago; se finiscono gli alti e i bassi saranno le vera e propria scheggia impazzita della NFL.
La partita finisce 45 a 10, perchè l’obiettivo diventa quello di far segnare il RB delle tigri, che alla fine aggiunge il TD alle statistiche stratosferiche di una domenica semplicemente da leone.
Carson Palmer è il vero protagonista della contesa e della settimana NFL. Finalmente recuperato del tutto, trova Chad Ocho Cinco in ogni parte del campo, su ogni possibile traccia, per guadagni cospicui che rendono i primi drive di Cincinnati veloci e perfetti.
Il 31 a 3 del primo tempo è figlio dei 4 TD di Palmer tanto quanto della passività della difesa di Chicago, che si ritrova con il solo Lance Briggs come titolare tra i linebacker. In attacco, Chicago si rende subito conto della disperata situazione, mette Jay Cutler nella shotgun e totalizza ben poco. I tre intercetti in partita del numero 6 sono solo il picco di questo pomeriggio nero per i Bears.
Il discorso di fondo è la spossatezza della squadra: Devin Hester mette assieme numeri da capogiro solo quando bisogna recuperare o si è alla frutta, come domenica. Appena qualche componente dell’attacco ha difficoltà (Matt Forte che non ha spazio, Johnny Knox non raggiunge la profondità) gli orsi diventano degli agnellini sacrificali, appesi al braccione del loro franchise QB. Anche la difesa si sapeva che sarebbe stata mutilata, ma concedere in quel modo al numero 32 avversario è sembrato quantomeno foriero di una condizione fisica e mentale difficile.
Dall’altra parte, prova incoraggiante. Fisicamente la squadra è al massimo, mentre le prestazioni sia di Palmer che di Ocho Cinco che di Benson sono da interpretare come irripetibili o quasi. I Bengals hanno ritrovato la classe dei suoi giocatori, vinto con Steelers e Ravens, umiliato Chicago; se finiscono gli alti e i bassi saranno le vera e propria scheggia impazzita della NFL.
La partita finisce 45 a 10, perchè l’obiettivo diventa quello di far segnare il RB delle tigri, che alla fine aggiunge il TD alle statistiche stratosferiche di una domenica semplicemente da leone.
